25 CAPITOLO

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La villa cambiò faccia per Jin. Tutto era cambiato.

Quelle mura che avevano accolto le sue lacrime, i suoi sorrisi, le sue crisi, sembrarono essere quelle di un posto completamente nuovo, così come Baek lo era.

Trascorsero qualche giorno nella più totale beatitudine. La maggior parte del tempo a fare l'amore, a nuotare, a ridere, a giocare.

Quel luogo, che si era trasformato rapidamente nel suo peggiore incubo, ora avrebbe racchiuso i suoi ricordi più belli. Se mesi prima le era sembrato il castello maledetto, ora era il paradiso.

«Ti va se stasera andiamo in centro, mi hanno detto che c'è una festa di paese, qui sembra che non facciano altro...» Baek le sorrise, abbracciandola, galleggiando con lei nell'acqua. Il mare, una tavola piatta, calda, piacevole, in cui perdersi l'uno tra le braccia dell'altra. Jin prese persino dimestichezza con l'acqua; il suo corpo grazie a Baek capì come muoversi senza annegare. Lo guardò con amore, gli accarezzò piano un orecchio, per poi cingergli il collo con le braccia. Un amore che per assurdo le sembrò ogni secondo più grande.

«Andiamo dove vuoi, non importa. Con te verrei ovunque...» Lui le sfiorò il naso con le labbra, la strinse di più, desideroso di sentire i loro corpi come fossero uno solo.

«Allora usciamo, ci cambiamo e poi si va...» Le disse facendole l'occhiolino, l'avvicinò a se, lasciandosi circondare il bacino con le gambe e lentamente la portò fuori dall'acqua, aggrappata addosso come un piccolo koala.

Lei gli disse che poteva anche camminare da sola, che la stava viziando e lui, guardandola come un cieco che vede il sole per la prima volta, la baciò e sorrise. «Il mio intento è proprio quello di viziarti, così non potrai fare altro che stare con me per sempre. Ti renderò totalmente dipendente da me.» Scherzò con un fondo di verità.

Arrivarono in camera e Baek appoggiò Jin sul letto, si girò per andare ad aprire l'acqua della vasca, sotto allo sguardo adorante della sua donna.

«Non hai ancora capito che io sono da sempre dipendente da te? Non hai bisogno di far nulla di particolare... io non smetterò mai di volerti, di starti accanto.» La voce di Jin fu leggera e dolce, e Baek dentro di sé sentì che era vero, sentì crescere la "sua" di dipendenza, verso quello scricciolo dolcissimo che arrivando nella sua vita come un uragano, aveva completamente abbattuto e cancellato ogni sua convinzione. Diventando parte di lui, insegnandogli ogni giorno cosa volesse dire amare, amare veramente; cosa volesse dire mettere il benessere di un'altra persona davanti al proprio. Gli aveva insegnato soprattutto cosa significasse essere amati totalmente e incondizionatamente. Ed era la sensazione più bella che avesse mai provato.


Più tardi, dopo l'amore, dopo il bagno, dopo tanto di loro, si convinsero ad uscire.

In sella alla moto che già una volta li aveva guidati verso il centro, arrivarono nei pressi della festa. Lui camuffato come sempre, lei semplicemente grata di poter essere fuori con lui, in mezzo alla gente. Mano nella mano camminarono in mezzo alle bancarelle, alle luci, ai passanti. Come già un'altra volta, si fermarono di quando in quando a stuzzicare qualcosa e curiosare.

«Ma io vi conosco...»

La voce di una signora anziana, increspata dal tempo, attirò la loro attenzione. Jin si girò verso la direzione da cui aveva sentito provenire quelle parole e quando la vide la riconobbe subuto.

«Signora...» Le sorrise voltandosi poi verso Baek. «Te la ricordi? Aveva la bancarella dei gioielli...»

Lui ricordava benissimo quella bancarella, ricordava a memoria ogni movimento di quella sera, la collanina, come erano stati bene... e come poi era riuscito a rovinare tutto ancora una volta.

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora