Pedinamenti e agguati

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«Avanti Meg, sbrigati! Così rischiamo di perderlo!»
«Scusami tanto se sono inciampata e mi sono fatta male alla caviglia! E comunque continuo a ripeterti che è una pessima idea. Queste cose non si fanno!» Dice un po’ alterata, zoppicando.
«Ormai abbiamo cominciato e andremo fino in fondo! Non mi tiro indietro a un passo dallo scoprire la verità!» Le rispondo risoluta, levando il pugno al cielo.
Sono determinata a scoprire cosa nasconde Kyle, questa è una missione di massima importanza. Ho anche messo il mio impermeabile grigio e il cappello per entrare meglio nella parte della detective.
Questa mattina ho messo la sveglia prestissimo, ho buttato giù dal letto Meg, che non ne voleva sapere di svegliarsi (probabilmente per il fatto che stanotte è sparita chissà dove), ci siamo vestite e siamo rimaste vigili fino a quando non abbiamo sentito Kyle dire a mamma che usciva per delle commissioni. Non vi sembra sospetta la cosa? Il ragazzo torna a casa per le feste apposta per stare con la sua famiglia dopo tanto tempo, e poi se ne va a fare delle commissioni per conto suo? Ma a chi vuole darla a bere? Se crede di fare il furbo con me si sbaglia di grosso, tzè! Lo coglierò sul fatto e a quel punto non potrà fare altro che presentarmi la sua ragazza. Questa cosa che non l’abbia ancora fatto, non l’ho digerita per niente! Sono adorabile, come può non volere che conosca la persona che ha rubato il suo cuore? Io Declan gliel’ho presentato, diamine, quindi deve fare lo stesso… giusto? Assolutamente sì.

Secondo me sei solo un’impicciona.

Ma… ma come ti permetti? Sono sua sorella e queste cose dovrebbe dirmele lui spontaneamente. Ma lui non lo fa e quindi mi ritrovo costretta a investigare per conto mio.

Ergo: sei un’impicciona.

Smettila subito! Non è affatto vero! Io… mi preoccupo per lui.

Sì, certo. E cosa ci sarebbe da essere preoccupati per il fatto che debba incontrarsi con la ragazza? Hai paura che gli si intorpidiscano le labbra a forza di baciarla? Che gli cadano i capelli perché lei continua a farci passare le dita? Oppure hai paura che possa essere una serial killer? In effetti potrebbe attirare tuo fratello, che ovviamente non sa difendersi, in una trappola, per poi rapirlo e chiedere un riscatto! Mio Dio, è un'opzione che non possiamo tralasciare. D'altronde queste cose capitano continuamente oggigiorno. Non c’è tempo da perdere, presto! Corri a salvarlo!

Ok, basta! Ho capito la sarcastica antifona!

Oh, brava. Quindi rinunci a questa assurda missione?

Non ci penso proprio. Ormai siamo in ballo!

Ma perché perdo anche tempo…

Kyle ha appena svoltato nella via che porta verso il parco. Il solito romantico, dovevo aspettarmelo. Mi volto ad incalzare per l’ennesima volta Meg che mi sta facendo perdere un sacco di tempo. Ho perso di vista mio fratello ben due volte a causa sua questa mattina. Sembra quasi che voglia boicottare la mia missione. Fortunatamente ho un ottimo fiuto e sono riuscita a trovarlo entrambe le volte, riconoscerei la sua acqua di colonia tra mille.
«Contenta ora? Sta lì seduto da solo. Non c’è nulla su cui investigare.»
«Meg, cara, quanto sai essere ingenua?» Le metto un braccio intorno alle spalle, mostrandole la situazione. «Mi sembra ovvio che stia aspettando qualcuno. Vedi come picchietta il piede per terra e come si guarda in giro impaziente? Sono evidenti segnali di come il ragazzo sia su di giri all’incontro che sta per avvenire.» Faccio un sorriso compiaciuto per il mio acume eccellente, anche se Meg continua a guardarmi storto.
«È evidente anche che hai dei seri problemi, te ne rendi conto?» Dice acida, scrollandosi il mio braccio di dosso.
«Nervosetta stamane, eh?» Le faccio notare sarcasticamente. «Comunque stai a vedere, ti dimostrerò che ho ragione.» Incrocio le braccia rimanendo in attesa degli eventi, dietro ai cespugli.
«Te lo dico, tra cinque minuti io me ne vado.»
«D’accordo, come vuoi… Nell’attesa potresti dirmi che fine hai fatto questa notte.» Sobbalza impercettibilmente al che assottiglio lo sguardo. «Mi sono svegliata e non c’eri. Inoltre, questa mattina sei acida come uno yogurt scaduto e sappiamo benissimo entrambe che sei di cattivo umore quando non dormi, quindi confessa, donna!» Le punto l’indice al centro del petto con fare accusatorio e in un primo momento rimane a fissarmi con bocca semi aperta, senza sapere cosa dire ma si riscuote subito schiaffeggiando via il mio dito, infastidita.
«Che domande, sarò andata in bagno non ti pare?!» Si mette una mano sul fianco mentre con l’altra si tira indietro i capelli ricci nervosamente.
«Sono passata dal bagno e non eri lì e prima di accampare qualche altra scusa, ti dico subito che sono passata anche dalla cucina, credendo ti trovarti con le mani immerse nella torta avanzata del ringraziamento ma, ahimè, non eri neppure lì. Quindi sentiamo, cos’hai da dire a tua discolpa?» La guardo seria e minacciosa e ammutolisce un’altra volta, diventando tutta rossa. Sappiate che mi sto divertendo da matti!
«Beh, io… io ero… ecco sì, insomma…» Abbassa lo sguardo, cominciando a trovare molto interessanti le sue scarpe da ginnastica color lilla e ne approfitto per abbozzare un sorriso divertito mentre distrattamente do un’occhiata a Kyle e con immensa gioia, vedo che una ragazza gli si sta avvicinando. Riporto immediatamente tutta l’attenzione su di lui
«Ah! Lo sapevo! Meg, guarda!» Dico euforica, strattonandole il braccio. «Diamine, dovrei davvero fare l’agente segreto, mi ci vedo.» Non ottengo nessuna risposta dalla mia amica ma non ci faccio caso dato che sono troppo concentrata sulla coppia a qualche metro di distanza da noi. La ragazza misteriosa arriva davanti a Kyle con un sorriso raggiante e lui per tutta risposta la coinvolge in un lungo abbraccio, accarezzandole i capelli biondi e mossi. Allora Kyle non mentiva quando mi aveva detto che non la conoscevo. Pensavo di trovarmi davanti una ragazza di Spinning Crazy, l’avrei riconosciuta di certo. Invece non l’ho mai vista in vita mia. Devono essersi conosciuti all’università, lì gli studenti arrivano da diverse città, non solo dal nostro piccolo e insignificante paesino. Devo dire che è proprio il tipo di ragazza che vedrei insieme a mio fratello. A vederla sembra dolce e dai modi gentili, chissà se conoscendola rimarrò della stessa idea. Beh, non mi resta che scoprirlo!
Eccitata, faccio per alzarmi per andar loro incontro, ma vengo strattonata per la manica del giubbotto e ricado indietro.
«Meg! Che cavolo fai?!» Le chiedo irritata, massaggiandomi il sedere dolorante.
«Che cavolo fai tu semmai! Non mi sembra il caso di andare a infastidirli adesso.»
«Il piano era proprio quello, sin dall’inizio!» Le faccio notare, stizzita.
«Il piano non prevedeva che tu non conoscessi la ragazza! Tu pensavi di prenderlo in castagna insieme ad una del nostro quartiere, ma così non è stato.»
«E qual è la differenza? Non cambia il fatto che voglia conoscerla! Non capisco dove sia il problema. Cos’hai, si può sapere?» Le domando, cogliendola di sorpresa. Meg sostiene per qualche secondo il mio sguardo contrariato, visibilmente agitata.
«Nulla, davvero. Scusami… hai… hai ragione tu, quando non dormo sono piuttosto irritabile.» Risponde accennando un mezzo sorriso e distogliendo lo sguardo. «Libera di fare ciò che ritieni giusto.» Aggiunge, rivolgendo l’attenzione a Kyle e la sua ragazza. Sembra un po’ malinconica…
Non so perché, ma tutto ad un tratto non mi sembra più tanto eccezionale il mio piano. Forse Meg ha ragione dopotutto. Non dovrei impicciarmi, lo so. È solo che da quando mio fratello se ne è andato via di casa, mi sento un po’ esclusa dalla sua vita… mi manca. Non glielo dico perché non voglio che si senta in qualche modo in colpa ma è così, mi manca e non posso farci nulla.
Il tempo passa, noi cresciamo e arriva il momento in cui ognuno deve prendere la propria strada e fare delle scelte per il futuro, anche se a volte quelle scelte non coincidono con i desideri delle persone che ti hanno accompagnato per un certo periodo della tua esistenza. Credo sia per questo che mi sono attaccata in questo modo alla storia della sua fidanzata. Avrei voluto che, come quando eravamo piccoli, ci raccontassimo tutto quello che ci capitava, dalle cose belle alle cose brutte senza la paura di essere in qualche modo giudicati, perché sapevamo che dall’altro avremmo ricevuto solo consigli. Evidentemente senza che me ne accorgessi, il rapporto tra di noi è cambiato ed io sono rimasta indietro.
Dovrei cercare di essere più ragionevole e affrontare questo problema da sola, senza che qualcuno debba sempre consolarmi o sottostare ai miei piccoli capricci, non sono più una bambina! Quando Kyle sarà pronto, se mai lo vorrà, me la presenterà lui stesso la sua ragazza, senza che io debba fare o dire nulla. Mi rattrista un po’ la situazione, ma i sentimenti di Kyle sono più importanti in questo caso e non posso fare altro che attendere.

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