10 CAPITOLO

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Per Baek fu come una doccia fredda, ma non riuscì a dire nulla, che anche Jun e Sung-ho sopraggiunsero. Jun si precipitò a sedersi accanto e le prese una mano. Il più giovane si riscoprì davvero preoccupato e si comportò come non aveva mai fatto. Jin si voltò verso di lui abbozzando un sorriso e il ragazzo si portò la sua mano alle labbra e la baciò sorprendendo tutti. << Ci hai fatto preoccupare piccoletta.!>> Le disse sorridendo. Lei lo guardò commossa e tossì imbarazzata. <<Mi dispiace, devo essermi addormentata in spiaggia, ma ora va meglio.>> Sung-ho si avvicinò e prese la parola da buon leader. <<Il manager vuole sapere se te la senti di restare o vuoi tornare a casa.>> Le chiese facendo voltare tutti. Jin chiuse gli occhi per un attimo e quando li riaprì fissò i suoi in quelli di Baek, che sembrò sulla graticola restando in silenzio. Quella domanda avrebbe potuto liberarla dal fardello, dalla situazione in cui si ritrovava, da quella situazione che sembrava divenire sempre più complicata. Guardò poi Chan che scosse il capo e allora la voce di Baek proruppe. <<È solo un po' di febbre, il medico ha detto che starà bene, perché dovrebbe andare via?>> Chiese fissandola intensamente. Sung-ho sospirò e lo guardò seccato. <<Lasciamo che sia lei a decidere.>> Jin allora si sollevò a sedere lasciando andare la mano di Jun. <<Ha ragione, posso restare.>> Il ragazzo annuì e poi si rivolse a tutti. <<Jin deve tornare in camera sua, ha bisogno delle sue cose, e Jessi si è offerta per farle compagnia, quindi non serve che rimaniamo tutti qui. Chan per favore aiutala.>> Lui annuì anche se controvoglia e poi Sung-ho fece un cenno agli altri di uscire, e così fecero.

Una volta soli Chan le sorrise e le si avvicinò preoccupato. <<Non importa quello che ha detto, se vuoi restare con me io... >>; <<No, va bene, ha ragione. Devo lavarmi, ho bisogno delle mie cose.>> Lo interruppe dolcemente. Allora lui si chinò per prenderla in braccio e la sollevò camminando lentamente per riportarla in camera. Jin ancora spossata, si appoggiò alla sua spalla ritrovando quel senso di familiarità che riuscì come sempre a calmarla. Poco dopo da sola, appoggiata al cuscino, ripensò a ciò che era accaduto la notte prima. Quel bacio, le parole di Baek e poi ripensò ai suoi occhi. Sembrava preoccupato, ma era una persona così incostante che probabilmente si stava sbagliando. Sicuramente l'episodio lo aveva toccato perché era accaduto nella sua vacanza, ma non poteva credere ad altro, doveva restare con i piedi per terra e cercare di stargli più lontano possibile, altrimenti fino alla fine non avrebbe retto. Jessi interruppe i suoi pensieri e finalmente grazie al suo aiuto riuscì a lavarsi e a mangiare qualcosa, riaddormentandosi subito dopo.

***

<<Voglio parlare con voi.>> Sung-ho uscì in piscina e serio si rivolse ai suoi compagni che sembravano occupati in altro. Chan si alzò dal pianoforte, Jun lasciò la palla alle ragazze e Baek si alzò dalla sdraio dove sembrava sonnecchiare, per seguirlo in cucina. Da soli, il più grande fra loro si accomodò su uno sgabello e gli altri fecero lo stesso in religioso silenzio. <<Io non so cosa stia succedendo e neppure voglio saperlo... - Iniziò Sung-ho - ma questa cosa sta diventando una barzelletta.>> Tutti lo fissarono e lui continuò. <<Sappiamo bene come vanno le cose, come sono sempre andate. Le ragazze vengono scelte, firmano un contratto e decidono di loro spontanea volontà cosa fare. Chan ha conosciuto Jin e ha proposto una cosa nuova, neppure io sono d'accordo, ne abbiamo discusso. Questa specie di fidanzamento assurdo sta rovinando la vacanza a tutti e la rivalità fra voi rende le ragazze nervose...>> Si rivolse a Baek e poi fissò Chan. << Non sono nessuno per decidere, suggerisco però, di smetterla. Chan... - Si girò verso di lui - Jin non può stare con te e non parlo di sesso, devi darle la possibilità di fare come vuole, anche se non ti piace l'idea, forse a lei potrebbe andar bene... poi sceglierà come fare, ma deve essere una sua scelta. Non posso biasimare Baek se è infastidito, anche se è fastidioso vedere quanto tu sia sempre superficiale con tutte.>> Terminò stizzito fissando anche l'altro. Chan sospirò. <<Mi dispiace ragazzi, non volevo rovinarvi il meeting, ma Jin mi piace e...>> Baek incrociò le braccia al petto e sbuffò. <<Cosa? Te la sposerai usciti di qui?>> Si fissarono in cagnesco e poi continuò. <<Sappiamo tutti quanti che ci è proibito avere storie altrimenti non saremmo qui a fare gli eroi di ragazze che non vedremo mai più.>> Sung-ho annuì. <<Baek ha ragione.>> Jun parlò sorprendendo ancora una volta tutti quel giorno. Si alzò per prendere da bere e poi parlò. <<Siamo noi quelli che dobbiamo restare uniti. Lo abbiamo sempre fatto e nessuna ragazza che sparirà a giorni deve minare questo. Voglio passare anche io del tempo con Jin.>> Baek e Chan si voltarono a fissarlo di scatto e lui rise. <<Ecco, vedete, sembrate cani da guardia. Non ho detto che voglio portarmela al letto, ho detto che mi piace e voglio conoscerla, anche io le sono simpatico. Così non le date scelta e soprattutto dovreste essere sinceri l'un con l'altro. Siete migliori amici da dieci anni, smettete di fare i ragazzini.>> Detto questo Sung-ho si alzò e insieme a Jun uscirono per farli parlare. Baek alzò il viso verso il suo amico e lui fece lo stesso. <<Sei innamorato di lei?>> Gli chiese all'improvviso col cuore in tumulto. Spaventato dalla risposta, ma consapevole di volerlo guardare negli occhi. Chan si morse un labbro e scosse il capo, come poteva spiegare le cose, fargli capire?. <<Lei è diversa Baek, lo sai anche tu...>> <<Chan smettila, anche se lo fosse, finirebbe qui.>> Lo interruppe. Si alzò in piedi e gli si avvicinò appoggiando una mano sulla sua spalla. <<Se può farti stare più tranquillo smetterò di punzecchiarla, ma devi fare come dicono gli altri, lasciala libera.>> Chan lo guardò e annuì. Non ci fu bisogno di altro. Aveva promesso a Jin di proteggerla e avrebbe continuato a farlo, ma non poteva andare contro i suoi fratelli, anche perché sapeva che non le avrebbero fatto del male o l'avrebbero obbligata a fare qualcosa che non voleva. Sentiva qualcosa per lei e sapeva, conosceva Baek c'era qualcosa di diverso in lui, forse avrebbe dovuto lasciare che tutto facesse il suo corso. Non avrebbe potuto fermare comunque il destino.

