Sei una sciocca!
Ehi! Vacci piano con le parole.
«Un biglietto per… Orlando» Dico la prima meta che mi viene in mente, ricordandomi di un depliant che avevo visto qualche giorno fa, rivolgendomi alla hostess dall’aria mezza addormentata e visibilmente scocciata, dietro il bancone. Fortuna che in questo lavoro bisogna sempre essere gentili e cordiali, da dove l’hanno pescata questa? La davano in omaggio con i pacchetti delle patatine? Non contenta, mentre cerca con tutta calma se ci sono posti disponibili per quel volo, continua a fare palloncini col chewing-gum che ogni volta fa scoppiettare. Molto irritante. Reprimo l’istinto di tirargliela via di bocca per ficcargliela in un occhio e sfodero uno dei miei sorrisi più belli, in attesa.
Piccola ragazzetta sciocca che non pensa alle conseguenze delle sue azioni!
Insomma, finiscila!
«Bene. Vuole stare vicino al finestrino?» Chiede con voce nasale, guardandomi con sufficienza.
Non pensi al dispiacere che darai ai tuoi genitori? Cosa succederà quando si sveglieranno e vedranno che la loro unica figlia femmina è scomparsa?
Ma quale dispiacere! Staranno tutti meglio senza di me. E poi prima che si accorgano di qualcosa passeranno secoli. Ho anche detto che avrei dormito da Evy, quindi prima di domani sera nessuno sospetterà nulla.
«Sì, perfetto, grazie.» Adoro i posti vicino al finestrino. Puoi appoggiare la testa sul sedile, cuffie nelle orecchie, e guardando fuori, vagabondeggiare con la mente perdendoti in ricordi o assurde fantasie.
Sei la vergogna per questa famiglia!
Oh, andiamo! Che melodrammatico!
«Ecco a lei. Faccia buon viaggio.» Mi porge il biglietto, completamente apatica mentre aspetta la grana.
Tiro fuori dalla borsa il portafoglio di papà e pago in contanti. Ho visto troppi film per fare l’errore di pagare con una qualunque di queste carte e venire così rintracciata. Sono o non sono intelligente?Una stupida semmai!! Ti rendi conto? Ora sei diventata anche una ladra? Dopo tutto quello che ho fatto per fare di te una brava ragazza coscienziosa, è così che mi ripaghi?
Stai davvero esagerando. Non sono una ladra, è solo un piccolo e innocente prestito e nessuno morirà per questo.
«Perfetto.» Dice, marcando un po’ troppo la “r” «Si accomodi pure, il volo ritarderà causa maltempo.»
«Maltempo?» Mi volto verso le vetrate e vedo i rami degli alberi ballare in stile zumba e minacciosi nuvoloni neri che non promettono nulla di buono.
Poco fa, nel tragitto con l’autobus, era tutto tranquillo e invece adesso si è alzato un ventaccio che costringe tutte le persone che stavano aspettando fuori, a rientrare. «Più o meno quanto devo aspettare?» Non ho intenzione di passare qui tutta la nottata su quelle sedie scomode. La mia domanda è più che lecita per quanto mi riguarda ma questa tizia stramba resta in silenzio guardandomi come se la risposta fosse ovvia, continuando a masticare come un ruminante.
«Appena la tempesta sarà passata.» Risponde con una non velata indifferenza che comincia a darmi sui nervi.
«Grazie tante capitan ovvio!» Borbotto tra me e me per poi girare i tacchi e andarmi a sedere. Certe persone non dovrebbero proprio avere contatti col pubblico!
Un fulmine seguito da un tuono roboante, mi fa drizzare i peli delle braccia per lo spavento e una pioggia torrenziale fa la sua entrata in scena. Perfetto. Davvero perfetto!Che grasse risate!
Che vorresti dire con questo? Che me lo merito?
Certo, cocca. Questa è la tua punizione per essere fuggita via.
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Unlucky?
RomansClaire ha sedici anni, vive a Spinning Crazy , un piccolo paesino dove tutti si conoscono e si fanno gli affari degli altri. Frequenta la scuola insieme alle sue due migliori amiche, Meg ed Evy, e insieme ne combinano di tutti i colori per riuscire...