Se tu fossi qui di fianco a me
Invece di essere a New York
Se la tua curva si fosse curvata verso di me
Ti avrei detto che ti amavo
Prima di averti conosciuto
Perché amavo il semplice pensiero di teSe i nostri cuori non si sono mai spezzati
Bene non c'è gioia nel ripararli
C'è molto che questo dolore può insegnare a entrambi
Benchè c'è distanza e c'è silenzio
Le tue parole non mi hanno mai lasciato
Loro sono la preghiera che io dico tutti i giorniDai, vieni fuori, vieni qui, vieni qui
I lunghi neon delle notti
E l'oceano
E il fuoco che stava cominciando a scintillare
Mi manca tutto dall'amore alle luci
E la mancanza di esso mi spezza in dueSe tu fossi qui di fianco a me
Invece di essere a New York
Tra le braccia hai detto che non saresti mai partita
Ti avrei detto che è semplice
Ed è sempre e solo stato così
Non c'è nessun altro posto a cui appartengoDai, vieni fuori, vieni qui, vieni qui
I lunghi neon delle notti
E il volere dell'oceano
E il fuoco che stava cominciando a scintillare
Mi manca tutto dall'amore alle luci
E la mancanza di esso mi spezza in due
Dammi solo un segno
C'è una fine con un inizio
Al calmo caos che mi sta facendo diventare pazzoI lunghi neon delle notti
E il volere dell'oceano
E il fuoco che stava cominciando a spegnersi
New York- Snow Patrol
----------------------------------------Qualche mese dopo...
Marcus,
non so cosa mi sia venuto in mente per decidere di scrivere questa lettera. Non ho intenzione di inviarla né di farti sapere quanta vita mi stai rubando ancora. È un modo per riuscire a voltare definitivamente la pagina dell'orrore di cui sei stato protagonista.
È un'idea del mio terapeuta, il Dottor. Kenneth. Alla fine ho compreso che era l'unica soluzione per liberarmi di te, dalla paura che, chiunque potesse vederti nascosto nei miei occhi e nei segni che mi hai lasciato. Adesso, quando cammino per strada non faccio altro che sospettare di ogni persona che incontro. Tutti potrebbero comportarsi come te, farmi male e non mi fido. È una delle tante cose che ti rimprovero: hai strappato la mia ingenuità, la fiducia nel mondo.
Ho affrontato il terrore, la vergogna verso me stessa e la sensazione di essere suducia per qualcosa che non avevo nemmeno scelto. In questi mesi mentre lavoravo su me stessa, ho provato a essere misericordiosa e credere che potessi cambiare. Poi ti ho visto al processo. Quel giorno ho affrontato un'altro ostacolo e il senso di morte che riesci a farmi sentire. Ho testimoniato. E mentre raccontavo tutto quello che mi hai inflitto ho sentito i tuoi occhi addosso, ho incontrato il tuo sguardo e ho capito. Tu non cambierai mai, se potessi tornare indietro faresti ugualmente tutto, anzi mi ammazzeresti subito perché non ti prendano. Il modo in cui mi osservavi mentre deponevo lo dimostra.Vuoi ancora schiacciarmi, vincere. E credi di amarmi ma se davvero fosse, non mi avresti mai fatto rimpiangere di essere viva quella notte. Non basteranno i vent'anni cui sei stato condannato. Se fosse stato per me avrei buttato via la chiave.
Sei malato, sbagliato, un debole e mi disgusti per avermi fatto credere che la colpa fosse mia.
Non mi sento una vincitrice ma sono orgogliosa di me stessa. Mi sono sbarazzata dalla sporcizia in cui mi hai sommerso. Ogni tanto faccio ancora incubi, ci sono attimi in cui la paur torna a paralizzarmi - se sono in mezzo a troppa gente il panico mi assale ed evito il contatto fisico maschile - ma non prendo più medicine. Adesso - qualche volta - mi guardo allo specchio, anche se sono svestita e indosso quei top che lasciano pancia scoperta. Non sono più disgustata delle cicatrici, le accetto, rappresentano quanto sia grande la mia voglia di vivere. Non mi considero più una sopravvissuta, sono solo una ragazza come tante che ha avuto la sfortuna di incontrarti. Questo non significa che ti perdono. Non ti perdonerò mai, per quanti cambiamenti possa aver fatto, questo aspetto non muterà. Io perdono chi amo. E tu... non so neanche se ti odio. In qualche modo odio solo le persone che amo immensamente.
Non dimenticherò gli avvenimenti di quella notte ma ho intenzione di scordarmi di te e di essere felice.
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Fil rouge |h.s|
Фанфик"Ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella" Come lo dimentichi l'amore della tua vita? Viv è tornata a Blacksburg e fa ancora parlare di sé. Eppure...