***

La mattina dopo Jin scese accompagnata da Jessi. Stava molto meglio ed era contenta di aver legato di più con quella moretta tutta curve. Non si aspettava che fosse così, ma avevano parlato molto, anche sulle situazioni della villa. Lei le aveva fatto confidenze, dicendole cose che neppure immaginava. Dal fatto che le altre ragazze fossero gelose di lei, soprattutto la biondina con cui Baek si appartava spesso, o la sua predilezione per Chan, e la delusione che non la degnasse neppure di uno sguardo. Jin decise allora di lasciarlo più libero. Aveva accettato il suo aiuto senza rendersi conto che lo avrebbe limitato e che forse altre ragazze ne avrebbero risentito. Inoltre grazie al suo "incidente" se così poteva chiamarlo, aveva scoperto che alla fine non c'era nulla di pericoloso. I ragazzi tenevano a tutte. Certo prendevano ciò che loro offrivano, ma non facevano mai mancare dolcezza e attenzione. Sapeva di dover stare lontana il più possibile da Baek, ma avrebbe potuto iniziare a divertirsi senza preoccuparsi, decise. E infatti la prima cosa che fece appena presero posto per la colazione, fu coinvolgere Jessi in una discussione con Chan, il quale sembrò come sempre divertente e molto carino anche con lei. Jin sorrise quando la sua nuova amica le fece l'occhiolino e si ritrovò a pensare che quella era la via giusta da seguire.

Poco dopo mentre quasi tutti si godevano il sole e Jessi riuscì a non perdersi Chan, lei si sedette al pianoforte. La febbre le era passata grazie alle medicine, ma si sentiva ancora un po' stanca. Mise le dita sui tasti e sospirò. Aveva cercato tutto il tempo di non guardare in direzione di Baek, e lui sembrò evitarla. Questo non le faceva piacere, anche se non facevano altro che litigare, la sua presenza le mancava. Come se fosse lontano anni luce. All'improvviso però una mano che conosceva bene sfiorò quasi la sua facendo tintinnare una nota. Jin si girò mentre Baek le sedette accanto. Senza dire nulla, senza guardarla iniziò a suonare. Una melodia che riconobbe subito e che amava. La sua voce si levò nell'atmosfera e rimase a guardarlo imbambolata. Oltre la sua freddezza, la sua ostilità, niente avrebbe potuto minare l'amore che provava per la sua voce, niente avrebbe cambiato ciò che provava quando lo sentiva cantare. La guardò dopo pochi secondi negli occhi e poi le prese la mani appoggiandole sui tasti. Si ritrovò a suonare impacciatamente e a cantare piano con lui, come se lo facesse da sempre, e lo faceva in realtà. Nella sua camera, al buio della notte, nei suoi sogni era ciò che accadeva spesso. Quando le ultime note volarono via, Baek le sorrise. Jin rimase senza fiato. Quel sorriso dolce, come se davvero gli importasse, come se davvero fosse felice di stare con lei. Quel modo che aveva di cambiare atteggiamento ogni volta che le stava vicino la confondeva, la rattristava e la rendeva felice, ma non si sarebbe più fatta illudere da nulla. Si alzò e scusandosi, disse di voler riposare. Si allontanò da lui, anche se ogni parte di lei voleva restare, guardare ancora quel suo sorriso meraviglioso e magari conoscere il vero Baek, quello che per lei era sempre stato importante. Ma se l'avesse fatto, soprattutto adesso, così vulnerabile avrebbe frainteso nuovamente e dopo, avrebbe fatto male ancora, perché lui era ciò che era e lei ancora una preda da cacciare.

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Grazie a chiunque legga...

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora