CAPITOLO XXIV

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La moneta cadde nella mano sinistra di Anth, che come un fulmine la capovolse e la spostò nella mano destra.

Ok ci siamo!

Anth: «Testa!»

Terry: «Facciamolo.»

Tutti in fretta e furia si misero a preparare Fury, per la sua seconda spedizione.

Pronti, partenza, via; il robot lasciò la nave, sempre con la sua consueta calma.

Qui però i sentimenti dei nostri amici era ben diversi dalla prima spedizione.

Ora c'era malinconia e paura di dire addio a tutto e tutti.

Si misero fuori dalla nave e mentre Fury si avvicinava sempre di più alla linfa, si creavano saette o fulmini, come se si stesse creando un campo elettromagnetico.

Il tutto non prometteva bene.

Tracy: «Spacy analizza la linfa.»

Spacy: «Procedo.»

Tutti appizzarono le orecchie e aspettavano con ansia la risposta di Spacy.

Intanto il campo elettromagnetico era sempre più forte, più Fury si avvicinava più aumentava.

Spacy intanto non dava notizie e nessuno fermava Fury.

Ora, piccolo commento personale!

Se le cose non sembrano andare bene, fermatelo, oppure aspettate quello che vi dice Spacy. Invece no!

Lo fecero procedere fino al punto d'inserimento nella linfa.

IO me la sarei fatta sotto!

Stop!

Quando però arrivò al punto d'inserimento la buona e vecchia Tracy fermò Fury.

Ah, una che capisce!

Tracy: «Spacy?»

Spacy: «Rilevo solo un forte campo elettromagnetico, ma non vedo segni di rifiuto.»

Terry: «Procediamo.»

Tanto dalla luce che emanava la linfa, il gruppo riusciva persino a guardarsi negli occhi che, solitamente, erano nascosti dal vetro scuro dei propri caschi.

Paura e timore in quel momento diedero spazio ad un pizzico di fiducia nella riuscita.

Fury continuò per gli ultimi metri.

Ecco, giunto il momento.

Fury allungò il suo braccio meccanico e lasciò libero il pezzo di linfa, il quale, sempre con la velocità di un super slow motion entrò.

Tutto tacque, quando all'improvviso ci fu una forte esplosione che creò un forte vento avvolto da fulmini e saette.

Spacy iniziò persino a perdere qualche metro e a ballare, nonostante avesse attivato i suoi propulsori per restare in posizione.

Tutto il gruppo, invece, fu scaraventato dietro alla nave, ma per loro fortuna erano attaccati ad essa, altrimenti probabilmente li avremmo trovati in un altro universo.

Il vento, prendeva sempre più forza, fino ad arrivare a spostare la nave.

La spazzò letteralmente via.

Questo sballottolamento durò probabilmente per qualche minuto con un crescendo d'intensità del proprio campo magnetico che spense e mandò in tilt il sistema della nave, spegnendo Spacy che in quel momento era l'unica a poter intervenire e mettere in salvo l'equipaggio.

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