«Che ci fai qui?» Chiedo ancora incastrata.
Ho messo il braccio sinistro su uno dei sottili rami della siepe e ho appoggiato il mento sulla mano destra, così, con non-chalance, giusto per dare l’idea di essere una persona che sta facendo una cosa del tutto normalissima. Dall’altra parte invece c’è il mio bel culone in bella vista che cerca di liberarsi, spero solo che non stia passando nessuno a piedi in questo momento.
«Beh, ero venuto per parlarti ma…» Mi guarda, non capendo bene cosa fare. «Che hai combinato?» mi chiede, avvicinandosi con un fare divertito.
«Dovevo comprare il cibo per Lix e me ne sono successe di tutti i colori!» Esplodo tutta la mia frustrazione senza neanche rendermene conto, vorrei tacere e chiedergli soltanto se gentilmente potrebbe liberarmi ma invece mi metto a raccontargli le mie disavventure. «Sono arrivata al supermercato, agonizzante. Sono caduta in un carrello. Mi sono fatta aiutare e mi sono ritrovata in una casa degli orrori abitata da un imbecille, un serpente e un ragno gigantesco al che sono fuggita via urlando sulla mia bicicletta. Per strada ho perso un pedale, poi ho perso anche l'altro, i freni hanno deciso di decedere giusto mentre ero in discesa, mi è volata via una scarpa, il manubrio della bici mi è rimasto in mano e, come puoi ben vedere, sono rimasta incastrata qua dentro!» Finisco il mio racconto con tono melodrammatico, mentre Declan scoppia in una fragorosa risata e si accuccia davanti a me per essere entrambi alla stessa altezza. Continua a sorridere levandomi delle foglioline dai capelli, poi mi accarezza dolcemente la guancia.
«Sei proprio una piccola pasticciona, eh?» Scherza.
Me l’avesse detto un’altra persona, l’avrei sicuramente presa come un’offesa, ma essere chiamata piccola pasticciona da lui, assume tutto un altro significato. Il cuore comincia a tamburellare, non so perché. Dovrei avercela con lui per il suo comportamento degli ultimi giorni, ma adesso che ce l’ho qui davanti ad accarezzarmi il viso, è come se mi fossi dimenticata di tutto. Abbasso gli occhi per l’imbarazzo e senza neanche accorgermi dei suoi spostamenti, posa le labbra sulle mie trascinandomi in quello che, da qui al resto dei miei giorni, considererò essere il mio primo vero bacio.
Sono stata presa talmente alla sprovvista, che per qualche secondo rimango immobile. Poi, come se mi fossi resa conto di ciò che sta veramente accadendo, ricambio il bacio. Un bacio dolce e innocente, come l’ho sempre immaginato. Dopo quello che mi è parso il minuto più lungo della mia vita, si allontana di poco, appoggiando la fronte sulla mia per guardarmi negli occhi.
Declan… mi ha appena baciata. Me. Proprio me! La ragazza pasticciona a cui non gliene va mai bene una. La ragazza che viene sempre guardata con disapprovazione. La ragazza che non ha mai ricevuto un bacio in sedici anni che abita questa terra. Ci stavo quasi per scrivere un libro e stavo pensando di recuperare altri tre o quattro gatti per rappresentare alla perfezione l’ideale di zitella. Sono sconvolgentemente sorpresa e felice allo stesso tempo.
Sento un coro angelico provenire dalla mia testa e ci sono Omino e Criceto che si abbracciano in lacrime congratulandosi l’un con l'altro. Mi unirei a loro se solo fossi una lillipuziana e abitassi nella mia mente… cosa che in un certo senso faccio già. Abitare la mia mente intendo… Vabbè, lasciamo perdere.
Oddio, cosa devo fare adesso??? Cosa devo dirgli? Dovrei chiedergli il perché di questo suo gesto? Sento Omino nella mia testa riprendere i comandi mentre ancora si soffia il naso e cerca di ridarsi un po’ di contegno.
Non ti azzardare a chiedergli una cosa del genere!
Perché no? Io voglio sapere!
Ma che razza di domanda è: “Perché mi hai baciato?”
Una domanda che si porrebbero tutte le ragazze sane di mente.
Tu non sei sana di mente per niente. Così rischi di metterlo in imbarazzo, fargli troppe pressioni. Goditi solo il momento e vedi cosa ti chiede lui.
Okay. Attenderò che sia lui il primo a parlare.
Declan continua a tenermi una mano dietro il collo e a guardarmi intensamente. Io faccio la stessa cosa e, come se non avessi il controllo sulla mia mano, gli accarezzo il volto come lui aveva fatto con me. Chiude ancora gli occhi, forse per godersi questa intima carezza, poi riporta i suoi bellissimi occhi azzurri nei miei.
«A che pensi?» Mi chiede quasi in un sussurro.
Avanti, genio. A che penso?
Non ero preparato per questo… aspetta che consulto il mio manuale.
Manuale di tua sorella!
Non ho sorelle. O mi sbaglio? No, perché se ne ho, cedo loro volentieri il mio posto.
Lasciamo perdere, faccio da me.
«Io... Perché mi hai baciata?» Chiedo come se la mia bocca avesse vita propria.
Ma sei scemo?! Mi hai appena detto di non dirlo!
È la cosa più sensata che ho trovato. L'alternativa era: “Se sto ancora un po’ in questa posizione, soffrirò prematuramente di cervicale” e non mi sembrava adatta per l’occasione.
Troverò le tue sorelle.
Declan fa uno sguardo pensieroso e mi guarda come se si sentisse in colpa. Ecco. Lo sapevo, ho rovinato tutto!
«Ti ho baciata perché mi piaci. Molto.» Dice serio. «Sei dolce, spiritosa e… bellissima.» Faccio un sussulto a questa sua ultima affermazione. «Tu non te ne rendi conto ma lo sei davvero. Dentro e fuori. Sei la persona più pura e sincera che conosca e… ero venuto qui per scusarmi per il mio comportamento di questi giorni, dovevo capire alcune cose e ti ho ignorata. Mi dispiace moltissimo… mi perdoni?» Chiede con un po’ di titubanza, come se ci fosse dell'altro che vorrebbe dirmi, ma rimane in silenzio accennando un sorriso in attesa di una mia risposta.
«Ma sì, certo.» Ricambio il sorriso e gli accarezzo ancora la guancia per rassicurarlo.
«Claire!» Sento una voce sopra di me e mi volto, per quanto la mia posizione me lo concede. Vedo Frank, il dirimpettaio, che da sopra la siepe mi guarda con aria sconvolta. Deve aver visto le mie gambe a penzoloni dalla parte della strada. «Perché te ne stai lì dentro?» Chiede allisciandosi il pizzetto brizzolato.
“Ma così, mi stavo annoiando e ho deciso di fare qualcosa di avventuroso!” Ma che domande sono? Ovviamente non gli ho risposto così, ma avrei tanto voluto dato che ha pure rovinato l’atmosfera.
«Ehm… la bicicletta si è rotta e sono finita qui.» Gli rispondo educatamente e lui scuote la testa come a dire: “Questa ragazza ha dei problemi. I suoi genitori dovrebbero provvedere”. Dopo essersi accorto anche di Declan e della nostra posizione, ci lancia un’occhiataccia e se ne va.
«Ma non si preoccupi, non ho bisogno di aiuto.» Sussurro tra me e me.
Chissà che è andato a pensare.
«Simpatico» Commenta Declan, divertito.
«Già.» Rispondo sconsolata per i vicini che mi sono toccati.
«Forse è il caso che ti aiuti ad uscire da qui.» Scherza.
«Ma no, sto così comoda!» dico di rimando. Mi prende il viso tra le mani per darmi un altro veloce bacio che mi fa sciogliere e poi mi aiuta a venir fuori da quella trappola fatta di rami e foglie.
Quando finalmente torno in posizione verticale, noto mamma e nonna appiccicate al vetro della finestra in cucina che ci scrutano con gli occhi a cuore, e non appena si accorgono che le sto guardando, le vedo voltarsi e improvvisare una conversazione di cui non sento i contenuti. Non ho una famiglia normale.«Quindi sei rimasta nella siepe tutto il tempo?»
«Evy! Non soffermarti su queste bazzecole, pensa invece che Claire ha ricevuto il suo primo bacio da Declan!» Trilla Meg, euforica, dall’altra parte del cellulare. Sono in teleconferenza con Meg e Evy a cui ho appena raccontato l'accaduto. Evy rimane sempre un po’ scettica. Non le va giù che Declan mi abbia snobbata per giorni e che poi si sia rifatto vivo, baciandomi. Secondo lei c’è sotto qualcosa ma non riesce ancora a capire di cosa si tratti. Meg, al contrario, è felicissima per quello che mi è successo e continua a ripetere: “Oddio, non riesco ancora a crederci che sia successo veramente!”
«Dico solo che poteva almeno tirarla fuori da lì prima di baciarla.» Risponde un po’ stizzita.
«Ma così è stato più romantico!»
«Oh, sì. Davvero romantico essere baciati mentre si è impossibilitati a muoversi!»
«Lo sai? Dovresti guardarti più film d’amore.»
«Piuttosto mi estirpo gli occhi dalle orbite oculari!»
«Bleah!»
Le ragazze continuano a bisticciare e a quest’ora avrei già tentato di placarle, se solo non fossi presa a rivivere il momento del bacio in continuazione. È come se la mia mente continuasse a mandare indietro la scena, proprio come si fa con la parte del proprio film preferito. La riguardo all’infinito per cercare di cogliere tutti i dettagli, gli sguardi, i dialoghi e le emozioni provate in quei pochi attimi di felicità. Certo, anche Evy ha ragione: poteva prima tirarmi fuori dalla siepe e poi fare ciò che aveva in mente di fare. Però, nonostante la posizione scomoda, non mi dispiace affatto che sia andata in questo modo. Sarà una bella storia comica e romantica al tempo stesso, da raccontare ai posteri. Proprio come fa mia nonna ogni volta che parla dei suoi mariti.
Sono al settimo cielo! Come diceva Meg, anche io stento ancora a crederci… però è successo, tutto all’improvviso. Non è stato un sogno, non è stata un’invenzione della mia mente contorta, è stata solo la realtà. La realtà più bella che mi potesse capitare.
«Quindi ora state ufficialmente insieme?» Mi chiede Meg euforica, una volta finito di battibeccare con Evy. Mi riscuoto e torno con la mente al presente, qui in camera mia, appoggiata con la schiena all’armadio. Non ci avevo proprio pensato. «In effetti non saprei rispondere con certezza a questa domanda. È vero, sì, mi ha baciata… però non mi ha chiesto se volevo essere la sua ragazza. Ma se non voleva che ci mettessimo assieme, perché baciarmi?» Rispondo alla domanda con altre domande. Sento solo silenzi, il che significa che le rotelle stanno girando e Meg ed Evy stanno pensando alle risposte. Ne approfitto per buttarmi a pancia in su sul letto, metto il vivavoce al cellulare che appoggio accanto a me, e stringo il mio cuscino fra le braccia fissando il soffitto. In verità, davanti a me ho ancora Declan che mi guarda con quell’espressione dolce e non riesco a non desiderare di ricevere altri baci da lui. Ed ecco che partono in una sequela confusa, film mentali con colonne sonore annesse.
«Secondo me vuole solo giocare con te e quando avrà ottenuto ciò che vuole, buttarti via alla prima occasione… o peggio!»
«Evy, guardi troppi thriller! Claire non darle retta. Se ti ha baciata vuol dire che è interessato e che vuole iniziare una relazione con te, altrimenti non avrebbe senso… Claire? Ci sei?» ricapitombolo sulla terra. Devo smetterla di distrarmi.
«Sì, ci sono… Credo che tu abbia ragione. Ma se chiedessi a lui?» Nello stesso momento che pronuncio quelle parole, mi arriva un suo messaggio. «Scusate ragazze, devo chiudere. Ci sentiamo.» Chiudo la telefonata, euforica, e apro il messaggio.
“Non vedo l'ora di vederti a scuola domattina.”
«Ahhh! Quant’è dolce!» Parlo tra me sospirando mentre rotolo sul letto, gongolante. Rettifico: rotolo e cado giù dal letto. Ma non mi sono fatta nulla, tranquilli. Ormai fluttuo tra una nuvola di zucchero filato e l’altra, oltrepassando ponti arcobaleno e navigando su limpide onde dello stesso colore degli occhi del mio amato.
Troppo mielosa?
Forse un tantinello. Ma ci sta. Godiamoci questa gioia!
Sono pienamente d’accordo.
E rispondi al messaggio.
Giusto.
“Anche io non vedo l’ora. A domani.”
Ho aggiunto uno smile cuoricioso e ho inviato.
Rimango lì, sul pavimento, a rileggere il suo messaggio per la milionesima volta, tenendo stretto il cellulare come fosse il tesoro più prezioso, finché non mi addormento.ANGOLO AUTRICE:
Hola a todos! 。◕‿◕。 Stappiamo lo champagne per festeggiare questo agognato bacio tra Claire e Declan (っ˘з(˘⌣˘ )
Scherzi a parte, siete team Meg o team Evy? È stata come una scena da film romantico o, come pensa Evy, Declan avrebbe dovuto tirarla fuori e poi nel caso baciarla? XD
Cooooomunque fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Alla prossima! :D
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Unlucky?
RomansaClaire ha sedici anni, vive a Spinning Crazy , un piccolo paesino dove tutti si conoscono e si fanno gli affari degli altri. Frequenta la scuola insieme alle sue due migliori amiche, Meg ed Evy, e insieme ne combinano di tutti i colori per riuscire...