6 CAPITOLO

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Baek, forse per la prima volta dall'inizio di quella strana vacanza, non riuscì a dedicarsi alle ragazze come sempre, o meglio ci provò, ma era sempre così distratto, pronto a seguire ogni movimento di "altre persone", tanto che iniziò ad annoiare quella di turno. Per quanto non volesse ammetterlo, per quanto cercasse di nasconderlo, anche nel momento in cui cercava di distrarsi, ogni suo senso cercava Jin, voleva lei. E vedere Chan stringerla, farla ridere, abbracciarla, lo mandava fuori di testa.

Quella sera, a cena, Chan fu incaricato di occuparsi di cucinare e chiese a Jin di fargli da assistente. Lei, che aveva sempre aiutato la nonna nella sua piccola bottega di ravioli al vapore, aveva imparato una cosa o due, e decise di sfoderare le sue abilità, tanto che alla fine fu Chan a fare da assistente. Una volta a tavola, si ritrovò per la prima volta al centro dell'attenzione. Tutti si complimentarono del pasto, mangiarono a volontà e per lei fu un bel momento, perché finalmente si sentì parte del gruppo.

Risero tanto, parlarono e giocarono a tanti giochi stupidi, quegli stessi giochi che i ragazzi adoravano spesso fare. Non fu affatto strano, né imbarazzante, eccetto per i momenti in cui beccava Baek a guardarla. Era diverso in qualche modo, lo vide sorridere tanto, e anche nei momenti in cui la guardava di sottecchi, non c'era più segno di ira. O forse era lei che voleva credere fosse così.

Poco più tardi giocarono a sasso carta forbice per decidere chi avrebbe lavato i piatti, e toccò proprio a lei. Chan si propose per sostituirla, visto che aveva cucinato, così lui scomparve in cucina e lei continuò a rassettare e sgomberare il tavolo.

«Stasera hai fatto faville...», la sua voce la trapassò da parte a parte inaspettatamente. Immersa nei suoi pensieri, l'ultima persona che si aspettava le avrebbe rivolto parola, la fissò. «Cosa c'è sei geloso perché per una volta ti ho rubato la scena?», soffiò fuori con la stessa acidità che aveva usato la mattina. «Stammi alla larga, Baek. Non ho voglia di litigare con te.» Disse stanca. Ma più lei lo trattava così, più lui desiderò punzecchiarla. «Sai che fare la sostenuta proprio non ti si addice? Ho capito la tua tattica. Prima fai l'innocentina e quando ti accorgi che non funziona, inizi a farti desiderare. - Le disse avvicinandosi, fino a terminare la frase quasi sussurrando. - Sappi che sta funzionando...»

Jin volse il capo verso di lui. Se lo ritrovò così vicino che per un solo istante sbatté le palpebre, come in trance. I loro occhi rimasero a fissarsi e alla fine distolse lo sguardo e cercò qualcosa da dire. «Baek, mi sembra di averti già fatto capire che non mi interessa farmi desiderare da te» Mentì sapendo di mentire, sperando che le credesse. «Vediamo chi sarà il primo a cedere...», Continuò lui facendola voltare di nuovo. Lo vide sorridere in segno di sfida e così come si era avvicinato, così se ne andò, lasciando lì inebetita dal suo carattere strano e dalla sua misteriosa suscettibilità. «Stramboide lunatico...»,Disse fra sé stupefatta da ciò che era appena successo. Andò in cucina a sistemare le ultime cose, accorgendosi che gli unici che si erano dati da fare per pulire alla fine erano stati solo lei e Chan. Spense l'acqua del lavandino, prese un canovaccio e glielo passò per fargli asciugare le mani e poi raggiunsero gli altri fuori. La prima cosa che vide fu Baek avvinghiato a una biondina. Automaticamente Jin girò sui tacchi, pronta per rientrare in casa, ma Chan fu più veloce. Le prese il viso tra le mani e la baciò, lasciandola completamente senza parole e senza fiato. Come la prima volta, però, non ebbe la forza di allontanarlo. Le sue labbra richiamarono dolcezza, quella che le aveva sempre rivolto, la sua lingua accarezzò la sua con una tale delicatezza che la sciolse da dentro. Quando si staccarono per prendere fiato, Chan le sorrise, sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Andiamo su?», le chiese. Jin, presa alla sprovvista, per un attimo tacque. Ripensò a Baek avvinghiato a quella bionda e si chiese se forse non avrebbe dovuto dare un'occasione a Chan. In fondo lui le piaceva, ed era stato sempre dolce e premuroso, così attento nei suoi confronti che probabilmente avrebbe potuto essere destino.

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora