Chiara
Come al solito l'insonnia si è fatta padrona di questa notte. Io e Jane non ci siamo parlate per tutta la sera e lei si è addormentata poco dopo aver toccato letto.
Non voglio fraintendimenti, tengo molto a Jane, ma mentirei se dicessi che potrei mai amarla. In questi anni diverse volte le ho detto che forse per lei sarebbe stato più salutare lasciarmi e trovare qualcuno di meglio, qualcuno di sano. Dopotutto, non mi è mai sembrato così sbagliato. Mi riterrei una persona di gran lunga peggiore se avessi deciso di mentirle, riempirla di false parole dolci allo scopo di decantare un sentimento che non è mai esistito né potrebbe mai nascere. La sincerità, per quanto possa essere terribile, è sempre meglio di una bugia, per quanto splendida e tenera questa possa essere.
Alissa ha sempre continuato a dirmi che "la colpa è tutta mia, perché non ci sto provando abbastanza". Essendo onesta però, mi sto sforzando molto. A volte mi sembra di non riuscire nemmeno più a tenere il passo con la vita quotidiana. Ho la sensazione di essere tanto risucchiata in questo vortice di sforzi da fare fatica a comprendere cosa io faccia perché lo voglio e cosa perché credo semplicemente che sia giusto e Jane se lo meriti. Lei non sembra notare nulla, eppure a volte quasi vorrei che se ne accorgesse, che mi dicesse qualcosa. Che Jane o Alissa confermassero o smentissero le mie paure, non importerebbe come. O forse vorrei semplicemente che Jane smettesse di volermi a tutti i costi e prendesse la scelta corretta, quella di allontanarsi da me o quanto meno restarmi amica e costruirsi una vita con qualcun altro, qualcuno con cui avere una relazione vera e non da chiudere in gabbia per sfoggiarlo come proprio.
In questi anni non sono stata l'unica a non migliorare per nulla. Jane è decisamente peggiorata; è stressata, frustrata. Avrei dovuto capire anni fa che lei si aspettava qualcosa di grosso dalla nostra relazione improvvisata, nonostante le migliaia di parole spese per spiegarle che non saremmo giunte in nessun luogo nemmeno lontanamente vicino al paradiso che si era costruita in testa. Credo fosse del tutto certa che la storia delle condizioni sarebbe svanita prima o poi, che avrei allentato la presa, che mi sarei scordata di Giulia solo per innamorarmi perdutamente di lei.
Purtroppo per lei nulla di questo è mai accaduto. Jane pensa che io non mi accorga di come, a volte, i suoi sentimenti sembrino sul punto di divenire prima ossessione e poi in brama di ottenere ciò per cui ha tanto lottato sempre che, come una parte di me crede, non lo siano già. Eppure, all'improvviso e senza l'aiuto di nessuno, sembra riacquistare il buon more, piena confidenza e totale controllo su tutto. Tuttavia, nemmeno una volta ha soddisfatto la mia richiesta di rendermi partecipe dei suoi pensieri.
Un suono mi coglie di sorpresa, interrompendo il mio dialogo silenzioso.
Si tratta di un messaggio di Alissa. Nulla di particolarmente illuminante, una semplice emoji di una fetta di pizza, ma tanto mi basta per comprendere.
Mi alzo con un leggero sbuffo e poso la mano sulla lapide di fronte a me, fermandomi per qualche attimo.
Ogni volta che qualcosa mi attanaglia la testa, è sempre con lei che parlo. Non ho bisogno di risposte, soluzioni o cenni di riscontro. La coscienza che mi avrebbe ascoltata con puro interesse è tutto quello che mi serve davvero; sentirmi libera, protetta, come solo lei sapeva farmi sentire.
«Torno presto Giulia, promesso» sussurro, per poi salire in sella alla mia moto, rimuovere il cavalletto e guidare di nuovo verso la città pienamente popolata, con tanto di coppie che quasi si spogliano nel semibuio delle gallerie.
Questo mi ricorda una calda sera di un paio di mesi fa. Jane aveva provato ad avere rapporti con me, cercando di rassicurarmi di fronte alla mia forte esitazione e i miei rifiuti, che forse alle sue orecchie sono suonati abbastanza incerti da cercare di persuadermi, sempre con cautela. Mi è venuto un attacco di panico tanto forte che Alissa ha dovuto intervenire in prima persona. Non che lei fosse lì, ma la contattai al telefono in un misero tentativo di dirle di venirmi a prendere per aiutarmi ad evadere da lì e dalla costante sensazione di essere incatenata, rinchiusa nell'appartamento in cui sono cresciuta e che mi appartiene.
Bizzarro e patetico, ma con il tempo è diventato più facile uscire da casa mia che far capire a Jane che talvolta ho bisogno di solitudine, di stare in una stanza senza nessuno attorno, per i fatti miei. Le ho chiesto ripetutamente di comunicarmi quello che sente come faccio io, così da alleviare lo stress almeno un po'. Le ho proposto di fare altro che non fosse solo studiare e spendere tempo con me anche quando le chiedo un poco di spazio.
Avrebbe potuto prendere la patente e comprare una macchina, i soldi non le mancano e di certo suo padre non le direbbe mai di no, ora che l'ho conosciuto ne sono ancora più certa. Il massimo che sono riuscita ad ottenere, è che prendesse la patente, ma di comprarsi un'auto per spostarsi da sola, senza farsi sempre accompagnare da Alissa ovunque, non ne ha voluto sapere.
Interrompo la catena di pensiero una volta giunta di fronte al locale di Francesco, il mio pizzaiolo di fiducia. Ritiro un paio di pizze a nome di Alissa, facendomi anche prestare uno di quegli affascinanti scatoloni per le consegne con la promessa di riportarlo domani, e guido fino a casa sua, controllando in continuo di non star seminando fette triangolari sull'asfalto.
Busso gentilmente alla sua porta e attendo, sperando di non svegliare i suoi genitori. Quando il battente si spalanca, ci scambiamo un'occhiata intensa. Sono sicura che entrambe mostriamo molte emozioni sul volto, dalla delusione al dispiacere. Nel silenzio aleggiano tante frasi non dette. Per la prima volta, però, sono tutte in trappola, inutili, impotenti. In questa situazione, la semplice comprensione e conoscenza reciproca non sarà abbastanza per sistemare le cose. Come non è mai successo fin'ora, oggi dovranno essere davvero le parole a parlare.
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I Frutti dell'Ignoto
RomanceSequel di "Al di Là del Nulla" La vita è portatrice di sorprese. A volte succede che una vecchia memoria si materializzi come nuova realtà presente, portando grandi promesse che nascondono tremende minacce. Che cosa succederà a Chiara quando sarà la...