Perfino la tua voce ha un non so ché di peccato carnale. . C. Bukowski
Altair
Arrivo a casa e vado a parcheggiare la macchina, mi giro verso Yolanda aspettando che scenda ma lei si gira verso di me.
<<Mi ridai le mutandine?>> <<No>> <<le rubi a tutte dopo avergliela leccata?>>
Le prendo a coppa il mento avvicinandomi alle sue labbra <<no leonessa, l'ho leccata solo a te>> lei sgrana gli occhi e la lascio andare <<io...io devo andare.>>
Scende di corsa dalla macchina con le guance leggermente arrossate e io aspetto che sparisca dalla mia vista mentre mi lascio andare mollemente sul seggiolino.
Abbasso lo sguardo sulla patta dei pantaloni ancora ingrossata al ricordo dei suoi occhi intrisi di lussuria, del suono dei suoi gemiti, del suo sapore sulla mia lingua e delle vibrazioni delle sue gambe mentre veniva, mi passo una mano sul viso cercando di rimuovere dalla mia mente queste scene, scendo dalla macchina e vado direttamente verso la mia stanza , prendo dalla cabina armadio una tuta e una semplice maglietta bianca e vado nel bagno.
Esco dalla macchina andando nella mia stanza dove trovo Orion che mi aspetta seduto sulla poltrona <<alla buonora>> alzo gli occhi al cielo sedendomi sulla poltrona difronte a lui <<che vuoi?>> <<Come sei scorbutico...a che ora partiamo domani?>> <<Dove dovremmo andare?>> <<Santo cielo fratello hai trent'anni e ti dimentichi le cose, figurati a quaranta>> lo guardo corrucciando lo sguardo e lui sospira <<hai l'addio al celibato>> <<ho detto che non voglio farlo>> <<Cristo, per caso vuoi far morire Rigel e me di crepacuore? Abbiamo prenotato il miglior locale a Las Vegas!>> <<Andateci voi>> <<io non mi sposo>> <<nemmeno io>> <<sono dettagli irrilevanti>> gesticola con la mano come a voler mandare via qualcosa di fastidioso.
<<Perché non vai dalla tua cameriera?>> <<Ci vado di notte da Teresa>> mi alzo buttando la giacca sul divano di fianco ad Altair <<CAZZO!>>
Mi giro verso Orion che si è alzato di scatto e sia allunga sul divano, si raddrizza prendendo tra le mani le mutandine di Yolanda e io sgrano gli occhi, mi guarda con occhi e bocca spalancati e alterna lo sguardo tra me e il pezzo di stoffa che ha tra le mani <<è quello che penso io?>> <<Si Orion, sono mutande>> <<riformulo: sono di chi penso io?>> <<Si>> <<Cazzo fratello allora Alhena ci aveva visto bene, ti piace davvero>> <<che c'entra Alhena ora?>> <<Abbiamo fatto una scommessa, secondo lei non resistevate fino al matrimonio, per me invece avresti aspettato la finta notte di nozze ma vedo che le devo una giornata di shopping tra Dior, Prada e un bel paio di Louboutin>> <<da quanto scommettete su di me?>> <<Da sempre ma tu non lo sai>> <<Orion è meglio che te ne vai o qui finisce male>> <<si forse è meglio, vado ad annunciare la mia sconfitta alla mia carissima sorellina>> lancia le mutande sul letto ed esce.
Vado verso l'armadio e prendo un pantalone della tuta nero e una maglietta bianca semplice, vedo verso il bagno ed entro nella doccia e lascio che l'acqua calda mi colpisca mentre mi appoggio mollemente sulle piastrelle in marmo freddo.
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Fragments of broken dreams
RomanceYolanda Smith è una semplice ragazza la cui vita è stata distrutta, per un puro caso incontra Altair Lancaster, un uomo ricco, bello, potente, temuto e rispettato da tutti. Entrambi vivono una vita serena quando un giorno due minacce stravolgono la...