Prologo: 101 modi per morire

52 12 25
                                    

Vi siete mai chiesti come passerete a miglior vita?
A me, a volte, è capitato di pensarci. Soprattutto nelle giornate no (le mie abbondano alla grande!) dove ogni cosa va per il verso sbagliato e tutto il mondo è contro di te. Ci si ritrova soli e tristi a contemplare il soffitto della propria camera, sdraiati sul letto a chiedersi cosa abbiamo fatto di male e se per caso abbiamo ucciso una persona in una qualche vita precedente. E se per caso, o per meglio dire disgraziatamente, nella mente si insinuasse il pensiero che le cose non potrebbero andare peggio, state pur sicuri che tutto andrebbe a scatafascio.
In queste giornate tristi e uggiose, in completa solitudine, ho immaginato la mia morte in vari modi. Un esempio di questi pensieri così profondi e gioiosi, quando e soprattutto se prenderò mai la patente e avrò una macchina, sarebbe il seguente: Stupenda giornata di sole, piena della classica "joué de vivre" di noi giovani sedicenni e vogliosa di fare una bella gita fuori città. Mentre guido, radio a tutto volume e io che canto a squarciagola una canzone dei Bastille muovendo la testa a ritmo, col finestrino abbassato e il vento che mi sferza i capelli, solo dalla parte sinistra. Ciò, con la conseguenza che all'arrivo mi ritroverei con la parte destra perfetta e stirata e quella sinistra come se avessi messo il dito nella presa. Spensierata, sempre con la testa ciondolante, non mi accorgo che un tenero e innocuo cerbiatto si ferma proprio davanti alla mia auto. Con i miei super riflessi sterzo cercando di evitarlo ma, bastarda sventura, precipito giù da un burrone.
La mia auto si sfracella al suolo, con me dentro, e prende pure fuoco mentre il tenero animaletto si fa una grossa risata e continua imperterrito per la sua strada. Magari causando altri incidenti simili. Certo, nel mio immaginario, nel mentre l'auto precipita, slaccio la cintura, apro la portiera e mi lancio fuori facendo una tripla capriola mortale all'indietro in stile Lara Croft, riuscendo ad aggrapparmi alla parete rocciosa e a risalirla tornando così sui miei passi. Lo so, lo so, ovviamente è una cosa impossibile, ma sono una ragazza mooolto fantasiosa. E poi, voglio dire, se mi dovessi veramente trovare in una situazione del genere, morire per morire, ci potrei anche provare, no?
Chissà perchè, anche mentre sto immaginando vari modi di schiattare, il mio spirito di sopravvivenza prevale... Mah, chi mi capisce!
Mentre attraverso la strada sarebbe un'altra mia ipotetica fine. Sarebbe proprio da me dato che mi dicono sempre che sono molto distratta. La mia amica Evelyn mi rimprovera ogni volta dicendomi che non mi accorgerei nemmeno se un'idra mi camminasse di fianco... la solita esagerata! Errore mio l'averle raccontato di quella volta che, mentre la zia Patty stava friggendo le patatine fritte, si alzò una fiammata di due metri che la fece urlare e fare un perfetto salto in lungo fuori dalla cucina, che a Mike Powell gli avrebbe fatto un baffo, ed io, lì nella stanza con lei, non mi accorsi di nulla perchè mi ero incantata e persa nei miei profondi pensieri.
Comunque non c'è molto da dire sul fatto di venir investiti. Distratta io, distratto il conducente dell'auto... e sappiamo tutti come andrebbe a finire: Con me nell'alto dei cieli. Ma qui si fa avanti il mio spirito di romanticismo e nel mio immaginario ci sarebbe un baldo giovane che, come in una scena da film, accorre in mio aiuto spingendomi via un secondo prima che la macchina in questione mi colpisca, finendo tutti e due a terra sul prato che costeggia l'asfalto. Lui sopra e io sotto. Lui che mi chiede se sto bene e io che mi perdo nei suoi splendidi occhi color dell'oceano. Lui che, con mio grande dispiacere, si rimette in piedi e da gran cavaliere qual è mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi e io, con immensa gioia, la stringo forte e mi rimetto in piedi. Con lo slancio che mi do perdo quasi l'equilibrio e le mie mani si appoggiano sul suo petto mettendomi al corrente del suo fisico scultoreo, facendomi sussultare e in quel momento tra noi scocca la scintilla e... Stop! Terra chiama Claire! Terra chiama Claire!
Okay, okay, mi ricompongo. Come al solito mi sono fatta prendere dalle mie fantasie romantiche. Ovvio che nella realtà, con gli elementi che ci sono in giro, non arriverebbe nessun baldo giovane, o qualcuno di vagamente somigliante, a salvarmi. Così l'auto mi centrerebbe in pieno lasciandomi agonizzante al suolo e l'auto seguente mi darebbe pure il colpo di grazia.
Andando avanti con la mia lista ci sarebbe anche il precipitare giù da un palazzo di undici piani, o rimanere vittima di un incendio, capitare in mezzo ad una sparatoria tra gang, rimanere incastrata tra le porte di un ascensore e... Beh, diciamo che l'aver guardato "Final destination 2" ha allungato di molto la mia lista. Ho fatto incubi per tre notti di seguito a causa di quel film.
Comunque, voi certamente vi starete chiedendo quale sia il motivo per cui vi stia raccontando tutto ciò, giusto? Non è certo perché sono una persona pessimista con manie suicide anzi, tutto il contrario. Di solito sono molto positiva. E non lo sto facendo neanche perché voglio dare delle idee a qualcuno... non mi assumo responsabilità! Il fatto è che... beh, ecco... oddio, è una situazione così assurda!
Avete presente quando siete imbottigliati nel traffico e dopo aver imprecato per mezz'ora il vostro sguardo si volta a guardare fuori dal finestrino, su verso il cielo, e vedete un minuscolo puntino bianco lontano lontano? E lì, in mezzo a tutto quel baccano, desiderate solo essere dentro a quel minuscolo puntino bianco che vi porterebbe in un battibaleno a destinazione? Oppure quando la sera, mentre siete fuori sul balcone a riesaminare la vostra vita con un calice di vino in mano, guardate il cielo e vedete sempre questo puntino minuscolo con delle lucette colorate che, con molta fantasia, potreste scambiare per un ufo? È talmente lontano che si potrebbe confondere tra le stelle, tranne per il fatto che dopo averlo guardato per qualche secondo ed essere diventati strabici, capite che si muove e che si tratta solo di un aereo.
Ora, non pensiate che voglia annoiarvi con qualche concetto di fisica aeronautica, anche perché non so un fico secco sull'argomento, voglio solo mettervi al corrente, a chi è interessato, del fatto che in questo momento mi trovo proprio su uno di quei puntini bianchi.
E sono in alto.
Dannatamente in alto!
Mannaggia a me e a quando ho deciso di salirci! Questa dev'essere la punizione per essermi imbarcata senza dir niente a nessuno. Ma si può sapere che cosa avevo in testa?! Cetriolini sott'aceto probabilmente, che hanno mandato in corto circuito il cervello e fatto annegare Omino e Criceto, non facendomi ragionare su quello che stavo facendo.

