13. La quinta Mew Mew

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«Masha!» ordinò Mew Light mentre correva con le altre Mew Mew agilmente tra i tetti cercando di raggiungere il prima possibile gli studi televisivi «Contatta Shirogane!»

«Bip-Bip! Obbedisco!» rispose il piccolo robottino tornato alle sue dimensioni reali e affiancandosi all'eroina.

Passarono pochi secondi, ma fu Keiichiro a rispondere: «Mew Light! Dimmi tutto!»

«Keiichiro!» esclamò Mew Light «Mi serve Shirogane! Ho bisogno che ci procuri un modo per avere accesso agli studi televisivi dove lavora Fujiwara!»

«E in fretta!» aggiunse Mew Sky, portatasi accanto dell'amica «Ѐ in pericolo!»

«Shirogane al momento non è disponibile» rispose tempestivamente Keiichiro «Ma aveva previsto una cosa del genere e ha predisposto dei pass per i visitatori. Ve li invio tramite Masha!»

Così, nel momento in cui arrivarono agli studi, le ragazze sciolsero la trasformazione e dalla bocca di Masha fuoriuscirono quattro pass con le loro foto che gli permisero di entrare indisturbate negli studi.

«Certo che sono enormi!» constatò Purin estasiata «Chissà se posso esibirmi davanti al pubblico con uno dei miei numeri!»

«Non siamo qui per questo!» la rimproverò Mint, ancora agitata.

«Mint ha ragione» la fece ragionare con dolcezza Ichigo «Ci conviene dividerci per cercarla.»

Così, mentre Purin e Lettuce decisero di scandagliare gli esterni degli studi, Ichigo si occupò dei piani inferiori, dove c'erano gli studi interni, mentre Mint salì a quelli superiori, dove si trovavano i camerini e la caffetteria.

Infatti, non appena arrivò al piano superiore, Mint individuò un gruppetto di insistenti giornalisti e, allungando bene il collo, notò in mezzo a loro proprio Zakuro, accompagnata da una signora molto distinta che le faceva da portavoce, mentre lei cercava di defilarsi.

«Signori! Lasciatela respirare!» disse la portavoce con un tono di voce molto stridulo.

In quell'istante, Mint si accorse che l'espressione di Zakuro era impercettibilmente mutata, lasciando trasparire una nota di fastidio e subito dopo si rese conto che le parole usate da quella donna erano le stesse che aveva usato lei quando stava cercando di convincerla a entrare nel Mew Mew Team.

«La mia Zakuro troverà il tempo per rispondere a tutte le vostre domande! Me ne assicurerò personalmente! Ma adesso deve proprio andare a prepararsi per la diretta del programma!» proseguì la donna esibendo un falso sorriso zuccheroso a 32 denti e facendo in modo che Zakuro entrasse nel suo camerino dedicato, mentre lei rinchiudeva la porta davanti a loro.

«Ma... Signora Fujiwara!» tentarono di bloccarle i giornalisti, ma senza alcun risultato, tanto che furono costretti a ritirarsi.

Quella era dunque la signora Fujiwara? La madre di Zakuro che le faceva anche da manager? In effetti, con gli occhialoni da sole e in mezzo alla folla di giornalisti non l'aveva riconosciuta subito, ma guardandola bene prima che sparisse, notò la somiglianza tra le due.

Dopo aver aspettato che non ci fosse nessuno nei paraggi, Mint si avvicinò al camerino e si mise in ascolto, in attesa di trovare il momento giusto per parlare con Zakuro.

«Io non ti capisco, Zakuro!» la stava rimproverando sua madre ad alta voce «Ogni volta è la stessa storia! Cerco di procurarti interviste per farti pubblicità e tu cerchi sempre di scappare! Non pensi mai a me e ai sacrifici che faccio per te!»

La signora Fujiwara parlava ad alta voce, ma Zakuro continuava a rimanere seduta a fissarsi allo specchio, con espressione assente, mentre si finiva di pettinare i capelli, come se fosse abituata a quelle scenate.

Tokyo Mew Mew - RebootDove le storie prendono vita. Scoprilo ora