Tokyo Mew Mew - Reboot

Prologo

Era accaduto verso la fine della primavera.
Nonostante l'anno scolastico fosse già iniziato da qualche mese, ben presto il nuovo e misterioso ragazzo, Masaya Aoyama, era diventato uno degli studenti più popolari della scuola, nonché uno dei più desiderati dalle ragazze e non solo: brillante, educato, di bell'aspetto, con una media altissima, impegnato nelle attività di volontariato e persino nuova stella di punta nel club di kendo.
Ed era stato proprio durante uno degli allenamenti aperti al pubblico che Ichigo Momomiya si era presa una cotta epocale per lui.

Ichigo sapeva bene di essere una ragazza come tante altre. Non aveva chissà quale dote particolare se non quella di essere una campionessa nel fare brutte figure, ma se c'era una cosa di cui andava fiera era il fatto che non fosse un tipo che si arrendeva facilmente.
Così, quel pomeriggio, mentre si ritrovava a passeggiare per un parco non molto distante da scuola immersa nei pensieri su come farsi notare da Aoyama, si era imbattuta in una deliziosa struttura che aveva l'aspetto di un castello delle principesse tutto rosa, ma che in realtà non era altro che un originale maid café. Sicuramente, si era detta Ichigo, avrebbero avuto bisogno di personale e se lei fosse riuscita a farsi assumere per qualche settimana avrebbe sicuramente guadagnato abbastanza soldi per potersi permettere i biglietti per la mostra sugli animali in via d'estinzione alla quale avrebbe potuto invitare Aoyama.

La ragazza aveva scoperto infatti che Aoyama era un tipo molto riservato, aveva un sorriso gentile per tutti, ma era sempre molto distaccato, tranne quando era impegnato nelle attività di volontariato per la salvaguardia dell'ambiente, come la pulizia dei parchi o dei fiumi. Era stato in quell'occasione, mentre lo stava seguendo da lontano dopo averlo intercettato per caso, che aveva notato una luce diversa nei suoi occhi e lo aveva sentito parlare appassionatamente con i suoi compagni di volontariato di quanto fosse importante difendere l'ambiente che rischiava di soccombere a causa degli esseri umani.
Ichigo aveva dunque capito che se voleva farsi notare doveva necessariamente fargli vedere quanto fosse interessata all'ambiente e agli animali – non che non fosse un argomento molto importante per lei, ma finora non gli aveva dato peso più di tanto – e quale migliore occasione se non invitarlo alla mostra sugli animali in via d'estinzione che si sarebbe tenuta proprio a fine mese?

Così, mentre si aggirava attorno al café cercando di scrutare al di là delle finestre sul retro per capire se ci fosse qualcuno al suo interno, fu sorpresa da una voce maschile:
«Che stai facendo? Sei una guardona?»

Dopo aver cacciato un urlo, Ichigo si ritrovò davanti a un ragazzo biondo, probabilmente un liceale, con le mani in tasca e lo sguardo indagatore.

«No... ehm... ecco io...» iniziò a giustificarsi «ho visto questo nuovo café e mi chiedevo...»

«Il Café Mew Mew farà la sua inaugurazione domani, ma lo avresti visto sul cartello esposto davanti all'ingresso principale, se non ti fossi aggirata in maniera sospetta sul retro.»

«Io non mi aggiravo in maniera sospetta!» gli urlò contro Ichigo piuttosto indispettita.
Quel ragazzo così impertinente e sbruffone le stava già dando sui nervi, quindi decise di ribattere:
«Tu piuttosto, che ci fai vicino a un maid café? Non dirmi che sei uno di quei tipi che vengono a vedere le cameriere per cercare di sbirciare sotto le loro gonne!»

«Ma che stai dicendo!?» le urlò di rimando il ragazzo decisamente imbarazzato «Io non sono quel tipo di persona! Questo posto...»

Il biondo poggiò le dita sulla fronte, cambiando argomento:
«Ah, lascia perdere!» sospirò «L'ingresso è da questa parte.»

Girò su sé stesso invitando Ichigo a seguirlo, ma non appena la ragazza svoltò l'angolo, lui si era come volatilizzato, lasciandola davanti all'ingresso principale dove troneggiava un leggio con un avviso: