CAPITOLO III

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Passò il primo giorno e TR3RR7 fece visita a Catapan, il quale per niente impaurito, iniziò a fargli domande sul sistema economico che c'era sul suo pianeta e l'alieno gli disse una semplice cosa: «Solo voi della Terra usate una moneta per vivere e acquistare i beni e servizi che vi servono. È un sistema sbagliato! Da dove vengo io, ognuno fa il suo lavoro e dovere e ogni cosa di cui abbiamo bisogno ci è dovuta, senza pagare nessuno. In questo modo c'è equità siamo tutti sullo stesso piano. Siamo gestiti da un rappresentante per zona che ogni anno cambia, e a lui succede un altro in modo da non farsi sedurre dal potere. A controllarli siamo noi del popolo e se sbagliano possiamo chiedergli di lasciare il loro posto in qualsiasi momento.»

Esterrefatto Catapan non aprì bocca

Rimase solo sbalordito di quanto stupidi fossimo noi umani. La loro discussione durò un bel po' e mentre l'alieno spiegava, Catapan stava solo zitto e lo elogiava.

Il tutto finì con l'alieno che disse: «Bene è stato un piacere, ci vediamo fra due giorni.»

«E con loro cosa farai?»

«So cosa vogliono e verranno tranquillo, fai la valigia» disse scomparendo nel nulla.

Stava per terminare anche il secondo giorno e Anth era a casa da solo che rifletteva su cosa fare; quando ad un certo punto decise di farne su una.

Sapete a cosa mi riferisco? Una bomba! Chiaro no?

Ma prima di accenderla, apparve l'alieno che gli disse: «Anth prima di accenderla ascoltami! Io ti ho studiato per un anno e non sei come gli altri. Sei speciale. Dentro la tua mente c'è un altro universo in cui tu immagini di essere un qualcuno, una persona importante! Beh, forse questa può essere un'avventura come quelle dei film?! Sai chi entra in contatto con la Linfa può chiedergli tutti i perché e anche sapere tutto il passato, il presente e il futuro. So cosa cerchi e cosa vorresti, puoi chiederglielo e sapere se esiste, e poi chi lo sa, il viaggio stesso potrebbe fartela trovare?»

Anth era stupito e quasi commosso dalla conoscenza dell'alieno e gli disse: «Ci sto, a patto che i miei cari stiano bene e che al mio ritorno siano ancora vivi!»

L'alieno gli rispose: «Si è una cosa che possiamo fare senza alcun problema! Ci vediamo domani!» «Ah quasi dimenticavo da oggi ti chiamerò Terry. La cosa non è trattabile! E voglio i miei amici con me»

«Si, consideralo già fatto. A domani. E comunque mi piace il mio nuovo nome».

Anth si alzò dal divano, chiamò Catapan per dirgli che aveva accettato e dopo una telefonata di sole cazzate Anth attaccò; e gli tornò un sorriso che gli mancava da anni.

Dentro di lui sentì di nuovo un qualcosa di forte, per capirci meglio, tipo le farfalle nello stomaco.

Andò a dormire sereno e iniziò a sognare il futuro che lo aspettava.

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