22. Un cavaliere all'orizzonte

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Quando Seiji ritornò nella sala comandi aveva un'espressione assente.
Il mondo attorno a lui sembrava andare a rilento, i suoni erano ovattati e non percepiva affatto l'agitazione che invece animava i suoi uomini, sua sorella e le sue amiche.
Era successo tutto così in fretta...
Un momento prima era a bordo del suo sottomarino, felice che il suo sogno di creare una tecnologia utile a ripulire le acque fosse diventato realtà, e che quel sogno poteva finalmente mostrarlo a Mint e soprattutto a Lettuce, la ragazza di cui si era innamorato e che in parte lo aveva ispirato.
Poi c'era stato un attimo di preoccupazione per Zakuro, l'amica di sua sorella, che si era sentita male, ma Lettuce aveva preso subito la situazione in mano e aveva dimostrato ancora una volta una forza d'animo e una gentilezza straordinari.
Infine, proprio quando si era preso di coraggio per dichiararsi, ecco che tutto era precipitato. Un mostro marino dall'aspetto di una piovra gigante era apparso per distruggere la sua Turbo-Marine 01 e Lettuce era corsa via, rivelandogli che solo lei poteva fare qualcosa per risolvere la situazione, perché in realtà lei era...

«Seiji?» lo riportò alla realtà Mint «Dov'è Lettuce?»

«Lettuce...» mormorò guardandosi attorno «Lei è... Lei è rimasta in... sala ristoro...»

Mint conosceva bene suo fratello e qualcosa nel suo tono di voce, nel modo in cui aveva detto quella frase, non la convinceva affatto.

«Signore!» esclamò uno dei piloti del sottomarino «I radar rivelano qualcosa!»

L'attenzione dei presenti si focalizzò sulla vetrata della sala comandi, tutti pronti a individuare con lo sguardo quel qualcosa captato dai radar, e poi, all'improvviso eccola!

«Ѐ una Mew Mew!» constatò il pilota.

«Ѐ Mew Marine!» gridò Purin.

«Sì» confermò Seiji senza scomporsi più di tanto «Sono sicuro che Mew Marine ci salverà tutti.»

Mint si voltò di scattò a guardarlo e fu allora che capì.

***

Quando Mew Marine si richiuse il portello del sottomarino alle spalle, sentiva ancora le lacrime pizzicarle gli occhi, mentre il cuore sembrava volerle esplodere dal petto.
Ma non era il momento di lasciarsi sopraffare dalle emozioni, quindi lasciò che il DNA della Neofocena la trasformasse in sirena per avere più velocità e si tuffò nelle profondità marine.

In pochi istanti si portò esattamente a metà tra il sottomarino e il Chimero-Kraken e valutò la situazione: per quanto la turbina di Seiji stesse subendo gravi danni, la cosa più importante in quel momento era portare in salvo le persone a bordo, quindi, dopo aver usato una prima volta il suo potere creando l'illusione del sommergibile in modo tale da non far destare sospetti al mostro, si portò nuovamente vicino al mezzo ed evocò:

«RIBBON RAIN RUSH!»

Una bolla d'aria grande a sufficienza avvolse l'interno sottomarino che, grazie al controllo di Mew Marine, iniziò a risalire verso la superficie.
All'interno, intanto, una volta realizzata la situazione, Ichigo e Purin iniziarono a esultare insieme all'equipaggio, mentre Zakuro smise di iperventilare, allentando la presa sulla mano di Mint che, dal canto suo, continuava a fissare il fratello. Seiji, infatti, non riusciva a staccare gli occhi di dosso da Mew Marine e dal suo sguardo traspariva solo un'estrema fiducia in lei.

***

Una volta riemersi al sicuro vicino al molo da cui erano partiti, Seiji si affrettò ad aprire il portello per far evacuare tutti, gettando un occhio verso il mare da dove, poco dopo, vide fare capolino Mew Marine. I loro sguardi si incontrarono e l'eroina, arrossendo, abbassò il viso cercando le sue amiche, con le quali si scambiò un cenno. A questo punto, Seiji, intuito che anche le ragazze dovevano trasformarsi indisturbate, prese in mano la situazione: «Presto!» gridò «Tutti gli uomini al magazzino B! Proverò a collegarmi alla Turbo-Marine 01 da remoto!»

Tokyo Mew Mew - RebootDove le storie prendono vita. Scoprilo ora