Sono stato contaminato da te.

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Javon's chapter

Provo a non starle vicino, ma il suo profumo invade le mie narici ogni volta che la ricordo. Evito di parlarle, ma parlo solo di lei ultimamente.
Cerco di non osservarla, ma compare nei miei sogni.

Non posso stare senza di lei, perché la sua anima mi perseguita, la sua risata mi contagia, la luce che emana, mi acceca.

Ogni giorno senza di lei, sembra una eterna vita, lunga, vuota, monotona, ormai ho perso il conto del tempo già passato lontano da lei.

Più perdo lei più perdo me stesso, e quando provo a riprendermela lei non c'è più.

La vedo e la rincorro, ma la strada è sempre più lunga, non sembra finire più, così prendo fiato e mi fermo, alzo lo sguardo, e lei non c'è più.

Ho paura, a dirlo e a pensarlo, ma mi sto stancando.

Sono stanco di starci male, sono stanco di non riuscire ad aggiustare le cose, sono stanco di volerla, sono stanco di amarla.

Sono consapevole di esser stato io ad aver sciolto il nostro legame, ma l'ho fatto perché ero confuso, e ora il filo della storia ha proseguito ad andare ma pagina dopo pagina non accade nulla che ci riavvicini, tutto ciò che sta succedendo in questo periodo sono tutti passi in più che la mia strada della vita, prende lontano da lei, ed io piano piano sto imparando ad accettare questo destino, questo finale.

È stato quel giorno lì, quando mio fratello mi confessò i suoi leggeri sentimenti per lee, che riuscii a sapere davvero la giusta strada che dovevo prendere, che il mio cuore doveva prendere.

Dopo la nostra rottura, scarlett si è avvicinata molto a me, lei cercava le mie attenzioni, il mio sguardo, ha iniziato a parlarmi nonostante avessi ferito la sia amica, di cui non parlammo mai.

Non le ho lasciato prender confidenza, ma ormai mi stavo abituando ad averla sempre più intorno, non solo a scuola, ci incontravamo spesso in qualche posto di lavoro, era una bella ragazza e a volte abbiamo lavorato insieme, è così che l'ho conosciuta, prima di lee avevamo un rapporto genuino ma ora sta diventando così falso e geloso.

jd"senti torno a casa oer cena con i ragazzi e anche lee se ti va bene"
mi disse in chiamata.
Jv"ok, ordinate qualcosa?"
Jd"quello che vuoi tu fratello"
Jv"va bene a dopo"

Mi stavo agitando, sentivo quella sensazione di vuoto allo stomaco, quando scendi da una montagna russa a tutta velocità, ero inguardabile, mi vedevo il viso gonfio, i capelli troppo lunghi, ero stanco e mal vestito, la mia camera era un disordine e la voglia di avere gente a cena era 0.

Mi feci una doccia e mi cambiai con una maglia panna e un pantaloncino nero sportivo e restai in camera fino sul letto con il telefono.

Li sentii entrare nella porta d'ingresso al piano di sotto.

X"Lee scommetto che è in camera con una mutandina con la tua faccia sul culo che ti aspetta" gridò un ragazzo divertito con gli altri.

Non la sentii, non sapevo se aveva risposto e meno, se si fosse messa a ridere o se si fosse infastidita.

Mi infilai i guanti da box e iniziai a prendere a pugni il sacco davanti la finestra.

Quei cojoni degli amici di mio fratello mi facevano girare le palle solo a guardarli.

poi bussarono alla porta.

L"sono io, sappi che non volevo salire ma tuo fratello mi ha obbligata a chiederti cosa preferivi da mangiare"

mi avvicinai alla porta e la aprii, la guardai e lei alzò lo sguardo su di me, poi sospiró
L"Se non ti senti bene possiamo prendere delle pizze semplici, o magari preferisci la pasta al pesto" disse accennando un sorriso, amavo quando me la cucinava, lo avrà detto per questo?

𝐒𝐡𝐞 𝐰𝐚𝐬 𝐦𝐚𝐝𝐞 𝐨𝐟 𝐬𝐮𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora