19 CAPITOLO

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Jin non uscì dalla sua stanza per tutta la mattina e neppure a pranzo ebbe molta voglia di mangiare, come previsto Baek non la cercò. Si sentì come svuotata. Cosa era andato male stavolta? Era stato dolce, gentile, le aveva promesso tante cose, le aveva regalato la catenina che stringeva in quel momento. Perché faceva così? Si chiese cercando di non piangere ancora. Uscì sulla sua verandina e guardò la piscina. Ricordò le parole che le aveva rivolto cercando di capire cosa era cambiato. Perché improvvisamente sembrava essere tornato il ragazzo diffidente di alcuni giorni fa. «Non so come tu abbia fatto, non so perché, ma potrei davvero perdere la testa per te, Jin. Te lo giuro...» Sentì un fitta al cuore ricordando quelle parole e sospirò. Forse era colpa sua, era stata troppo appiccicosa? Appena mise piede di sotto non trovò nessuno, probabilmente erano tutti in spiaggia. Lentamente li raggiunse e quando arrivò a pochi metri ciò che vide la lasciò senza parole. Baek aveva sulle spalle una delle ragazze intento in una specie di lotta dentro l'acqua. Prese un grosso respiro e disse a sé stessa che avrebbe potuto far finta di nulla, avrebbe potuto farcela. Avanzò fino a raggiungere gli altri al fresco della tenda e si sedette accanto a Chan che beveva una coca. <<Ehi, ti sei svegliata finalmente.>> Le disse lui offrendole da bere.

Jin annuì e rimase vicino cercando di non voltarsi, di non guardarlo, però senza riuscirci. Baek per tutto il tempo non si accorse neppure che lei fosse arrivata. Poi appena il gioco finì, la ragazza scese dalle sue spalle e lo abbracciò, lo attirò vicino e iniziò ad accarezzarlo, a parlargli all'orecchio e lui la tenne per i fianchi sorridente. Jin fissò la scena stupefatta, il suo sguardo corse da entrambi a Chan che accortosi di ciò che stava accadendo le prese una mano e le chiese di fare una passeggiata. Nel momento in cui si alzò Baek si voltò a guardarla e le fece un cenno con la testa. La delusione si notò così tanto sul suo viso che Chan la trascinò immediatamente lontano. Ogni loro passo, seguire con gli occhi la schiena del suo amico che la tirava, fu pesante come scalare una montagna. Quando furono abbastanza lontani, lui si fermò e si voltò a guardarla. <<Che cosa è successo?>> Le chiese. Lei alzò il viso e sconsolata scosse il capo. <<Io... io non lo so Chan.>> Lui sospirò e allungò le braccia per abbracciarla. La strinse forte, le fece appoggiare il capo sulla sua spalla e le accarezzò i capelli. <<Mi dispiace, ma neppure io riesco a capirlo Jin.>> E lei non disse nulla, non percepì altro che il peso che aveva dentro. Allontanandosi poi lo guardò e sorrise debolmente. <<Torno alla villa ci vediamo più tardi.>> Chan annuì e poi la fermò. << Ti va se ti porto io in centro con la moto stasera o domani mattina? Magari ti distrai.>> Le chiese gentile. Jin annuì e si salutarono. Chan rimase a guardare quella ragazza fragile che in quella vacanza aveva trovato emozioni diverse da ciò che si aspettava. E anche per lui era stato così. Probabilmente quel fan meeting aveva cambiato tutti loro.

Quando fu sicura di essere abbastanza lontano e sola, Jin si lasciò andare. Si sedette sul dondolo e le lacrime le rigarono il viso senza che riuscisse a fermarle. Qualunque cosa fosse accaduta non poteva essere colpa sua, qualunque cosa lui facesse o pensasse, ogni volta un pezzetto del suo cuore si frantumava. E la cosa più tragica fu che si rese conto di aspettare ancora. Lì ferma a piangere aspettava che lui tornasse e la tenesse stretta.

***

<<Sei un cattivo ragazzo, non mi hai più guardata da quando c'è lei.>> La risata di Baek spezzò il silenzio. <<Ti sei innamorato davvero?>> Sentì la bionda ridacchiare mentre parlava. << Non ti sembra di esagerare? Sono sempre lo stesso.>> La sua voce fredda bloccò Jin sull'uscio. <<Allora stanotte la passi con me?>> Chiese la ragazza ridacchiando ancora. <<Dipende, se fai la brava!>> Fu la sua risposta. Per Jin quella fu una pugnalata. Entrò in salotto proprio ascoltando quelle parole e incontrò il suo sguardo. Baek smise di sorridere e la fissò. Ancora una volta dovette fare marcia indietro e camminò veloce per tornare in camera. Scendere nuovamente non era stata una buona idea. All'ultimo gradino però la mano di Baek la fermò. Quando si voltò lui la raggiunse senza lasciarla andare. <<Jin... >> Iniziò a parlare, ma lei tirò via il braccio e ingoiando il rospo che aveva in gola lo fissò. <<Lascia stare, ho capito male io probabilmente Baek... torna dov'eri...>> Si volse per raggiungere la sua camera e sulla porta lui la fermò di nuovo. <<No, fammi parlare...>> Jin aprì ed entrò, ma lui la seguì. <<Non c'è nulla da dire... mi hai illusa solo per divertirti ancora una volta.>> Lui la guardò passandosi una mano fra i capelli e fece qualche passo verso di lei prendendola poi per fianchi. << Mi dispiace, forse ho esagerato, ma non potevo rifiutarla e basta...>> Jin alzò il viso a guardarlo scioccata, triste, senza capire chi avesse davanti. <<Io non ti capisco, non capisco cos'hai... io non... >> Baek non le lasciò il tempo di dire altro. Scese sulle sue labbra e la baciò, l'abbracciò. <<Mi sei mancata...>> Sussurrò invece. E quello bastò. Le bastò per capitolare, per dimenticare ogni cosa, per accoglierlo fra le braccia come se non volesse più lasciarlo per l'ennesima volta.

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora