Capitolo 18

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Capisci di avere tutto quando ridi spensierato

e sopravviene la paura di non avere più niente

                                                                 Sky Hill

Altair

Entriamo in macchina e per una buona parte del tragitto restiamo come sempre in rigoroso silenzio, lei immersa probabilmente tra i ricordi.

Apro i finestrini lasciando che il vento gelido della notte si abbatta sui nostri visi come ho quasi sempre fatto da quando non vado più in moto.

Continuo a guardare davanti a me notando il cielo notturno che inizia già a schiarirsi, chiaro segno che il sole stia per sorgere il sole.

<<Posso farti una domanda?>>

Annuisco soltanto sicuro che lei mi stia guardando <<perché non vai più in moto?>>

<<A causa di un incidente di cui mi sento colpevole, e la moto accentua di più il ricordo e la mia colpa>> <<da ciò che ti disse Orion quella sera, la moto rappresentava tutto per te>> annuisco di nuovo <<è la mia punizione per ciò che ho fatto, se andassi di nuovo in moto è come se dimenticassi ciò che è successo, ma sono anche io che...>>

Mi blocco indeciso se continuare o meno <<che non vuoi abbandonare il dolore perché è l'unica cosa che ti rende vivo?>>

Freno davanti a una villa dato che siamo arrivati, mi giro a guardarla con le labbra dischiuse stupito da ciò che mi ha detto <<come fai a...>>

<<Forse siamo più simili di quello che credi...Angelo della notte.>>

Scende dalla macchina e io la imito, inizio ad incamminarmi verso l'ingresso salendo qui pochi gradini della villa, Yolanda è dietro di me anche un po' imbarazzata.

Dopo qualche secondo mio nonno di apre è un sorriso a trenta denti compare sul suo volto, mi abbraccia forte e io ricambio, dopo poco ci stacchiamo e la sua attenzione si sposta su Yolanda che saluta dolcemente <<chi è questa bella ragazza?>>

<<Andiamo prima da nonna così rispondo ad entrambi.>>

Entriamo ma nel corridoio Yolanda mi ferma prendendomi per la camicia <<Altair guarda o me sono vestita non mi sembra il caso di...>> <<Non si scandalizzano per un vestitino corto fidati di me>> le sorrido cercando di rassicurala anche se so che non servirà a nulla.

<<Ciao nonna>> lei mi abbraccia e così come con mio nonno ci stacchiamo dopo pochi secondi e mi giro verso Yolanda <<lei è mia nonna Luisa e lui Felix, nonni lei è Yolanda.>>

Le sorridono gentilmente e lei si imbarazza, le guance le si tingono teneramente di un rosso leggero che mi fa sorridere dolcemente.

Per un attimo mi dimentico di tutto e di tutti, mi dimentico di essere qui solo per farle conoscere le persone più importanti della mia vita, mi dimentico di essere qui per raccontare a mio nonno le minacce di Gemini, mi dimentico che ci sono loro a guardare le occhiate che ci scambiamo io e la mia regina di ghiaccio.

A bloccare questo momento è lei che si gira verso i miei nonni che sorridono teneramente anche loro, mi schiarisco la gola e prendo posto sul divano elegante in pelle nera al centro della stanza, Yolanda mi imita sedendosi però vicino a mia nonna che le sorride.

<<Gemini vuole prendersi l'azienda>> dico di botto senza troppi giri di parole e mio nonno alza gli occhi al cielo <<per l'amor del cielo, non mi hai mai fatto conoscere nessuna ragazza se non la tartaruga che avevi trovato da piccolo e che hai chiamato Selly e ora vuoi parlare di quell'idiota di mio figlio?>>

Fragments of broken dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora