Ho trovato Dio allangolo tra First e Amistad
Dove l'ovest non era vinto
Tutto solo, fumando la sua ultima sigaretta,
Gli ho detto dove sei stato?
E lui ha detto chiedimi qualsiasi altra cosaDoveri
Quando tutto stava crollando?
Tutti i miei giorni
Passati vicino a quel telefono
Che non suonò mai
Tutto ciò di cui avevo bisogno era una chiamata
Che non è mai arrivata
Allangolo tra First e Amistad...Alla fine
Tutti ci ritroveremo soli
Perdendo lei,
Lunica che ha davvero conosciuto
Chi sono, chi non sono e chi voglio essere
Non cè modo di sapere
Quanto tempo resterà accanto a mePerso ed insicuro
Mi hai trovato, mi hai trovato
Sdraiato sul pavimento
Circondato, circondato
Perché hai dovuto aspettare?
Doveri? Doveri?
Solo un pò in ritardo...
Mi hai trovato, mi hai trovatoAl mattino presto
La città collassa
Ho chiamato per anni ed anni
E non mi hai mai lasciato messaggi
Non mi hai mai spedito lettere
Hai un bel coraggio
A prendere tutto quello che voglioPerso ed insicuro
Mi hai trovato, mi hai trovato
Sdraiato sul pavimento
Doveri? Doveri?Perso ed insicuro
Mi hai trovato, mi hai trovato
Sdraiato sul pavimento
Circondato, circondato
Perché hai dovuto aspettare?
Doveri? Doveri?
Solo un pò in ritardo...
Mi hai trovato, mi hai trovatoPerché hai dovuto aspettare
Per trovarmi, per trovarmi?
You found me- The Fray
__________________________Ero chiusa in bagno, nello spazio tra water e la vasca. Tremavo come una foglia e il corpo mi faceva così male da non riuscire a muovermi. Per l'ennesima volta tamponai il sangue che mi colava dal naso, l'occhio tumefatto non mi permetteva di vedere e le bruciature sul petto pizzicavano. Singhiozzai, afferrando il cellulare. Non potevo lasciare correre, fargliela passare liscia, anche se avevo paura e probabilmente l'avrei pagata cara. Presi un respiro profondo e chiamai.
《Viv?》 Rispose una voce assonnata. 《Tesoro spero tu abbia una ragione valida per telefonarmi alle tre del mattino.》
《Papà...》 Biascicai, dolorante.
《Viv, che succede?》Chiese, allarmato.
《Papà, ti supplico, vieni a prendermi...》
《Ma...》
《Per favore, per favore, arriva subito. Sono in bagno.》 Scoppiai in lacrime.
《Okay, non muoverti!》Papà mi trovò in quella posizione, nonostante fossero passate ore da quella chiamata, raggomitolata su me stessa e cercando di coprirmi con i lembi strappati dei miei abiti. Rimase fermo a fissarmi come se avesse visto un fantasma.
《Viv》, mormorò spiazzato. Non credeva ai suoi occhi e neanche io.
《Dio mio! Chi è stato?》 Provò a toccarmi ma mi scostai bruscamente.
《Dobbiamo andare alla polizia e in ospedale.》
《Mi... mi farà del male...》
《Chi?》
《Ha... promesso di uccidermi. 》
《Vivienne, ascoltami bene, adesso ti aiuterò ad alzarti. Sono io, papà. Nessuno ti farà niente. Te lo prometto.》
Vidi i suoi occhi farsi lucidi e quando fui in piedi, lo lasciai toccarmi, anche se ero spaventata a morte. Sussultai appena mi sfiorò il viso, mi guardò attentamente e lo sentii trattenere il respiro.
Il naso rotto, due costole incrinate, tre vertebre danneggiate, un polso lussato, un trauma cranico, diverse contusioni e bruciature di sigarette, e una cicatrice a forma di M sull'anca. Ecco il calcolo dei miei guai. Per l'intera nottata non feci che esami su esami, non riuscivo a parlare. Ero in uno stato di choc, sentii dai medici, saltavo in aria come una molla non appena mi medicavano - odiavo che mi sfiorassero o che solo pensassero di farlo - l'unico contatto che mi permettevo, era la mano di papà che non mi lasciò mai sola.
La polizia m'interrogò il mattino seguente, mentre papà sbraitava a telefono col suo avvocato. Mi sembrava di essere fuori dalla realtà, vedevo il mondo girare ed io ero ferma. Ero distrutta.
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Fil rouge |h.s|
Fanfiction"Ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella" Come lo dimentichi l'amore della tua vita? Viv è tornata a Blacksburg e fa ancora parlare di sé. Eppure...