18 CAPITOLO

4 2 0
                                    

Baek si svegliò che il sole era già alto. Sospirò, stiracchiandosi pigramente e cercando il corpo caldo della donna che, per quanto cercasse di nasconderlo, gli aveva incasinato cuore e anima. La notte precedente era stata forse la più bella di quella vacanza, addirittura la più bella degli ultimi anni perché era stato se stesso. Sfiorò le lenzuola accanto a sé e si rese conto che Jin non era nel letto con lui, di nuovo. Si svegliò completamente, confuso. Si guardò in giro e si alzò per andare in bagno, ma lo trovò vuoto. Chiuse gli occhi alzando la testa al soffitto, strofinandosi i capelli con le mani. Rilasciò persino uno sbuffo frustrato. Infilò velocemente la maglietta ed uscì, diretto alla sua camera, questa volta avrebbe fatto quello che sentiva; bussò un paio di volte e poco dopo la porta si aprì e lei lo guardò confusa.

Baek entrò senza nemmeno chiedere se potesse. «Perché sei venuta in camera tua? Mi sono svegliato e non c'eri.» Il tono con cui lo disse per un attimo fece tremare il cuore di Jin. Lui l'attirò a sé e la strinse forte.

Jin si lasciò abbracciare, in un misto di emozioni contrastanti che andavano dalla gioia di vederlo così, di vedere che era venuto a cercarla, alla perplessità, alla confusione. Quanto sarebbe durato quel Baek? Per quanto l'avrebbe voluta accanto? Si chiese. «Sono... io sono venuta in camera a cambiarmi...» bofonchiò in mezzo ai denti, continuando però a farsi stringere. Fu così bella la sensazione di calore che sentì, da non pensare minimamente di muoversi, temendo che tutto sarebbe svanito come in un sogno.

Si staccarono appena, lui le prese il viso tra le mani e le sorrise, la baciò prima a fior di labbra, poi più intensamente, fino a farle mancare il respiro.

«Buongiorno...», le sussurrò sfiorandole il collo con la bocca, tornando a stringerla, decisamente più tranquillo. Confusa, non disse nulla, voleva che quell'idillio non finisse.

«Buongiorno a te...», rispose invece, ridacchiando per i piccoli brividi che le sue labbra le avevano procurato. Baek la sospinse piano, fino a farla arretrare e cadere sul letto. Le sorrise, le sorrise veramente, con il cuore, accarezzandole i capelli, strusciandosi addosso, facendole il solletico nei fianchi. Lei scoppiò a ridere, fino a che lo sentì insinuarsi tra le sue gambe e muoversi per farle sentite quanto già avesse desiderio di lei.

«Te lo prometto, Jin. Non farò più lo stronzo, non cercherò pretesti per litigare. Voglio godermi il mio tempo con te... ci voglio provare, te lo prometto...» E Jin per un qualche motivo che non conosceva, e forse sbagliando, gli credette.


Quando più tardi riuscirono a staccarsi e il loro bisogno reciproco fu soddisfatto, Baek la tirò a sedere per poi scendere dal letto, prenderla in braccio e portarla in bagno. «Hai assolutamente bisogno di una doccia...», lo disse sorridendo, mordendole le labbra. Per Jin fu il paradiso.

Si insaponarono a vicenda, accarezzandosi, dandosi piacere, baciandosi. Sembrò che non riuscissero a saziarsi l'una dell'altro, sembrò che stessero vivendo l'episodio di un drama sentimentale e Jin desiderò che non finisse mai. Avrebbe voluto restare chiusa in quella stanza con lui per il resto della vacanza, dimenticandosi di chiunque fosse in quella casa, di qualunque cosa fosse successa.

D'un tratto però i bisogni fisici chiamarono. Lo stomaco di Jin brontolò tanto rumorosamente che Baek scoppiò a ridere e la prese in giro. Pochi istanti dopo però anche il suo si fece sentire e fu il turno di Jin di ridere. Scoppiarono insieme, baciandosi ancora e ancora, finché si decisero a uscire per andare a mangiare.

«Vai a cambiarti...» gli disse Jin, sorridendogli radiosa. «Io inizio a scendere e preparo qualcosa.» Aprirono la porta e si baciarono di nuovo, vicino alle scale. Lui scomparve nella sua stanza e lei scese.

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora