Il bello piace, ma ci si innamora del vero.

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A notte fonda, col corpo indolenzito, e la stanchezza negli occhi, lui era lì, appoggiati al lettino mentre dormiva.

Sentivo il calore della sua mano poco sotto il seno, e l'altra che aveva intrecciato nella mia mentre dormivo ancora sotto anestesia.

Una volta risvegliata gli posai la mano sui i capelli, e mentre sorrisi al vederlo lì gli accarezzai il ciuffo.

Il ragazzo si svegliò di scatto, e mi guardò preoccupato.

L"Ce l'ho fatta Walton" dissi non potendo trattenere quell'immenso sorriso che voleva solo apparire sul mio volto.

Lui mi guardo, e fece un sospiro,abbassò lo sguardo e accennò un leggero sorriso, poi mi guardò di nuovo, dritto nei miei occhi che non smettevano di ammirarlo felice, nonostante tra noi qualche ora prima non fosse girata bonaria, a me ora non importava nulla del resto, o del passato, ora pensavo solo a me e a quanto io abbia sperato inconsciamente di vederlo lì come l'ho trovato.

Jv"Ti amo Lee" disse tutto d'un fiato, poi rivolse lo sguardo in basso come incerca di parole.

L"Sul serio?" dissi appoggindomi allo schienale del lettino.

Mi brillavano gli occhi dall'amore che questo ragazzo mi faceva nascere in me, solo per lui.

Jv"Io..io ti amo, lo so per cierto"

Lo guardavo, ero così felice che ogni parte di me sorrideva, i miei occhi parlavano per me.

Mi prese le mani e strinse alle sue porgendo leggeri baci su di esse, fu così che mi addormentai.

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X"Non preocupoarti per la cicatrice, è una segno che simboleggia la forza che hai in te ragazza, non abbi paura di mostrarla, ti valorizza."

Disse la donatrice, la quale aveva appena salvato la mia vita, lei era un angelo in tutti i sensi, aveva i capelli corvino e la pelle chiara, lentiggini sul corpo e magra, aveva 22 anni e mi raccontò che si soecializzava inq uesto nella vita, lei ama le persone e fa di tutto per aiutarle, a viaggiato mari e monti e aiutato decine di tribu bisognose.

X"Ora hai una parte di me in te, custodiscila col cuore e rendila il tuo punto di forza, ti sono grata per aver reso possibile questo mio traguardo." Disse la ragazza prima di lasciare la mia stanza per lascirami cambiare prima che i medico mi potessero dimettere.

Lui era lì che mi aspettava, seduto sulle sedie blu dell'ospedale, con tre tulipani in mano.

Jv"Scusa" disse spostandosi leggermente.

Ci eravamo abbracciati, ma avevo il petto completamente indolenzito, fasciato da non so quante bende, presi i fiori.

Mamma"Andiamo?" disse la donna avvicinandosi a noi.

Il ragazzo aveva uno sguardo "intimorito" sapeva di aver torto ma io non volevo che pensasse che io volessi allontanarmi da lui, ormai è acqua passata.., voglio solo il bene per tutti e ricominciare a vivere di nuovo, ricominciare con lui.

Gli baciai la guancia posando una mano sulla sua guancia, lui posò la sua su di essa e mi guardò alcuni attimi.

Non volevo allontanarmi da lui, ma era il meglio per ora.

M"Cosa penso di fare?" chiese lei.

Eravamo in macchina.

L"Non voglio che una stupida litigata rovini questo momento così importante per me mamma, tu non ti rendi conto di cosa io stia provando ora e l'unica cosa che non riesco a sentire è rabbia nei suoi confronti.
Voglio prendermi del tempo per me stessa, e dedicare tutte le mie forze interamente a me, il tempo sistemerà le cose tra di noi."

Ero sfinita, ma, sentivo la necessità di andare a trovare lana, se fosse qui, sarei corsa da lei, senza pensare ai dolori, senza sentirli.

L"Stanno succedendo così tante cose ora che non ci sei più. Cosa ti perdi amica mia, non è lo stesso senza di te, non è niente senza di te"

Le porsi uno dei tulipani che mi regalò javon sulla tomba e la salutai.

Camminavo tra le strade di atlanta, con le foglie secche che cadevano dagli alberi che emettevano quello scricchiolio quando le calpestavo, la gente girava con cappelli e sciarpe, e i bimbi raccoglievano gli ultimi fiori che trovavano nei giardini della città.

pov javon

Jv- possiamo parlare o magari vederci a cena sta sera?

le scrissi intorno le 18:00.

Erano le 22 e sdraiato sul letto fissavo e aggiornavo la chat in continuazione sperando che ci si stato solo qualche problema di wifi, e non che lei non avesse risposto.

Non so come si sentissi in questo momento, o come mi dovrei sentire.

Mi sento spento, quando mi lasciò la mano questa mattina, lasciò spegnersi la luce che avevo in me, que mi brillava negli occhi ogni volta che la vedevo.

Jd"Quindi?" chiese
Jv"Niente"
Jd"Prova a chiamarla" affermò lui

Jv"E se non volesse parlarmi? non voglio insistere" dissi chiudendo la chat.

Jd"Se non vuole parlarti non ti risponderebbe"
Jd"Provaci" disse per poi uscire dalla stanza.

Il telefono squillava e squillava.

L"..Pronto.." disse lei, con voce assonnata.
Jv"Ti disturbo?"
L"..No" disse lei sempre con voce da sonno, ovattata e calma, con tono basso.
Jv"Ti ho svegliato?"
La sentii sorridere
L"Tranquillo"
L"Volevi dirmi qualcosa?"

Ero impacciato, avevo un discorso preparato di cui non mi ricordavo nemmeno una parola.

Jv"Volevo sapere come stessi" dissi eliminando i messaggi che le avevo scritto.
L"Sta meglio una donna  in travaglio con le contrazioni"
L"Tu stai bene?"  mi chiese lei, amavo quella delicatezza che usava in ciò che diceva.
Jv"Si credo" Non volevo cedere con lei, ma non ce la facevo.
L"Parla con me javon, ormai non mi riaddormento più" aggiunse lei per spezzare l'atmosfera.

Mi presi degli attimi di silenzio per pensare.

L"O magari possiamo restare in silenzio"

Jv"Scusami se ti ho dato la percezione di non riuscirmi a fidare di te, non volevo esagerare, mi rendo conto di aver reagito male, ma non è di te che ho paura, è di ogni ragazzo che ti da un minimo di attenzione, non lo faccio apposta, forse è perché vedo ognuno di loro migliore di me, e forse quando ti vedo ridere con loro mi rendo conto che non hai mai riso così tanto con me e ho paura che se qualcuno ti offrisse i trattamenti che io non riesco a darti tu possa accettarli, perché per te non sono abbastanza.
Non ti confondo mai, e so che a volte non ci sei, ma qui nessuno ti assomiglia."

Mi vergognavo di ciò che avevo appena detto, non rispecchiava la mia persona che si vede al di fuori di me, ma come posso  nascondere ciò a la persona che conosce per fino ogni millimetro del mio cuore.

L"Non mi servono risate per stare bene con te, nessuno quanto te mi tormenta il cuore, a me basti tu, quella persona che sa sedersi affianco ai miei silenzi, senza la pretesa di far rumore, facendo compagnia alla mia solitudine."

L"Ti amo walton"


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𝐒𝐡𝐞 𝐰𝐚𝐬 𝐦𝐚𝐝𝐞 𝐨𝐟 𝐬𝐮𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora