PROLOGO

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La sveglia iniziò a suonare. La sua canzone preferita animò il silenzio della camera e Jin si destò dal letto con un balzo che la fece cadere in terra. Si guardò intorno ricordando improvvisamente che quel giorno, era "il giorno x", il giorno che aspettava da mesi.

Con la schiena dolorante per il tonfo e ancora mezza addormentata, si alzò e corse in bagno a lavare frettolosamente il viso e a vestirsi.

Avrebbe dovuto essere fuori casa in cinque minuti, avrebbe dovuto correre per due isolati per arrivare alla metro che l'avrebbe portata in centro. Aveva calcolato tutto, e se le cose fossero andate come pensava, sarebbe stata fra le prime in fila davanti l'agenzia.

Come previsto, dieci minuti dopo si sedette su uno dei sedili della metro praticamente vuota a quell'ora. Non era neppure l'alba, ma la giornata che le si presentava davanti sarebbe stata complicata e impegnativa, avrebbe dovuto seguire la tabella di marcia, pensò. Solo così avrebbe potuto finalmente raggiungere il suo scopo. Era un anno che progettava e aspettava quell'occasione.

L'agenzia del gruppo che adorava, Gli "XOXO", finalmente aveva dato il via alle selezioni del "fan meeting" annuo. Ogni anno era un delirio e non era mai riuscita a parteciparvi, ma stavolta era sicura di potercela fare.

Il famoso fan meeting consisteva in una vacanza da sogno. Quindici fantastici giorni a stretto contatto con i ragazzi del gruppo, sull'isola Jeju, in una villa, una vera e propria vacanza, dove avrebbe potuto conoscerli, parlare con loro, ascoltare la loro musica dal vivo e magari essere faccia a faccia con la persona che seguiva dall'inizio. Immaginò come sarebbe stata. La immaginò come una gita scolastica fra ragazzi. Divertimento, giochi in mare, in piscina, conoscenza vera con tutti i presenti. Lontano dai riflettori, lontano dalla fama, finalmente avrebbe potuto conoscerli dal vivo, parlarci, ridere, scherzare. Non si sarebbe lasciata sfuggire l'unica occasione che aveva.

Appena mise piede fuori dalla stazione iniziò a correre come una matta e quando finalmente arrivò davanti al palazzo di vetro, la sede dell'agenzia, la fila che le si presentò davanti le fece perdere quel poco di fiato che le era rimasto dopo la corsa. Sbarrò gli occhi e si avvicinò alle ragazze che aspettavano probabilmente da più tempo di lei. Sospirò sconsolata e si sedette sul marciapiede.

<<Complimenti Jin, il tuo fantastico piano è andato a rotoli!>> Pensò guardandosi attorno. La fila era lunga e le ragazze che la precedevano sicuramente avevano passato la notte lì ad aspettare. Guardò il cellulare notando che la batteria era quasi scarica e si tolse lo zainetto dalle spalle per appoggiarlo fra le gambe. Prese il caricatore portatile collegandolo al telefono e ripose tutto nella borsa. L'attesa sarebbe stata lunga, meglio leggere qualcosa, si disse. Prese il suo libro preferito, una raccolta di poesie d'amore che le aveva regalato sua nonna prima di partire per la città. L'unico parente ancora in vita che le era rimasto e che vedeva poco, ma era l'unica famiglia che aveva e le mancava da morire. Quel libro era un piccolo tesoro e le faceva compagnia quando si sentiva sola. Incrociò le gambe e si tuffò nella lettura.

Qualche minuto dopo, si sentì osservata e alzò il viso per incontrare gli occhi grandi e vispi di una ragazza che le sedeva di lato. Lei le sorrise e allungando una mano, si presentò.

<< Ciao, io sono Min Min! >> Stringendole la mano, sorrise anche lei. <<Piacere mio, io sono Jin!>> << Cosa stai leggendo?>> Le chiese interessata. Jin chiuse il libro mostrandole la copertina. << Poesie. Stavo cercando di passare il tempo. >> Tornò a guardare la fila e scosse il capo. << Penso che riuscirò a leggerlo tutto per l'ennesima volta.>> Scherzò. Min Min scoppiò a ridere. <<Tranquilla, credo che siano veloci, alcune ragazze che sono uscite mi hanno detto che non chiedono nulla a parte il nome e l'età... ah si, fanno anche una foto!>> Jin la guardò perplessa. Una foto? Pensò che forse avrebbero scelto le ragazze più carine e si diede della stupida mentalmente. Era ovvio che lo facessero, il gruppo non avrebbe voluto passare una vacanza con ragazze scialbe.

Guardò Min Min, l'accurato trucco, i capelli lunghi e quanto fosse bella e poi abbassò gli occhi su se stessa. Non aveva pensato minimante ai vestiti, o a pettinarsi per far presto quella mattina, avrebbe dovuto rimediare. Guardò la ragazza, prendendo dal suo zainetto il necessario per potersi dare una sistemata e sorridendo timidamente, le mostrò ciò che aveva in mano. << Ti spiace aiutarmi, non ho avuto molto tempo.>> La ragazza si illuminò e annuì. << Lascia fare a me!>> le disse. In poco tempo le mani magiche della sua nuova amica l'aiutarono nel restyling e si sentì subito meglio, avrebbe potuto competere con le altre. E in quel poco tempo scoprì molte altre cose di lei. Scoprì che le piaceva chiaccherare molto, che avevano gli stessi interessi, scoprì che erano matte allo stesso modo e che avevano iniziato a seguire il gruppo nello stesso periodo.

Quando finalmente le porte della grande sala dentro il palazzo di vetro si aprirono per lei, fece un grande respiro ed entrò convinta.

I selezionatori erano un uomo e una donna e poi era presente un fotografo che la fece mettere in posa per fotografarla. La donna le sorrise e le chiese quale fosse il suo nome. La guardò negli occhi e sorrise. << Mi chiamo Jin... Jin Lee. Ho 23 anni e la prego, dica loro...>> Si fermò a pensare per un secondo e poi fece una pazzia. "Avrebbero dovuto scegliere lei, a tutti i costi".

Intonò una loro canzone. Con voce convinta e sguardo fiero. Tutti gli anni di conservatorio le servirono per darsi la carica giusta. Cantò la strofa di una delle canzoni più famose del gruppo, quella che i membri avevano scritto per le loro fan, parole cariche di sentimento, parole che fece sue e che sorpresero persino le ragazze dietro di lei. Cantò col cuore, pensando alle emozioni che nutriva per loro, che uno di loro in particolare le faceva provare da sempre e alla fine si mise una mano sul cuore, sorrise e si inchinò.

Appena terminò, la donna stupefatta ricambiò il sorriso e un coro di applausi si levò fra le presenti. Imbarazzata, ma con la convinzione di aver lasciato il segno, fece un altro inchinò e ringraziando uscì.

Forse questa volta il suo sogno sarebbe divenuto realtà, si disse pregando.

Chiedeva poco alla vita e forse per altre persone quel desiderio sarebbe stato assurdo, di poco conto, ma per lei era qualcosa per cui valeva la pena sfidare se stessa.

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Nota dell'Autore - Questa è una storia che nasce da un sogno. Nessun nome o gruppo è riferito a qualcuno in particolare, si può immaginare quello che si ha a cuore e che fa diventare il sogno una costante nel proprio cuore... 

I protagonisti immaginari potrebbero essere loro:

Jin Lee

Il gruppo XOXO

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Il gruppo XOXO

Ma ci saranno anche altri personaggi

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Ma ci saranno anche altri personaggi... e pian piano si chiariranno anche molte altre situazioni...






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