PROMISE

22 CAPITOLO

Jin lasciò la festa riuscendo a lasciare il suo numero agli amici ritrovati. Jun e Jessi vide che non erano cambiati affatto e fu felice di vedere l'amica molto vicina al gruppo. Almeno qualcosa di bellO quella vacanza aveva portato, pensò rattristandosi per sé stessa. Chan le promise di chiamarla il giorno dopo. <<Non ti mollerò più e non farti pregare.>> Le disse prima di salutarla. Jin annuì e cercò di sorridere, ma il suo cuore non smise di fare crack. Rivedere Baek l'aveva lacerata nuovamente anche se non si era più fatto vedere. E spero che fosse così anche in avanti. Tutti i ricordi che erano dentro di lei, tutto ciò che le era successo anche dopo averlo lasciato, avevano lasciato un segno indelebile ormai e il solo rivederlo avrebbe portato altro dolore.

Chan le scrisse il giorno dopo e anche se temeva di farsi ancora male, volle rivederlo, ridere e scherzare con lui. Le era mancato. Gli chiese di andare dove lavorava alla chiusura così da poter stare tranquilli senza nessuno in giro.

All'una passata gli aprì la porta del locale sorridendogli timidamente. Lui entrò togliendosi il cappuccio dalla testa e senza dire nulla, la sollevò di peso per abbracciarla. <<Dio quanto sono stato preoccupato Jin, non dovevi sparire, non farlo mai più.>> Urlò quasi felice. Jin lo abbracciò sinceramente e si sorprese di quanto in realtà fosse stata cieca nel cercare di dimenticare anche lui, che invece le voleva davvero bene ed era una persona semplice e vera. Parlarono tanto seduti ad un tavolo a sorseggiare caffè. Lui le raccontò gli ultimi eventi, le nuove canzoni, le disse di nuovi concerti e lo ascoltò felice che la loro carriera volasse come meritavano. Lei parlò di sé, di quel poco che poteva dire e Chan la osservò bene, le sorrise e sembrò che il tempo non fosse mai passato. Poi lui si fermò e la fissò più intensamente.

<<E adesso dimmi come stai? Quando mi hanno consegnato il cellulare dicendo che lo avevano trovato in strada ho capito che volevi tagliare i ponti con tutto.>> Jin annuì dispiaciuta. <<Ho dovuto farlo. Come potevo rivedere te senza ricordare tutto quanto. Mi dispiace davvero Chan, sono stata egoista ma mi è sembrata l'unica cosa che poteva aiutarmi.>> Lui annuì guardando il suo bicchiere. <<Lo capisco, non deve essere stato facile per te, ma avresti potuto contattarmi dopo, avresti potuto fare...>> <<Non avevo neppure guardato il tuo numero di cellulare, quando sono tornata a casa l'ho spento e infilato in una busta. È... è stato un periodo difficile per me, scusami!>> Lo interruppe facendo spallucce. Chan la fissò. <<Lui è cambiato tanto da quel giorno Jin, è stato come se...>> Jin sgranò gli occhi e sentì una fitta al cuore. Alzò le mani per fermare le sue parole e gli occhi le si riempirono di lacrime. <<Io... io... non posso sentirne parlare, non voglio. - disse scuotendo forte il capo- Lo so che non mi ha mai promesso nulla, so che non avrei dovuto illudermi, ma il modo in cui mi ha trattata è stato troppo... è stato qualcosa che mi ha ferita tanto, ti prego siamo solo io e te, il resto non esiste.>> Finì distogliendo lo sguardo. Chan la fissò in silenzio per lungo tempo e poi le prese una mano nella sua. <<Fammi dire solo una cosa, ti prego.>> Jin lo fissò di nuovo spaventata e lui continuò. <<Ho parlato con lui dopo quanto è successo, e voglio che tu lo sappia. Non voleva ferirti... era solo spaventato.>> Jin abbozzò un sorriso incredulo e abbassò il viso guardando le sue gambe che iniziarono a tremare. Non avrebbe creduto ad una sola parola, non avrebbe creduto mai più a nulla, ma annuì e poi si alzò. <<Mi accompagni a casa? Adesso è davvero tardi per andare in metro.>> Gli chiese chiudendo la parentesi che bruciava sul suo cuore. Chan annuì e guardò l'orologio. Erano le tre passate e chiuso il locale la fece salire in macchina e la portò a casa. Appena arrivati, si allungò a salutarlo baciandolo sulla guancia e prima di scendere gli sorrise. <<Adesso sai dove lavoro e dove abito, non sparirò di nuovo.>> Lui ricambiò il sorriso. <<Ti chiamo domani piccola peste, stavolta non ti sarà così facile sparire!>> Scherzò prima di ripartire lui.