9. Incontri allo zoo

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«I-Ichigo» la chiamò timidamente in disparte Lettuce durante la pausa dal turno di quella domenica mattina.

Ichigo doveva riconoscerlo: se spronata, Lettuce riusciva a dare il meglio di sé e nel giro di pochi giorni aveva compiuto dei passi da gigante nel servizio al Café Mew Mew. Anche se ancora era molto impacciata e faceva cadere spesso i piatti, era migliorata molto nell'accoglienza dei clienti e, soprattutto, si era rilevata un portento nel prendere le ordinazioni e ricordarsele nei minimi dettagli, anche quelle più complicate. Così, anche se la povera Ichigo era sempre l'unica a correre su e giù per il Café per servire i clienti, visto che Mint aveva deciso di occuparsi esclusivamente della cassa quando non era seduta a sorseggiare il suo amato tè, mentre Shirogane continuava a rimanere rinchiuso nel retro, quanto meno, aveva questo aiuto da parte della nuova recluta, che dava inoltre un tocco di dolcezza e gentilezza in più all'atmosfera del locale.

«Dimmi, Lettuce» rispose incuriosita Ichigo.

«Ecco... Volevo ringraziarti per tutto l'aiuto e il sostegno che mi hai dato in questi giorni» le confessò.

«Ma no, che dici!» esclamò Ichigo imbarazzata «Credimi, sono io a doverti ringraziare! Almeno tu qui mi aiuti molto e se sei migliorata è tutto merito tuo! Dovevi trovare la fiducia in te stessa!»

«Ci tenevo a ringraziarti, perciò ecco qui» e così dicendo le porse due biglietti giornalieri per lo zoo, proseguendo: «Vedi, mio padre è il direttore dello zoo e ogni tanto vado ad aiutarlo. Gli ho chiesto se poteva omaggiarmi di qualche ingresso, così puoi andarci con chi vuoi!»

A Ichigo brillarono gli occhi: non solo era commossa per la gentilezza di Lettuce, ma stringeva fra le mani un'occasione irripetibile per invitare Aoyama a trascorrere un pomeriggio con lei, in un luogo che sicuramente avrebbe apprezzato moltissimo data la sua passione per l'ambiente e gli animali. Inoltre così si sarebbe fatta perdonare per essere stata trascinata via da Mint qualche giorno prima, lasciandolo solo durante la raccolta dei rifiuti al parco di Inohara.

«Non so come ringraziarti!» le urlò gettandole le braccia al collo «E tu e Mint?» chiese Ichigo subito dopo.

«Oh, io, come ti ho già detto, posso entrare liberamente, visto che mio padre è il direttore, mentre Mint ha detto di avere lezioni di danza quasi ogni giorno, quindi non avrebbe il tempo» spiegò Lettuce.

«In tal caso, non vedo l'ora di invitare Aoyama!» rispose Ichigo al colmo della felicità.

«AOYAMA?!!?» esplose Mint in fondo alla sala, sputacchiando un po' di tè che le era andato di traverso. Evidentemente aveva ascoltato la conversazione delle due ragazze: «Come Aoyama?!» riprese sbalordita.

«Bé sì, visto il modo in cui l'ho piantato l'altro giorno...» rispose perplessa Ichigo, che non capiva il perché della reazione di Mint.

E mentre Mint cercava di darsi un contegno, anche se non poté fare a meno di mettersi una mano in fronte, Lettuce tentò di rimediare alla situazione distraendo Ichigo: «Oggi pomeriggio il Café è chiuso, quindi...»

«Giusto!» esclamò Ichigo, tornata a concentrarsi su Aoyama «Vado a invitarlo immediatamente!»
E sparì verso il giardinetto esterno con un sorriso gongolante.

«Il piano è fallito...» constatò Lettuce avvicinandosi a Mint.

«Quella tonta! Ero convinta che invitasse Shirogane...» borbottò tra sé e sé la ragazza.

«Mi hai chiamato, Mint?» chiese un ignaro Shirogane che, uscito dal suo ufficio sul retro, si era avvicinato alle sue dipendenti incuriosito.

«No, lascia perdere!» sbuffò Mint, lasciandolo ancora più perplesso.

Tokyo Mew Mew - RebootDove le storie prendono vita. Scoprilo ora