23 CAPITOLO

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Jin aprì gli occhi dopo un tempo indefinito e si sentì riposata per la prima volta dopo tanto, tantissimo tempo. Per un attimo rimase sdraiata, ad occhi chiusi, rivivendo il sogno bellissimo e struggente che aveva fatto durante la notte.

"Baek"... lui che le chiedeva scusa, che cercava il suo perdono, raccontandole di come si era sentito, delle sue paure. Sospirò, presa dalla malinconia di lui, poi si girò cercando le coperte e lo vide. Era proprio lui, sdraiato di lato con quel viso perfetto a pochi centimetri dal suo.

E tutto fu chiaro, ogni ricordo risalì in superficie come la scena di un film.

Lei a casa di Chan, Baek che faceva irruzione, come un terremoto. La ciotola a terra, il taglio. Le loro lacrime e le sue verità. Il perdono che tanto lui aveva cercato, lei che alla fine glielo aveva concesso. Lo aveva fatto perché sentiva di non avere scelta, perché nonostante tutto, non appena il suo profumo e le sue braccia l'avevano raggiunta, si era resa conto che nella sua vita non ci sarebbe stato posto per nessuno oltre lui.

Jin alzò una mano per accarezzargli piano la testa, spostandogli i capelli che ricadevano sulla fronte e sugli occhi. In quel preciso istante lui li aprì e di nuovo furono una cosa sola, inchiodati l'una all'altro, legati indissolubilmente. Baek allungò il braccio, stringendolo intorno alla sua vita, attirandola a sé. Le sfiorò il collo con le labbra aspirando il suo profumo fino in fondo all'anima. «Mi sei mancata da morire, Jin. Non riuscirò mai a spiegarti quanto...» Sussurrò.

Lei a quelle parole perse un battito. Si rigirò nella sua stretta fissando lo sguardo su un punto imprecisato del soffitto, sospirando.

Aveva paura, aveva molta paura; almeno a sé stessa dovette ammetterlo. E se tutta la loro storia si fosse ripetuta? Se lui avesse ancora cambiato idea, per l'ennesima volta?

Girò il volto verso di lui e lo guardò così intensamente che le mancò il fiato. Frugò nel suo sguardo assonnato, cercando risposte che seppe non avrebbe trovato perché alla fine tutto ciò che avrebbe potuto fare era fidarsi, era mettere di nuovo il suo cuore nelle sue mani. Mani che già molte volte lo aveva stretto così forte da schiacciarlo, da distruggerlo.

Eppure, si ritrovò a cercare il suo corpo, di nuovo. Le sue labbra, di nuovo. I suoi sospiri.

Improvvisamente ebbe un dejà-vu. Loro due nel letto di quella camera, in quella villa al mare. Le loro mani e le labbra, come se non fosse passato un secondo da quella loro prima volta insieme, si ritrovarono. E fu semplice amarsi...

Con la stessa semplicità di allora le loro labbra si cercarono, si unirono, assaporandosi per un lungo momento senza tempo.

Furono sempre loro, ma diversi. Entrambi più sicuri, con nuove consapevolezze, che riuscirono a farli sentire più uniti, come fossero parte di un'unica entità.

Lui iniziò a spogliarla di ogni cosa avesse addosso, lei fece lo stesso, riscoprendo quel corpo che tempo prima l'aveva amata per la prima volta, le aveva dato piacere per la prima volta, che le aveva insegnato ad amare.

I loro corpi nudi si sfiorarono, si ritrovarono, si riconobbero.

Jin ritrovò quell'uomo perso di lei, percepì da ogni più piccolo gesto tutto l'amore di cui aveva parlato, l'urgenza di farla sua. E si sentì dopo tanto tempo di nuovo felice.

Quando i loro calori si unirono, quando i loro gemiti divennero uno, lei per la prima volta lo sentì davvero suo, suo completamente, e capì che finalmente il loro momento fosse arrivato.


Dopo quando si fissarono negli occhi, lo sguardo dolce di Baek la sciolse completamente. Lui le sorrise, con lo sguardo meravigliato, come se non credesse di averla fra le braccia. «Sei davvero tu? Sei davvero qui?»; le disse accarezzandola delicatamente, come se avesse paura di romperla.

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora