CAPITOLO VII

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Al mattino seguente, la voce di Spacy risuonò nelle loro orecchie.

Ma come appena finì di dire buongiorno si alzarono, si cambiarono, con una velocità sorprendente per quei tre bradipi e raggiunsero Terry e Tracy nella sala grande.

I due alieni non gli diedero soddisfazione, i quali, ahimè, almeno un "bravi" se lo aspettavano.

Questi due alieni sono proprio dei cattivi prof.

Subito gli chiesero di andare nella sala dove avevano interrotto l'allenamento il giorno prima.

Iniziarono, sotto la guida di Terry, a fluttuare e muoversi con controllo nello spazio aperto.

Ci passarono quasi tutta la giornata, infatti interruppero gli allenamenti solo per pranzare. Alla sera erano talmente stanchi che decisero di andare dritti a letto.

E persino Anth, che era il re delle perdite di tempo non apri bocca, fece una doccia e poi subito a dormire.

Via un altro giorno, di nuovo la stessa routine e continuarono così per una settimana.

Al termine iniziarono anche a sedersi ai banchi, un po' come a scuola, dove, però, a sto giro, non c'era più Terry ma Tracy, a spiegargli le basi dell'astronomia e su come fosse composto l'universo.

Proseguirono così tutto il mese, e devo ammettere che, durante questo arco di tempo, la tensione si era allentata; infatti, ogni tanto, i tre si concedevano qualche serata sul balcone di Anth.

Ma, ahimè, tutto ha una fine, soprattutto la voglia e la caparbietà di tre fattoni.

Un mattino i tre fecero ritardo al classico appuntamento nella sala grande e lì da tenente senza cuore, Tracy, iniziò a rimproverarli in egual modo e quasi con le stesse parole del primo giorno.

Ma usci fuori il sindacalista che era in Anth e con un coraggio che nessuno si aspettava gli disse: «Tracy abbiamo capito. Abbiamo studiato e ci siamo spaccati la schiena. Adesso sappiamo a cosa stiamo andando incontro, ma non siamo robot ne tanto meno schiavi, abbiamo assolutamente bisogno di almeno un giorno di riposo, non puoi trattarci così.»

Tracy invece di controbattere o rimproverarli tirò fuori un arma che sembrava proprio una pistola e la puntò alla testa di Anth, che inconsciamente alzò le mani e la invitò a calmarsi.

La situazione era bella tesa, finché non intervenne Terry il quale si mise fra l'arma e Anth e disse: «Tracy forse qualche giorno sul campo può farli sia svagare che imparare qualcosa in più. Li accompagnerò io personalmente.»

Tracy abbassò l'arma e chiese a Spacy: «Spacy quanto inciderà il tutto sulla tabella di marcia?»

Spacy: «Un addestramento sul campo fatto come si deve, secondo i miei calcoli, potrebbe addirittura accelerare la loro capacità di apprendimento sia fisica che mentale.»

Tracy che era una tipa molto pratica si convinse e decise di far rotta su un pianeta che si chiamava XONOX.

Spacy fece accomodare l'equipaggio sui sedili e ad allacciarsi le cinture. Di botto, Spacy, raggiunse delle velocità assurde.

Dai portelloni che affacciavano sullo spazio aperto si poteva notare con che facilità e velocità si raggiungevano e superavano pianeti.

Il viaggio durò appena qualche minuto e una volta raggiunta la meta seguirono Terry nella stiva dove ad attenderli c'era un'altra navicella molto più piccola la quale aveva solo

cinque sedili.

Senza aprir bocca i quattro salirono a bordo e si prepararono all'atterraggio su questo pianeta di nome XONOS.


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