19.

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Erano le 07:00 del mattino e all'improvviso suona la sveglia.
Mi alzai di colpo per prepararmi, per andare a trovare Niall. Ero contento ma allo stesso tempo preoccupato per quello che poteva accadergli.
Arrivato in ospedale, prima di entrare in stanza incontrai la stessa dottoressa che c'era ieri.
Le chiesi come stava, se fosse migliorato.
Lei mi rispose dicendo che si aggravò, per un momento restai immobile, la paura mi assalí.
La dottoressa continuò dicendo che avrebbero dovuto fare un intervento e se non avrebbe funzionato non c'era più niente da fare. A quelle parole iniziai a sudare freddo, il pensiero che qualcosa potesse andare storto e che potessi perdere Niall per sempre mi spaventava troppo.
Entrai in stanza e lo vidi disteso in quel letto, già sedato, pronto per l'intervento.
Volevo piangere, ma dovevo trattenermi, almeno, dovevo fino a quando ero in quella stanza.
Passarono soltanto dieci minuti, entrarono due dottori per portare Niall in sala operatoria, vederlo andare via con quella barella, Dio mio, era una cosa bruttissima. Volevo seguire i dottori e stare accanto al mio Niall ma sapevo che non me l'avrebbero permesso quindi rimasi lì dov'ero, immobile, a guardarli mentre si allontanavano.
I dottori mi dissero di andare a casa, quindi sarei tornato nel tardo pomeriggio, allora decisi di fare una passeggiata, nel lungo mare, per scacciare via tutti quei cattivi pensieri che mi assalivano.
Tornato in ospedale, vidi Niall nella sua stanza, sembrava stare meglio, il pericolo dell'intervento l'aveva superato, ma fino a quando i medici non mi dicevano che era guarito del tutto, restavo comunque con la paura dentro di me.
Fuori cercai di riconoscere i due dottori che erano venuti a prendere Niall per sapere quli erano le sue condizioni.
Eccoli lì. Li fermai, chiesi ma non mi vollero dire niente, dicevano che potevano comunicare solo con i parenti. Ero troppo sconfitto per fare una delle mie solite scenate quindi risposi semplicemente con un "ok" e rientrai in stanza.
Ad un certo punto mi venne in mente l'infermiera, lei mi avrebbe capito e mi avrebbe detto tutto. Aspettavo solo il suo arrivo con ansia.

(SCUSATE LA NOSTRA ASSENZA, MA SIAMO STATI IMPEGNATI CON LA SCUOLA.💖)

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