Lunga vita ai ribelli.

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-"Lee è famosa solo per il suo ragazzo"

Scrisse un utente sconosciuto nella diretta tik tok di Taylor.

Sorrisi alla affermazione, ma non perché avesse ragione e mi faceva piacere sentirmelo dire in continuazione sotto ogni commento, ma era così tanto patetico che non riuscivo a prenderlo sul serio.

L"Quale fidanzato?" domandai retoricamente.

Della relazione nata tra me e javon sui social non c'era nulla di confermato, mi piaceva lasciare quella suspence per le fan sfegatate le quali chiedevo a riguardo.

L"Che palle mado sempre le stesse cose" dissi dopo che la mia amica chiuse la live.

T"Tesoro stavo pensando...a febbraio riinizia il tour della moda in inghilterra, io ho già scritto la email come ogni anno, tu? Ci stavi già pensando oooo lasci stare?"

L"Scherzi, ho già appuntamenti prenotati da tutte le sarte della città"

Dissi guardandomi allo specchio portando i capelli a lunghezza spalla per vedere se li avrei dovuti tagliare o lasciare lunghi.

L"Dovrei tagliarli vero?" dissi con tono indeciso.

T"Si ti stanno bene" disse lei mordendo una mela.

Febbraio era sempre più vicino, e io non ero più la stessa di due anni fa, in me è cambiato tutto e nulla, sono sempre io, Lee Rome, ma con un viso da adolescente, uni sguardo più espressivo, sono cresciuta fisicamente e mentalmente, so camminare con i tacchi, un 6cm, ho imparato ad abbinare il rossetto ai vestiti e ad acconciarmi i capelli, ora so sfilare, più di prima, e mi sono comprata il mio primo profumo o'de parfum, con i miei soldi, non porto più gli occhiali tondi ma uso le lenti, ho iniziato a fare skincare, mattina e sera, bevevi tè senza zucchero e ho iniziato a portare gioielli, argentati, raramente d'oro.

Ma, questo è solo ciò che imparai a fare per cercare di coprire ciò che in me avevo iniziato a odiare, ma dopo tutto, non serviva portare scarpe alte e i capelli lisci seta, perché ogni volta che mi specchiavo allo specchio, vedevo un corpo che non riconoscevo più, fianchi più grossi, pancetta sull'addome che mi creava quella sporgenza sui pantaloni a vita alta, il seno cresciuto e il sedere piatto, meno formoso del resto del mio fisico, le mie cosce grosse che sembravano snellirsi solo quando la scarpa mi regalava qualche cm in più di altezza, sono in fase di pubertà e ho imperfezioni sul mio viso.

Questa è la normalità, non dovrei sentirmi insicura di me perché questo è il ciclo di ogni vita adolescienziale, ci si gonfia quando si ha il ciclo e ci si sente stupendi quando siamo alla metà dei 28 giorni delle nostre menstruazioni, ci sentiamo belle quando il nostro trucco effettivamente fa il suo lavoro, quando ci fanno i complimenti sul profumo che portiamo, quando i capelli escono perfetti e quando loutfit che avevmo in mente fitta alla perfezione.

Certo, invidio la ragazza di classe mia con la pelle liscia e perfetta, lentiggini e che si può permettere di mostrare il pricing dall'ombelico scoprendo la sua pancia piatta, ma che c'è di male in me?

Nulla. Ed è facile a dirsi ma poi ammetto di fare fatica a crederci quando dopo un pasto mi sento piena, o quando mi provo quel vestito dell'estate scorsa che ora non posso più permettere di mettermi.

Stavamo pranzando e tutto filava liscio, se non fosse per il fatto che riaperto il discorso della moda d'Inghilterra, facevo fatica a gestire i miei pensieri.

T"Quanto ci vuole a finire quel piatto di pasta lee?!" chiese lei sarcasticamente, scocciata, aspettando il secondo da non so quanto.
L"No, non la voglio più sono apposto"

Mamma T"Non lo vuoi il secondo tesoro?"
L"No grazie"

Non ho mai mangiato tanto in vita mia, anzi mi sazio molto facilmente, ma devo ammettere che mi si era chiusone lo stomaco questa volta.

Ero seduta sulla scrivania di camera mia scrivendo, anzi, cercando di scrivere alcune bozze della canzone che dovrò cantare alla fine dell'anno scolastico.

Era utilissimo foglio che accartocciato e tiravo nel cestino della mia camera ormai colmo di fogli stropicciati.
non ero concentrata anzi ogni due parole che scrivevo quell'inizio del pezzo non mi piaceva più e quindi scrivevo,cancellavo, riscrivevo ancora, fino a che non decisi frustratamente di lasciar perdere quando all'improvviso mi videochiamò Javon.

J"Hey"
L"hey" dissi poggiando con stanchezza la testa sul pugno.
L"dove sei?" chiesi al ragazzo, non riuscendo a vedere molto il suo viso in camera data la poca luce.
J"Torno a casa dagli allenamenti"
Riuscivo a intravedere il suo viso rosso, dal freddo e i suoi capelli bagnati ogni qualvolta camminava sotto un lampione.
Restai lì ij chiamata a guardarlo, ero incantata.

Jv"Che fai?"
L"..nulla di che, stavo cercando di buttare qualche idea giu per la canzone ma non riesco proprio a scrivere niente"
Jv"Saprai cosa scrivere quando non cercherai le parole giuste per farlo, fidati.
Magari me la dedichi"
disse sorridendo.

L"Ti dedico il mio silenzio e mille altre parole.." dissi sorridendo mentre osservavo quel ragazzo d'oro che sorrideva senza rivolgersi alla telecamera.

Jv"Adesso entro nella metro e non prenderà molto, ma tu resta con me in chiamata va bene?"

L"Certo wanna"

Ero lì, in camera mia con il vento che fischiava tra gli spifferi delle persiane, la luce calda della lampada che avevo sul comodino, un maglione di lana lungo, e la vista migliore del mondo, lui, potevo restare lì ore e ore, osservare ogni suo particolare che se mi chiedessero di dipingerlo, verrebbe una foto.

Verrebbe un capolavoro.

Holiii🩷
Un po' a corto di idee ma se vi è piaciuto lo stesso non dimenticate la stellina ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

𝐒𝐡𝐞 𝐰𝐚𝐬 𝐦𝐚𝐝𝐞 𝐨𝐟 𝐬𝐮𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora