26 CAPITOLO

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4 Mesi Dopo...

Chan entrò nell'ufficio e Baek appena lo vide si alzò da dove era seduto. Con gli occhi l'amico sembrò chiedergli spiegazioni e l'altro scosse il capo ignaro. Erano stati mesi difficili, dopo quella sera né uno, né l'altro vide più Jin. Scomparsa come se non fosse mai esistita.

D'un tratto il loro manager li raggiunse e gettò una cartellina sul tavolo. <<Date un'occhiata.>> Disse loro. Baek la prese e ciò che vide furono messaggi trascritti che conosceva bene, chat sue e di Jin. Chat di Chan e Jin. Parole che riconobbe, che rileggeva ogni volta che si sentiva perso. Fissò l'uomo che prese posto alla sua scrivania e lui allargò le braccia sconsolato. <<Questa roba è un estratto di un cellulare. La persona che li ha fatti avere all'agenzia ha chiesto soldi ovviamente per non divulgarne il contenuto, e abbiamo avuto fortuna che non ci siano foto...>> Fissò entrambi e Baek abbassò lo sguardo. <<Dov'è lei?>> Chiese con un filo di voce. <<Chi? La ragazza che ha venduto il suo telefono, che vi ha venduti? Penso si stia godendo i soldi che ne ha ricavato, stupidi che non siete altro. Perché pensate che teniamo tutto sotto controllo? Perché ci sono persone come lei che davanti ai soldi rinunciano a tutto il resto!>> Rispose astioso l'uomo fissandoli come se fossero due idioti.

<<Non è possibile, lei non lo farebbe mai.>> Intervenne Chan con foga. Baek si volse a guardarlo senza riuscire a dire nulla. Il manager si alzò e sbattendo una mano sul ripiano fece cadere in terra la cartellina. << L'agenzia ha bloccato tutto, ha pagato e da questo momento in poi ogni vostro movimento sarà vigilato e tenuto sotto controllo... che non succeda più nulla...>> Ringhiò. Si girò a guardare Chan ancora fermo e rigido al suo posto e continuò. << Tornate in sala prove e non dite niente agli altri, dimenticate quella ragazza perché vi assicuro che appena la troveremo si pentirà di quello che ha fatto.>> Dopo di ciò uscì lasciandoli nuovamente soli.

Baek fissò la cartellina in terra e vide Chan raccoglierla per leggerne ancora il contenuto. <<Jin non ci avrebbe mai venduti... lei ti ama.>> Gli disse convinto. Lui lo fissò inespressivo, stanco, triste. Dopo essersi promessi il mondo, era partito per il suo tour, per un lavoro che da allora gli stava stretto e dopo pochi messaggi, dopo poche telefonate, "lei", la donna che amava era sparita, volatilizzata, come se non fosse mai esistita, come se l'avesse solo sognata e il dolore era ancora talmente forte, da fare un male cane.

<<Davvero? Allora dov'è? Se mi ama, se vuole bene anche a te, perché è sparita? Se mi ama come dici, dov'è? >> Ripeté con un sussurro. Gli prese la cartellina dalle mani e la alzò mostrandogliela. <<Queste sono le bugie che ha detto a me e le bugie che ha detto a te. La verità è che non mi ha mai perdonato e questo è il suo modo di reagire.>> Chan lo fissò addolorato vedendo i suoi occhi riempirsi di lacrime. <<Io non voglio crederci e non posso credere che lo faccia tu. Deve essere successo qualcosa e te lo proverò, la troverò e capirai che sbagli. È la donna che ami e non credi in lei?>> Gli urlò contro per spronarlo a reagire. Lui alzò gli occhi ai suoi e poi gli diede le spalle chinandole, addossandosi ad esse. << Pensi che io non stia soffrendo? Pensi che non resti sveglio la notte nella speranza che mi chiami, nella speranza che questo sia un incubo? Ma non lo farà... Lei non vuole farlo, quello che è successo è il suo addio Chan, mettiti l'anima in pace come lo farò io da adesso in poi.>> Dopo di questo uscì anche lui dall'ufficio senza dire più nulla, furioso e pieno di amarezza. Chan fissò ancora quelle prove e poi una frase gli saltò all'occhio. "Sei la persona migliore che ho incontrato nella mia vita, ti voglio bene Chan, ti voglio bene davvero..." Quelle parole gliele aveva scritte col cuore. Baek era ferito, soffriva, ma lui poteva fare qualcosa, doveva fare qualcosa. Le aveva promesso che l'avrebbe protetta sempre ed era ciò che avrebbe fatto, se invece fosse stato tutto vero, voleva almeno guardarla in faccia un'ultima volta.

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora