CAPITOLO XXV

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Gli si avvicinò lentamente.

E per quel piccolo tragitto, Anth decise di godersi ogni piccolo fascio di luce violacea della linfa.

In effetti era uno spettacolo!

Arrivato al confine, allungò la mano e spinse il pezzo di linfa senza genere verso di essa.

Anche quel pezzo se la prese con comodo.

Ci mise veramente troppo tempo, ma questa volta per fortuna la linfa non fece nulla, come se non reagisse.

Ed eccolo il momento tanto atteso.

Il pezzo entrò, e si sentì un suono tipo di risucchio.

Anth rimase immobile, quando all'improvviso la luce divenne fortissima!

Abbagliò tutti, tutti tranne Anth che nonostante tutta quella luce, lui riusciva a vedere!

BUM un nuovo TRIP!

Anth allungò la mano verso la linfa e la linfa allungò un fascio di luce verso di lui.

La mano e il fascio si toccarono!

Da quel momento, Anth, iniziò a vedere a velocità supersonica tutta la vita dell'universo dall'inizio alla fine, fino a dove siamo ora.

La cosa si riprodusse in loop, Anth si trovava in un posto completamente bianco! Tutto e ripeto tutto bianco attorno a lui.

Nel frattempo Tracy chiese a Spacy cosa fosse successo.

Spacy: «Noto che la linfa è tornata al suo processo naturale, è tutto come prima! Anth CE L'HA

FATTA!»

Tracy: «Siamo salviii! Anth, Anth! Rispondi! È FATTA!!!»

Terry: «Grande Anth! Ora torna su!»

Ma Anth niente.

Da quella radiolina non arrivò nessun cenno da parte del viaggiatore.

Anth aveva intrapreso il suo ennesimo Trip.

Si ritrovò in uno spazio infinito e completamente bianco, senza pareti, solo lui.

Iniziò a vagare e sentiva solo il suo respiro, che era sempre più affannoso, non so quanto tempo avesse potuto vagare ma per lui sembrava un eternità.

Ogni suo passo però, a contatto con il suolo, creava colore.

Era una sensazione fantastica.

Quello spazio poi iniziò a trasformarsi nell'universo con tutte le sue stelle e Anth si ritrovò senza la sua tuta.

Era vestito come un giorno qualsiasi sulla terra.

Un po' alla Bart Simpson, per farvi un idea.

Il ragazzo è un eterno Peter Pan fondamentalmente.

Ma torniamo a noi.

Anth questa volta non fluttuava, ma camminava e si spostava sempre più velocemente, per dare colore a questo stupendo, si, ma altrettanto senza colore, universo.

Ad un certo punto si voltò per guardare dietro di lui, come se sentisse una presenza; ed effettivamente c'era.

Era la linfa che lo stava chiamando e lo faceva con la stessa voce di Wendy.

Wendy: «Anth! Anth! Hey sono io, Wendy, la linfa.»

Anth si diresse verso di lei, si sedette e iniziò ad ammirarla perché questa volta Wendy si presentò con le sembianze di una donna.

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