17. Vacanza al resort (pt.2)

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Era una serata molto tranquilla.
Le stelle brillavano alte nel cielo scuro, riflettendosi sul mare, mentre sulla spiaggetta privata si ergeva il Tokyo Sunshine Resort, un hotel lussuoso ed esclusivo, da dove provenivano musica e il chiacchiericcio di parecchi invitati.

«Sei sicuro che stavolta funzionerà, Pie?» chiese Tart con l'intento di punzecchiarlo.

«Hai creato dei Chimeri Anima puri al 100% che non hanno bisogno di nessun organismo vivente per svilupparsi, e sembrava che stesse funzionando» ricordò Quiche con una punta di rabbia nella voce «Ma quelle Mew Mew si sono messe in mezzo ancora una volta...»

«Era solo un esperimento» tagliò corto Pie «Ho fatto alcune modifiche. Vedremo come andrà stavolta.»

«Puoi fare quello che vuoi» lo avvertì Quiche «ma Ichigo è mia!»

«Bene, allora diamo il via alle danze!» esclamò entusiasta Tart.

«Test numero 717: Chimero Medusa» annunciò Pie con tono asettico liberando da una provetta la sostanza gelatinosa dei Chimeri Anima sulla sabbia e osservandone il comportamento.

***

«S-Seiji, va tutto bene?» chiese un po' titubante Lettuce.

Il tempo era volato in un istante.
Qualche ora prima, Lettuce aveva scoperto che Seiji, lo stesso ragazzo che lavorava part time allo zoo di suo padre e di cui si era innamorata, era nientemeno che il fratello di Mint ed erede della ricca famiglia Aizawa, ma lui aveva fatto finta di non conoscerla, ferendola nel profondo.
Poco dopo, però, lui l'aveva raggiunta e insieme si erano defilati dalla festa per parlare.
Lettuce lo aveva ascoltato fino in fondo ed aveva capito le sue ragioni, inoltre le aveva dimostrato che ci teneva davvero a scusarsi con lei per il suo comportamento.
Come poteva non perdonarlo?
Ma adesso era calato uno strano silenzio tra di loro.

Quando aveva provato a fargli aprire gli occhi su Mint, sul fatto che non fosse più una bambina e che, anzi, si comportavano esattamente alla stessa maniera, oltre a sentire la mancanza l'uno dell'altra, Seiji si era come bloccato, gli occhi profondi e magnetici puntati su di lei, e Lettuce aveva sentito di nuovo il cuore batterle forte.
Chissà cosa gli passava per la testa?

"No, non può essere..." pensò Seiji continuando a fissarla.
Lettuce era una ragazza molto timida e riservata, a volte un po' impacciata, ma che, aveva scoperto osservandola, nascondeva una forza d'animo davvero straordinaria dentro di sé, sapeva sempre cosa dire, era dolce e altruista, e poi, quella sera, era così bella... Sì, Seiji aveva scoperto di tenere particolarmente a lei, ma in quell'istante, nel vedere come in maniera semplice era arrivata dritta al punto, senza giudicarlo, ma anzi incoraggiandolo sinceramente, era rimasto senza parole...
Era la stessa sensazione che aveva provato con la sirena dell'acquario...

«Lettuce...» mormorò «Per caso tu...»

Non fece in tempo a formulare quel pensiero che si era insinuato nella sua mente che, alle spalle della ragazza, intravide un'ombra mostruosa e tentacolare che puntava dritta verso di loro!

«ATTENTA!» riuscì a urlare il ragazzo spingendola di lato, poco prima di ricevere in pieno petto il colpo del mostro che lo trascinò dritto in acqua.

«Seiji!» gridò Lettuce, allungando un braccio.

«Ahahaha!» sentì ridere in alto «Questo Chimero Medusa è proprio forte!»

«Tart...» mormorò Lettuce, rendendosi conto che il giovane alieno, che fluttuava proprio sopra di loro, non l'aveva riconosciuta.

«Ora sì che la festa può iniziare!» e così dicendo, Tart volò verso il Tokyo Sunshine Resort, seguito dal resto di quel nuovo abominevole Chimero Anima.

Tokyo Mew Mew - RebootDove le storie prendono vita. Scoprilo ora