Yulian Shaw era l'amico più fidato del re.
Sebastian lo aveva addestrato più di due secoli prima, forgiandolo alla guerra e alla lotta, ma era sempre stato troppo diplomatico per i gusti del soldato e aveva deciso di affidare il suo destino di giovane recluta al fratello.
Martin lo aveva accolto nelle sue grazie e in poco tempo, le doti comunicative e manipolative del ragazzo erano venute a galla e fu eletto messaggero del regno. Il suo ruolo era quello di appianare le dispute, sotto richiesta della corona, e mitigare le possibili battaglie. Dove non arrivavano le sue capacità interveniva Sebastian.
Non erano mai entrati in guerra dall'ultima tregua avvenuta mille anni prima, ma le dispute erano pane quotidiano fra gli immortali che spesso reagivano con il corpo piuttosto che con la mente.
Martin, però, si fidava ciecamente di Shaw e Sebastian sapeva essere abile con la spada e molto più veloce di qualsiasi altro Guerriero avesse mai addestrato.
E adesso che il soldato si era procurato un bersaglio sulla sua testa, Tabitha era ancora più in pericolo e aveva bisogno di uomo abile e soprattutto leale al suo fianco.
Il messaggero aveva l'assurda idea di agire solo dopo essere stato colpito, come se nel mondo degli immortali importasse l'opinione per la quale la difesa legittimi l'aggressione.
Sperava che con la responsabilità della vita di Tabitha fra le sue mani si sarebbe arreso all'idea di combattere per un bene prezioso.Il soldato non era particolarmente incline ai metodi di Shaw, ma non lo disprezzava.
Almeno non fino a quel momento.
Era seduto su una poltrona in pelle rossa, gli occhiali scuri dalla montatura classica gli coprivano le occhiaie sempre più scure.
Avrebbe voluto sentirsi in colpa per aver strappato il Patto di Sangue a Tabitha, assaggiandone quel po' che bastava a leggerle la mente, ma non fu così.
Aveva perso la testa quella notte, ma non riusciva a smettere di incolpare la ragazza.Se non fosse scappata...
Le porte dell'ascensore si aprirono e una Tabitha sorridente e fin troppo rilassata varcò l'ingresso della hall seguita dal messaggero che la sovrastava con la sua altezza.
La gelosia gli pervase le vene. Infilò le mani in tasca, nascondendo i pugni stretti, e andò verso di loro.
-Soldato.- salutò Yulian con un cenno del capo.
Sebastian fu tentato di ignorarlo, ma non era il momento di fare il bambino immaturo.
C'era troppo in ballo.-Shaw.- disse concitato, puntando lo sguardo su Tabitha. -Prenderemo un aereo per Londra fra quattro ore e da lì arriveremo in Scozia, noleggeremo due auto e tu viaggerai con lui.- ordinò.
-Mi ha già spiegato i dettagli, soldato.- rispose facendo cenno all'uomo ancora dietro di lei.
La guancia del soldato guizzò e fu sollevato di poter nascondere dietro le lenti scure l'accenno di rosso che gli appannò le pupille.
Annuì e si scavò i palmi con le unghie, trattenendo a stento la collera.L'aeroporto distava solo due chilometri dall'albergo, eppure Sebastian guidò per più di mezz'ora lungo le strade della città, dirigendosi verso la periferia.
Tabitha si affacciò fra i due sedili davanti a lei, Sebastian riuscì a sentire il profumo di vaniglia e latte di mandorla che riempiva l'abitacolo mentre i suoi capelli le scivolavano sopra le spalle.
-Shaw, non dovevamo andare all'aeroporto?- domandò sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Il soldato strinse il volante fra le dita, calò di una marcia e spinse sull'acceleratore. L'auto scattò in avanti e la ragazza fu sbattuta contro i sedili posteriori.
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Shameless - senza vergogna
RomanceTW: Questo libro contiene scene esplicite di sesso e violenza, le tematiche non sono adatte a tutti. I protagonisti si addentreranno in una relazione tossica pregna di red flags. Se siete sensibili, non addentratevi in questo romanzo. Se invece s...