-Sebastian sapeva che saresti stata attaccata quella notte. Voleva dimostrarti di poter badare a te e pensava che così facendo ti innamorassi di lui.- Shaw mantenne lo sguardo dritto davanti a sé, mentre continuava a scavare nel senno di Tabitha.
Quello che stava lentamente perdendo ad ogni parola del messaggero.
-E' una cosa malata.- commentò infine.
Certo, Tabitha avrebbe provato rispetto e gratitudine nei confronti del soldato se le avesse salvato la vita quella notte.
Un pizzico di lei era grata anche adesso, sapendo che Sebastian l'aveva protetta in passato, ma era anche disgustata dal modo brutale in cui aveva fatto soffrire quegli immortali.
Se quella era stata la prima volta, sicuramente le altre non erano state diverse, se non peggiori, data l'ossessione che aveva dimostrato.Come può avermi fatto questo? Come può aver pensato di manipolarmi così?
Avrebbe rischiato la vita della ragazza per tentare di farla innamorare di lui. Come se la gratitudine e il rispetto fossero sufficienti per far innamorare qualcuno.
Secondo Tabitha, l'amore era una questione di fiducia e lei non si fidava del soldato.
Non si fidava proprio per niente.
Perfino suo fratello l'aveva fatto sorvegliare, come se potesse agire sconsideratamente nei suoi confronti da un momento all'altro.-Mi dispiace, Tab.- concluse Shaw con un sospiro addolorato.
-Immagino sia un bene che ci sia tu con me adesso, non credi?-
-Immagino di sì. Chiedi quello che vuoi, abbiamo ancora sei ore di viaggio.-
Non ci pensò due volte e proseguì con le sue domande.
-Credi sia sicuro portarmi nel regno di Fuoco? A quanto pare, non mi vogliono lì.-
-Non preoccuparti di questo. Starai a palazzo con Martin e Sebastian. Lì sarai al sicuro.-
Merda.
Sarebbe passata da una gabbia dorata a forma di casa in campagna travestita da stalla abbandonata a una gabbia dorata a forma di palazzo.
Le si strinse la gola e un peso improvviso le piombò sul petto mentre il ciondolo a forma di conchiglia prendeva a brillare di luce bianca.
-Tu non ci sarai?- domandò, tentando di reprimere quella sensazione di vuoto e sconforto che le premevano la bocca dello stomaco.
-Non vivo lì, ma posso venire a trovarti tutte le volte che vorrai.- le sorrise e tornò a stringerle il ginocchio.
-Shaw, ho bisogno di sapere che potrò andarmene prima o poi.-
-Non è così male come credi.- fece spallucce e quel minimo gesto fece precipitare Tabitha ancora più a fondo.
Era come se le avesse appena detto "E' così e basta, abituati."
-Però possiamo contattare davvero Isobel o qualunque altra strega tu voglia per aiutarti coi tuoi poteri, sono sicuro che Delta ti aiuterebbe volentieri.-
-La veggente che ha detto che devo trovare un catalizzatore per poter controllare i miei poteri?-
Shaw annuì e prima di poter parlare, sulla schermata della console centrale apparve il nome di Sebastian seguito dal simbolo della chiamata.
-Fra un chilometro c'è un benzinaio, fermiamoci lì.- la voce dura dell'uomo parlò per pochi secondi.
Metodico, conciso e senza dare un minimo di spiegazione al riguardo.
Tabitha sapeva che avrebbero dovuto esclusivamente riempire i serbatoi delle auto, ma era anche il suo modo costante di agire e iniziava a darle sui nervi.
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Shameless - senza vergogna
RomantiekTW: Questo libro contiene scene esplicite di sesso e violenza, le tematiche non sono adatte a tutti. I protagonisti si addentreranno in una relazione tossica pregna di red flags. Se siete sensibili, non addentratevi in questo romanzo. Se invece s...