Durante tutto il viaggio, cercò invano di rianimare il suo amico, provò persino a mettersi in contatto con Tracy e gli altri ma niente.
Pensò, quindi, saggiamente di rimettersi lui alla guida in modo di spingere al massimo quella navicella, per poter arrivare nel minor tempo possibile sulla terra.
Anche se il viaggio da affrontare era corto, l'ansia e la paura di perdere il suo amico lo resero interminabile.
Ma eccola, finalmente la terra, dritti al campo base.
Scese velocemente dalla navicella con Terry in braccio, lì fuori dalla nave si trovò Gian che lo aiutò a portare nell'infermeria l'eroico Terry.
Fu subito avvisata Tracy che si fiondò dal suo amato, e una volta lì, urlando cacciò fuori sia Anth che Gian.
I due uscirono senza dir nulla.
Anth si sedette a terra fuori la porta.
Gian con una pacca sulla spalla, salutò Anth e ritornò a lavoro.
Anth era a pezzi.
Il suo stato d'animo era dovuto, oltre alla situazione fisica del suo amico, anche al fatto che si sentisse in colpa per ciò che era accaduto.
Anth: «Perché? Perché? Perché ho questa testa di cazzo? Perché?» ripeteva tra le lacrime, era disperato.
A consolarlo vennero i suoi amici che senza dir nulla poggiarono solo una mano sulla sua spalla, proprio per dirgli, "Ehi siamo qua... andrà tutto bene!"
Anth fece cenno loro di sedersi e stettero lì tutto il tempo a fissare quella dannata porta.
L'attesa era estenuante, ci poteva volere anche un giorno intero, ma state pur certi che quei tre da lì non si sarebbero mossi.
Ormai Terry era uno di loro.
Passarono tre ore e loro erano ancora lì, senza parlare, finché non si sentì il rumore della porta.
Si alzarono di colpo, ma da quella porta usci solo Tracy e una volta uscita la porta dietro di lei si chiuse, non permettendo ai ragazzi di poter vedere come stesse Terry.
Tracy si fiondò fra le braccia dei tre e anche lei piangendo disse: «Ce l'ha farà, è fuori pericolo...» Anth: «Possiamo entrare?»
Tracy: «È in fase di rigenerazione delle cellule, ci vorrà qualche ora prima che si rimetta del tutto, ho dovuto operarlo io senza Spacy... è stata dura ma dovevo farcela, io lo amo!»
Anth: «Ora doveva essere qui, ora doveva ascoltarti. Era quello che desiderava sentirsi dire da una vita.»
Bum Bum: «Lo farà...»
Catapan che per quanto freddo fosse, in quel momento, la paura di perdere un caro amico lo fece crollare emotivamente, e per di più si offrì di andare a prendere da mangiare lui per tutti.
E fidatevi, di solito per queste cose schiavizza il povero Bum Bum, che talmente che è un cucciolo dice di si senza batter ciglio.
Ah beh, anche Catapan aveva dei sentimenti.
Stettero lì ancora per molto, fissi con lo sguardo diretto a quella dannata porta, nessuno parlava, si aspettava e basta.
Persino Tracy non chiese come fosse andata la missione.
Ad un certo punto si sentì una voce che disse: «È fuori pericolo, potete entrare.»
Quella voce era quella di Spacy che si era riattivata da sola.

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TRIP
FantasyUn fantasy ambientato fra lo spazio e il nostro pianeta Terra. Un avventura di tre ragazzi che cercheranno a loro modo di aiutare due alieni di nome Terry e Tracy. I due alieni hanno ricevuto una missione dal loro pianeta madre ossia cercare di salv...