Romeo and Juliet

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Un Romeo pazzo d'amore canta una serenata dalla strada
Lasciando tutti tristi per la canzone d'amore che ha scritto
trova la luce giusta nella strada
qualche passo fuori dall'ombra
dice qualcosa del tipo "Tu ed io, piccola, che ne dici?"
Giulietta dice "oh, sei Romeo, per poco non mi fai venire un infarto"
lui è sotto la finestra
lei sta cantando "il mio ragazzo è tornato"
Non dovresti gironzolare qui
cantando ad alta voce alle persone
in questo modo
comunque che ci vuoi fare?

Giulietta, i dadi sono stati truccati dall'inizio
io ho scommesso e tu sei esplosa nel mio petto
e io dimentico, dimentico la canzone del film
Quando ti renderai conto che fu solo il momento ad essere sbagliato?

Arrivati da strade diverse
furono entrambe strade di vergogna
entrambe sporche, entrambe meschine
e il sogno era lo stesso
ho sognato il tuo sogno per te
e adesso il sogno è realtà
Come puoi guardarmi se io sono stato soltanto un altro dei tuoi giochi?
Quando puoi incapricciarti di catene d'argento, puoi incapricciarti anche per catene d'oro
puoi innamorarti di un bello straniero e delle promesse che ha fatto

Mi hai promesso tutto
mi hai promesso mari e monti
Adesso dici solo "Oh Romeo"
sai che litigavo spesso con lui
Giulietta, quando facevamo l'amore tu piangevi
Dicevi, "ti amo come le stelle nel cielo
ti amerò fino alla morte"
c'è un posto per noi
conosci la canzone del film
quando capirai che fu solo il momento ad essere sbagliato
non posso non posso parlare come quelli che parlano in tv
e non posso fare una canzone d'amore nel modo in cui dovrebbe essere

non posso fare tutto, ma farei qualsiasi cosa per te
non so fare niente se non amarti

tutto ciò che faccio è sentire la tua mancanza e del modo in cui stavamo insieme

tutto ciò che faccio è tenere il ritmo e le cattive compagnie

tutto ciò che faccio è baciarti attraverso i versi di una poesia
Giulietta farei scintille con te ogni volta

Giulietta, quando facevamo l'amore tu piangevi
Dicevi, "ti amo come le stelle nel cielo. Ti amerò fino alla morte"
c'è un posto per noi, conosci la canzone del film
quando capirai che fu solo il momento ad essere sbagliato?

Un Romeo pazzo d'amore canta una serenata dalla strada
Lasciando tutti tristi per la canzone d'amore che ha scritto
trova la luce giusta nella strada
qualche passo fuori dall'ombra
dice qualcosa del tipo "Tu ed io, piccola, che ne dici?
Romeo and Juliet- The Killers
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Scossi il capo con forza. Era impossibile!
Singhiozzai, aggrappandomi allo stipite della porta e mi alzai con qualche sforzo. Non ce l'avrei fatta a sopportare tutto nuovamente. E allora mi feci prendere dal panico, smisi di ragionare, ormai ero un fascio di lacrime e disperazione. Ero in grado di percepire la puzza di morte che mi aleggiava attorno. Non pensai neanche di implorarlo, lo conoscevo. Lo eccitava la lotta, schiacciarmi mentre mi dimenavo e le suppliche lo facevano infuriare di più.
Scattai, prendendo un coltello che nel pomeriggio era ancora nascosto in camera da letto ma che poi avevo gettato sul bancone. Non glielo puntai contro, la lama toccò il mio stomaco.
《Non mi toccherai più》, piansi.
Non sapevo come fosse uscito dalla prigione, non mi importava. Non gli avrei lasciato lo sfizio di ammazzarmi e goderne, piuttosto provvedevo con le mie mani. Non si sarebbe mai arreso, finché fossi esistita avrebbe trovato un modo per farmi male.
Iniziò ad avanzare.
Non voglio morire, non voglio morire!
Questa volta come avrebbe fatto a occultare il mio corpo?
Ormai ero impazzita, gli lanciavo contro tutti gli oggetti che mi capitavano sotto mano, lo colpii alla testa con un vaso di legno e farfugliò un'imprecazione. Se fossi riuscita ad arrivare in macchina, sarei stata salva: nel cruscotto c'erano le chiavi di riserva.
Non mi avvicinai neanche a sfiorare le serrature che mi afferrò. La puzza di alcool mi nauseò.
Non di nuovo. Non di nuovo!
Il coltello che stringevo si contorse nella stretta delle mie dita e percepii la lama tagliarmi il palmo della mano, con tanta forza da togliermi il respiro.
Strillai come l'ultima volta che mi prese di mira, il grido una persona che non voleva morire e mentre scalciavo come una matta, gli piantai una gomitata sullo sterno. Imprecò, mandandomi contro il muro e stavolta battei la fronte. Mi morsi con forza le labbra, il sapore del sangue attaccato al palato e mi sfuggì un singhiozzo. Allora provai il tutto per tutto. Stavo per morire ma mi avrebbe seguito. Riuscii a riafferrare il manico del coltello nonostante le mani scivolose di sangue e andai alla cieca. Urlò a squarciagola quando glielo piantai da qualche parte nel corpo. Mi lasciò e caddi contro il mobiletto dell'ingresso. Ansimai, reggendomi contro la parete. Vidi la sua figura mezza accovacciata, capii di averlo pugnalato alla coscia.
《Puttana》, grugnì. Cercò di caricare e non ci pensai due volte a prendere la statuetta soprammobile. Le lacrime e i capelli mi offuscavano ed ero intontita ma l'adrenalina che derivava dall'istinto di sopravvivenza mi fece trovare la forza necessaria per colpirlo alla testa. Crollò per terra e corsi a recuperare il coltello. Pensai che l'unico modo per vivere a lungo e senza paura era ucciderlo. Mi conoscevo... non avrei provato senso di colpa. Se lo meritava!
Di colpo la porta venne sfondata e degli agenti della polizia entrarono.
Rimasi inerme e allibita mentre due poliziotti tenevano fermo Marcus e altri due provavano a parlarmi. I fasci di luce delle torce rischiararono l'ingresso e a quel punto compresi.
《Vivienne》, sussurrò Doug, 《dammi il coltello.》
Solo allora mi resi conto di stringerlo con tanta veemenza che la ferita sul palmo pulsava.
《Non... non è lui》, incespicai, indicando il ragazzo sconosciuto e ammanettato. Come avevo fatto a non accorgermene? Marcus non si sarebbe limitato a lanciarmi dappertutto come fossi un pupazzo, anzi, avrebbe usato più crudeltà.
Non ero sotto choc, avevo appena capito che avevo una sorta di radar per i pazzi e c'ero già passata.
《Piccola》, riprese il Capo della Polizia. Provò ad accarezzarmi ma mi spostai.
《Molla il coltello》, ribadì. Così feci quanto detto.
《Dove ti ha fatto male?》
Non risposi.
《Apri le orecchie》, disse un'altra voce. L'associai a Carter che affiancava Douglas. Lo fissai.
《Stai perdendo sangue. Devi seguirci, Vivienne》, pretese.
Annuii.

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