Esattamente Cocca! Sei stata proprio un’irresponsabile!

Non ora Omino, la situazione è già abbastanza critica!

Ma cosa credevo di fare poi?!
L'unica mia certezza è che la sfiga mi sta perennemente alle costole. Ormai mi si è affezionata. Non riesco proprio a mandarla via, a scrollarmela di dosso.
La vita è proprio bizzarra. Un minuto prima sono lì, seduta tranquilla al mio posto a guardare fuori dall'oblò chiedendomi se la scelta fatta non fosse stata uno sbaglio (ovvio che lo fosse!), e un minuto dopo un tipo armato mi ordina di lanciarmi nel vuoto... Pazzesco! E tutto per cosa? Per uno stupido colore di capelli, accidenti!
«Avanti dolcezza, non ho tutta la giornata. Salta!»
«Senti... non hai la faccia da cattivo, sai? Perché lo stai facendo?»
«Bambolina, non sono qui per prendere il thè coi pasticcini. Prendi questa e sbrigati!»
«A cosa diavolo mi serve una ciambella?! Ti prego, non farmelo fare! Parliamon-Aaaaaaahhh!!!»
Troppo tardi. Mi ha spinta giù, ma che modi sono?
Sospiro amaramente. Beh, che dire... Una vita breve ma intensa e... pace all'anima mia.

Unlucky?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora