È stata una settimana davvero lunga ed estenuante. Tra le lezioni, i club, i vari appostamenti per spiare Declan e i vari nascondigli per evitare Eugene, sono davvero distrutta!
Per fortuna il ginocchio è guarito del tutto e sono tornata a camminare normalmente, almeno questo. Ci sono stati giorni che il dolore tornava a farsi sentire e me ne andavo in giro zoppicante sembrando la brutta versione di uno scimpanzé ubriaco.
Tornando in tema club: Alla fine li ho abbandonati tutti... se si può parlare di abbandono. Come ben sapete, da uncinetto mi hanno cacciata a causa di quel piccolo inconveniente. Atletica decisamente non fa per me e ho deciso di lasciarla, non volevo rischiare di morire prematuramente a causa di un infarto (o a causa di fratelli pestiferi). A teatro ho rischiato di commettere degli omicidi… del tutto involontari vorrei sottolineare. Ricordate i ritorni di dolore del mio povero ginocchio? Bene, mentre stavo aiutando ad allestire il palco, in bilico su una scala, sono stata colta da una fitta improvvisa, ho perso l'equilibrio e per cercare di non cadere mi sono aggrappata al sipario che è venuto giù, travolgendo i presenti. Fortunatamente Declan era andato in bagno e così non ho coinvolto anche lui in quell’immane sciagura. Il ragazzo che era stato scelto come protagonista e che doveva interpretare Orfeo, a causa mia si è slogato la caviglia e verrà sostituito. Probabilmente ce l’avrà a morte con me e alla prima occasione che gli si presenterà mi attirerà in un vicolo buio e mi farà fuori nascondendo il mio corpo in un cassonetto. Ovviamente non poteva farsi male un pincopallino qualunque, macché! Attentiamo pure alla vita del povero Orfeo.
Se devo morire però mi porterò dietro anche Josh, perché è stata colpa del ginocchio se ho fatto tutto quel macello. Gliel’ho anche fatto notare quando l’ho affrontato per cantargliene quattro e lui ha osato dire che era stato solo uno scherzo innocente e che sono una ragazza noiosa... noiosa, capite? Da che pulpito viene la predica poi! Io non sono affatto noiosa! Certo, la mia vita sociale non è granché, non ho un ragazzo, non ho interessi particolari, la sera non esco quasi mai e preferisco un buon libro o guardare un telefilm avvincente con Meg e Evy piuttosto che uscire a divertirmi e... Okay, sono noiosa.
Povera me, che devo fare??? Spero che non lo pensi anche Declan... ma lui non penserebbe mai questo di me, direi che potremmo considerarci amici e sono sicura che lui non direbbe mai ai suoi amici che sono noiosi. Giusto? Giusto!
E poi, stasera uscirò di casa e mi divertirò un sacco e dimostrerò a tutti che la sottoscritta è tutt’altro che noiosa, ecco!
Te la canti e te la suoni da sola, te ne rendi conto? A questo punto potrei anche andarmene, che ci sto a fare io?
Guai a te! C’è già Criceto che è affidabile quanto una mongolfiera in volo in un giorno di tempesta, se anche tu te ne andassi per me sarebbe la fine!
Tranquilla, stavo solo scherzando… magari potessi scappare da qui.
Come dici?
No, nulla.
Sei davvero strano, fattelo dire.
Sono solo il riflesso di quel che sei tu, ciccia.
In effetti…
Vabbè, torniamo a noi: Economia domestica. Non ci crederete mai ma… cacciata. Pure lì. E per cosa? Per uno stupido gambero! Ero intenta ad osservare il mio amato mentre si dilettava nell’arte dell’impanatura (non potete immaginare, ha davvero delle mani d'oro!), aveva un tocco così delicato e una tale maestria nell’avvolgere i gamberi nell’impanatura, che ricordo di aver desiderato di voler diventare un gambero per farmi avvolgere dalla sue mani calde e morbide e ricoperte di farina. Cosa non si farebbe per stare in compagnia della propria anima gemella! Comunque, non mi ero accorta di aver lasciato un gambero nell’olio bollente e Joy, la presidentessa che stava passando a vedere i lavori, mi ha avvertita. Solo che l’ha fatto così d’improvviso e con tono spaventato che, ripresami dal mio stato contemplativo, ho rovesciato la padella con l’olio bollente che è finito tutto sulle scarpe e sulle gambe di Joy. Com’era prevedibile, si è messa ad urlare per il dolore e io, presa dal panico, per cercare di risolvere la situazione le ho versato addosso la bottiglia di acqua ghiacciata che avevo sul banco. Me ne ha dette di tutti i colori e strillando con fare isterico, mi ha mandata via sotto gli occhi di un Declan dispiaciuto e degli altri che se la ridevano sotto i baffi. Me ne andasse bene una, accidenti!
Però non è giusto. Se Joy non mi fosse arrivata alle spalle con quel fare spaventato dicendomi: "Oh, santo cielo! Che diavolo stai combinando?" non sarei saltata e non le avrei fatto cadere l’olio addosso. Non sa che le persone imbambolate vanno riportate alla realtà con dolcezza?
Parlando del club del libro invece, come con atletica, ho deciso di abbandonarlo dopo aver scoperto il libro che avremmo dovuto leggere e di cui in seguito avremmo dovuto discutere: Guerra e pace. Mi sono rifiutata categoricamente. Sarà anche bello, a detta di molti, ma mi sale l’angoscia all’idea di dover leggere quel malloppone di mille e passa pagine. Approfittando della distrazione delle ragazze del club, in estasi per il libro scelto, sono sgattaiolata via senza farmi notare. Ho scoperto in seguito che anche Declan aveva deciso di abbandonare il club, pensavo per il mio stesso motivo, invece era perché quel libro lo aveva già letto un sacco di volte. Dev’essere un alieno non ci sono altre spiegazioni... un alieno molto sexy aggiungerei.
Tutta questa storia dei club mi ha fatto capire che non sono brava in niente. A parte farmi espellere, in quello sono una campionessa. Non mi sarei dovuta stupire più di tanto quando ogni volta che mi presentavo in uno dei club, le responsabili si sorprendevano e mi guardavano sospettose.
Sono solo una perdente.
Una perdente misera e insignificante che non riuscirà mai a far breccia nel cuore di Declan.
Claire, ricominciamo a lamentarci?
Ne ho tutto il diritto! Quando devo fare qualcosa va sempre tutto a putt-
Claire!
A meretrici. Va sempre tutto a meretrici. Se solo avessi un po' più di collaborazione da parte vostra, le cose forse andrebbero meglio.
Oh, certo. Due secondi fa mi pregavi di non andarmene e adesso sarebbe colpa mia se fai collezione di figuracce?
In parte sì. E comunque nessuno ti ha chiesto niente, quindi ritornatene a bighellonare nei meandri della mia mente, please!
Ho capito, non è giornata. Deprimiti pure quanto ti pare, sai che me ne importa!
Si è offeso. E quando mai. Dovrò fare pace con lui entro sera se no la vedo grigia.
Chissà cosa accadrà alla festa di Trevor… Ho la speranza, anche minima, di venir notata da Declan? O come al solito me ne starò in disparte con Meg e Evy attendendo il compiersi di danni irreparabili da parte della sottoscritta?
Non mi va proprio di rimanere con questi dubbi. È arrivato il momento di farmi aiutare e c’è solo una persona che può riuscire nell'intento!
«Claire, sei sicura di volerlo fare?» Mi chiede una Maggie poco convinta.
«Assolutamente sì.»
«Per me è solo una stupidaggine.»
«Evy, solo perché non credi a queste cose non vuol dire che siano stupidaggini!» La riprendo, indispettita.
«Bah... fai un po' come ti pare.» Mi risponde scocciata, mettendo le braccia conserte. Quant'è antipatica oggi! Sarebbe stata più felice se le avessi chiesto di accompagnarmi in un cimitero nel cuore della notte invece che dalla veggente sulla collina.
Non sono pazza, vorrei sottolineare. La signora Talulla è arrivata in questa città tre anni fa, in una uggiosa giornata autunnale. All’inizio nessuno la vedeva di buon occhio data la sua professione, ma nonostante tutto, camminava per le strade col volto rugoso sempre sorridente. Ultimamente però non la si vede più in giro. Per non obbligare noi compaesani a credere nella sua dote naturale, ha deciso di rifugiarsi tra le colline che circondano la valle e qualcuno di tanto in tanto, di nascosto, la va a trovare.
Credo che ormai tutti nel paese siano andati a trovarla almeno una volta. Che città di ipocriti!
A me è stata simpatica sin dall'inizio. Una volta la vidi passeggiare per le vie del paese e vedendomi osservarla, si avvicinò e mi diede una caramella dicendomi che mi avrebbe portato fortuna. Lo so, lo so. Le caramelle dagli estranei non vanno accettate, ma quella donna mi ispirò fiducia sin da subito e capii dal suo sguardo che non avrebbe avuto cattive intenzioni. Ecco perché la presi e la mangiai (la caramella intendo, non Talulla).
Aveva ragione a dire che mi avrebbe portato fortuna dato che quel giorno trovai un bigliettone da cento per strada.
La casa della signora Talulla è piccola e fatta in legno, c'è una piccola finestra sul davanti e al posto della porta mancante, ha messo una coperta a quadri colorati. A lato della casetta c'è una tenda color vinaccia, tenuta su alla bene e meglio da dei sottili pali di legno, nel quale svolge la sua professione. All’entrata ha messo anche una campanellina, così chi è in cerca dei suoi servigi non deve far altro che suonarla. Infatti è proprio quello che faccio sotto gli sguardi poco convinti delle mie amiche.
«Entrate.» Sentiamo la voce roca di Talulla da dentro la tenda. Senza farmelo ripetere, spingo avanti Meg e Evy, non badando alle loro occhiate fulminanti, e le seguo.
Non appena entro, vengo investita da un buonissimo profumo di arancia e cannella. Meg, Evy ed io ci guardiamo intorno. È un po' buio qui dentro, le uniche fonti di luce sono delle candele sparse quà e là che potrebbero benissimo dar fuoco a tutto quanto. Data la mia goffaggine, faccio bene attenzione a come mi muovo, non voglio certo essere la responsabile di un incendio.
Sopra le nostre teste pendono vari gingilli e amuleti per tener lontano non so cosa. Forse spiriti, oppure la sfiga. Se sono per quest’ultima, dovrò chiedere a Talulla se gliene avanza qualcuno.
A proposito di Talulla, eccola sul fondo nella penombra, seduta dietro un tavolino sul quale è appoggiata una sfera di cristallo.
«Una sfera di cristallo?» Mi sussurra Evy all'orecchio con uno sguardo come a dire: "Che fantasia".
«Tutte le veggenti che si rispettino ne possiedono una e ora fa silenzio!» La ammonisco per poi fare un gran sorriso a Talulla che ci invita ad accomodarci.
«Salve madame Talulla» La saluto emozionata, manco avessi davanti a me il papa in persona. Sarò esagerata ma non vedo l’ora di scoprire cosa ha da dire su me e Declan!
«Claire.» Mi saluta con un cenno del capo. Ha un foulard blu scuro avvolto in testa e lunghi capelli grigi che le ricadono fino alla vita, occhi azzurri penetranti, sguardo folle e un sorrisetto che, a guardarla meglio, in effetti risulta un po' inquietante. «Loro devono essere le tue amiche, Maggie e Evelyn, giusto?» Indica prima una e poi l’altra e poi ritorna a me, cercando conferma.
«S-sì, esatto...»
«Come fa a sapere i nostri nomi?» Mi sussurra Maggie all’orecchio, un po’ confusa. Faccio per risponderle ma mi blocco perché Talulla mi precede.
«Beh, sono o non sono una veggente?» Ci fissa tutte con attenzione. «Mi sembrate un po' scettiche ragazze, mi sbaglio?»
«Assolutamente no!» Mi affretto a parlare. «Le mie amiche non sono abituate a queste cose e...»
«No, no, ha ragione. Siamo proprio scettiche. Io in primis!»
«Evy!»
«Che c'è? È vero! Tutta questa faccenda è solo un inutile spreco di tempo!»
«Ehm… le piace scherzare.» Mi rivolgo a Talulla con un sorriso forzato.
«Non sto affatto scherzando e...» Allungo una mano e tappo la bocca a Evy, si può sapere che le prende?!
«Ma che bella fanciulla e che bei capelli!» Sento dire da Talulla rivolta a Maggie che la ringrazia arrossendo, mentre io e Evy quasi non ci pestiamo. «Vediamo un po’ il tuo futuro...»
«Grazie signora ma io...» Maggie tenta di ribattere ma Talulla la zittisce con un’alzata di dito.
«Mmh... interessante...»
«Cosa?» Chiede Meg, all’improvviso interessata. Anche Evy ed io smettiamo di punzecchiarci così da riuscire a prestare attenzione.
«Tu nascondi un segreto.»
«C-che?! I-io non nascondo proprio niente!» Urla alzandosi di scatto dalla sedia, tutta rossa in volto. Che sta succedendo? «C-cioè... io... Mi scusi.» Balbetta imbarazzata rimettendosi a sedere evitando gli sguardi miei e di Evelyn.
«Hai un sacco di pretendenti ma cerchi di tenerli a distanza. Hai paura di qualcosa... anzi di qualcuno. E...»
«E direi che adesso è il turno di Evy, giusto?»
«Cheee??? Non credo proprio!» Talulla, vedendo Meg in agitazione, decide di rivolgersi a Evy che la sta guardando in cagnesco. Una volta uscite da qui però, ritornerò sull'argomento con Meg. Ci sta nascondendo qualcosa e non le daremo modo di dileguarsi finché non avrà confessato.
«Suvvia, una predizione piccina piccina?» Talulla la guarda speranzosa e con gli occhi che le brillano. Le piace proprio il suo lavoro e scoprire cose riguardanti le persone.
«No, no e no! Cosa non vi è chiaro del fatto che io non credo a queste cose? Non pago una persona per farmi dire quattro cavolate!»
«Io non mi faccio pagare, cara. Condivido il mio dono con chiunque ne abbia bisogno.» Le fa notare Talulla, del tutto serafica.
«Avanti Evy, non fare i capricci. Cos'è, hai paura di quello che potrebbe scoprire su di te? Ci nascondi qualche scheletruccio nell'armadio?» La prendo in giro puntando al suo orgoglio e dalla sua espressione impettita credo proprio di aver fatto centro.
«Non ho affatto paura! Forza, fai la tua "magia" e finiamola con questa storia.» Si rivolge alla veggente che sprizza felicità da tutti i pori mentre consulta la sfera.
«Allora, vediamo un po'... a-ha... Uhh, cara fanciulla cosa vedo qui...»
«Può farla breve?» La riprende una Evy scocciata, al che le tiro una gomitata e prima che possa fare alcunché, Talulla continua a parlare.
«Sei una tipa tosta che odia le ingiustizie e non si fa il minimo problema a dirlo in faccia alle persone...» D'un tratto ha catturato l’attenzione di Evy, che annuisce convinta alle sue parole. Che tipo. «Quando si tratta di ragazzi però, ti chiudi a riccio e fai l’indifferente. Non vuoi legami superficiali... Però vedo un’aura rossa che ti volteggia sempre intorno, credo che qualcuno sia molto innamorato di te ma non sa come farsi avanti, teme un rifiuto da parte tua.» Conclude Talulla, pensierosa.
«Tzè! Che sciocchezze.»
«Che ne sai se è vero o no? Potrebbe davvero esserci un tipo là fuori innamorato di te ma timoroso di avvicinarsi dati i tuoi modi bruschi.» Cerca di farla ragionare Meg.
«Questo vorrebbe dire che ha ragione anche su di te ed è vero che ci nascondi qualcosa!» Le fa notare Evy, cogliendo la palla al balzo. Effettivamente… Ed ecco che Meg riabbassa gli occhi imbarazzata. Non mi capacito del fatto che la mia migliore amica mi tenga all'oscuro di qualcosa. «E anche se ci fosse un ragazzo a cui piaccio, non lo prenderei in considerazione dato che non ha neanche le palle per venire a dichiararsi!»
«Che linguaggio!» Esclama Talulla, scioccata dai modi bruschi di Evelyn.
«Mi scusi, ma è quello che penso.» Le risponde girando il viso dall’altra parte e incrociando le braccia con fare offeso.
Che pazienza.
«Madame Talulla possiamo passare al mio di futuro? Che sarebbe il motivo per cui siamo venute qui…» Le chiedo esasperata, in tono supplichevole.
«Ma certo cara.»
«Vorrei sapere come andrà la festa a casa di Travor.» La guardo speranzosa mentre consulta la sua sfera.
«Mmh... Oh... Bene, molto bene...» Farfuglia qualcosa tra sé.
«Allora?»
«Sarà una festa insolita. Molto bella e con tanti invitati.»
«Chissene frega della festa! Mi dica di me e di Declan!»
«Mmh, fammi vedere...Vedo un bacio. Però...»
Un bacio? Un bacio! Oh mio Dio! È proprio quello che volevo sapere! Direi che non serve aggiungere altro!
Mi alzo di scatto e bacio sulle guance la portatrice di buone notizie, che rimane perplessa e confusa. Invano, cerca di parlare ma il mio entusiasmo prevale, così la ringrazio e trascino fuori Meg e Evy che quasi non cadono a terra per la mia irruenza.
«Ma Claire, aspetta! Non avevo ancora finito!» Mi grida Talulla da dentro la tenda. «Mi raccomando, fai attenzione allo champagne!» Continua con tono preoccupato.
«Grazie mille Talulla, mi sei stata di grande aiuto!» Le grido da fuori, correndo giù dalla collina. Ormai sono salita sul treno dell’amore e nessuno mi farà piu scendere.
Declan mi bacerà!ANGOLO AUTRICE:
Hola! Eccomi con un altro capitolo! :D
Purtroppo il piano di conquistare Declan dando sfoggio delle sue "abilità" non ha riscosso grande successo per la nostra povera Claire XD
Le predizioni di madame Talulla si riveleranno veritiere? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! ;) fatemi sapere cosa ne pensate:D
Alla prossima!
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Unlucky?
RomanceClaire ha sedici anni, vive a Spinning Crazy , un piccolo paesino dove tutti si conoscono e si fanno gli affari degli altri. Frequenta la scuola insieme alle sue due migliori amiche, Meg ed Evy, e insieme ne combinano di tutti i colori per riuscire...