12. Il conte... e l'uomo

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Il foglio successivo è scritto fitto fitto e c'è incollato sopra un biglietto di invito molto scolorito al castello di Gyendier, è scritto a mano sicuramente opera di Lady Beth. Sembra che per Lord Jeon sia stato un incontro importante.
Mentre sto per iniziare a leggere Frederick entra.
-le ho portato la lampada ad olio e un pezzo di crostata di mele fatta da me, se resta qui tutto il pomeriggio avrà bisogno di una merenda.
Quest'uomo mi sorprende sa essere ruvido come la carta vetrata ma anche tanto gentile.
-a che punto è arrivato degli scritti lasciati dal Conte?
Mi sorprende la sua domanda, li ha letti anche lui probabilmente, sono diretto e glielo chiedo.
-li ha letti tutti?
Annuisce.
-io sono appena arrivato quando Lord Jeon deve andare al ballo a Gyendier per proporsi a Lady Beth, portandosi dietro l'avvocato Namjoon e Jimin.
-Lady Beth era una donna bellissima... Venga mi segua le faccio vedere il quadro che la raffigura.
Usciamo dalla biblioteca.
E ci incamminiamo per un lungo corridoio per entrare in una stanza buia, Frederick apre subito una grande finestra, meglio così perché l'odore di chiuso e vecchio insieme è insopportabile.
Indubbiamente una stanza femminile, curata con uno specchio enorme.
Mi sorprende.
-non pensavo che nel 1400 ci fossero specchi così grandi.
-si ma erano un lusso questo viene da Venezia. La vede la lastra di cristallo lucidato con i fogli di stagno e mercurio? I sottili strati di stagno venivano uniti al vetro tramite un bagno di mercurio era un processo costoso e complesso.
Questo è stato un regalo dell'avvocato Namjoon per la giovane sposa.
Eccola guardi...
Frederick sposta una tenda che copre un dipinto che raffigura una dama a grandezza naturale.
Mora con i capelli raccolti in riccioli accurati, un trucco leggero sul viso. Occhi scuri e vivaci con una bella bocca carnosa. Indossava un vestito blu adornato da fili dorati ad impreziosirne la figura...un corpo sinuoso di certo non una donna magra ma leggermente e piacevolmente in carne.
-stupenda...
Dico io.
-già... Chi non la vorrebbe una donna così?
-Lord Jeon però dagli scritti molestava Jimin... E provava piacere a farlo.
Commento distrattamente guardando il quadro.
-capirà leggendo ancora...
Ora devo ricoprire il dipinto e chiudere la finestra l'umidità non gli fa bene.
La vede quella porta laterale? Comunicava con la stanza di Lord Jeon.
Dice indicandola.
-ma non dormivano insieme?
-no. Lord Jeon e Lady Beth amavano la loro privacy. Erano una coppia solida in comune accordo. È stato un matrimonio riuscito.
La stanza del Conte però la vedremo poi.
Torniamo alla biblioteca...

Mi fa strada per poi lasciarmi di nuovo alle mie letture con un elemento in più.
Quando torno però i fogli sono di nuovo a terra e la mia lampada ad olio spenta.
Raccolgo tutto mentre risento dei passi leggeri e una risata sommessa, ma fuori della porta non c'è nessuno e Frederick è già andato via.
Riaccendo la lampada è riordino i fogli riprendendo da dove sono arrivato... Ora ho un elemento in più ho visto Lady Beth.

Siamo arrivati a Gyender, ci hanno accolto festosamente. Il castello è pieno di dame e cavalieri.
Ci hanno riservato due stanze., una per l'avvocato e una per me. Per Jimin mi trovo con una situazione che mi infastisce.
-il vostro servo potrà dormire con i nostri due stallieri Duen e Xeno, mi dice Lady Beth, mentre i due uomini alti e muscolosi nel sistemare i nostri cavalli guardano Jimin che arrossisce dalla testa ai piedi.
-Lady Beth...sono abituato ad essere servito continuamente... In questo ammetto di essere molto viziato, Jimin dormirà a terra nella mia stanza è abituato a farlo. E sarà pronto a servirmi all'occorrenza.
Sia l'avvocato che Jimin mi guardano stupiti ho mentito e lo sanno benissimo, ma il solo pensiero che passi la notte con quei due...
Namjoon ed io seguiamo Lady Beth mentre con la coda dell'occhio controllo Jimin che tira giù le valige dal carro aiutato da uno degli stallieri...che accorgendosi che sono troppo pesanti per lui con mio grosso disappunto insiste ad aiutarlo.
Lady Beth ci fa strada ha un bel modo, sarebbe davvero adatta ad essere mia moglie a corte e va molto d'accordo anche con Namjoon che è un mio valido collaboratore.
Quando ci sistemiamo nelle rispettive stanze, mi siedo nel mio salottino guardando Jimin sistemare i miei abiti nell'armadio.
-la camicia si è spiegazzata
dico bruscamente
-trova il modo di farla stirare. Altra cosa non familiarizzare con quei due stallieri.
Continuo sgarbatamente.
-certo signore.
Dice uscendo con la camicia.
Mentre lui è fuori mi butto sul letto per riposare un po' e mi assopisco.
Qualche ora dopo...
-signore...
-signore...Lord Jeon...
Lo sento che mi sta chiamando ma faccio finta di niente.
-Lord Jeon... Accidenti questo non si sveglia...
Sento che dice fra sé è sé... Lo sento un tocco leggero sul mio viso. E gli imprigiono il polso con una mano tirandolo a me...
-Che fai? Mi accarezzi?
-no... no...cercavo di svegliarla...
Siamo vicinissimi.
-signore è già in ritardo... Le consiglio di fare il bagno le serve di Lady Beth le hanno preparato l'acqua calda.
In effetti è ora e allora lo lascio andare per poi sconvolgerlo... spogliandomi ed entrando nudo nella vasca, ha le orecchie e le guance rosse mentre lava il mio nobile corpo.
Ma il mio bagno è breve un quarto d'ora soltanto...sono certo che ripeterò l'esperienza.
Poi mi vesto ed esco...
Appena sceso però mi accorgo che non ho messo i gemelli alla mia camicia, Jimin deve averli tolti per farla stirare... e risalgo per indossarli hanno lo stemma del mio Contado.
Quando entro mi accorgo subito che i vestiti di Jimin sono a terra... È dentro la vasca... Si accorge di me alzandosi in piedi nudo, cercando l'asciugamano che ho preso in mano io nel frattempo per poi rinunciare tentando di coprirsi con le mani.
-era ancora calda e profumata?
Chiedo con voce volutamente suadente.
Annuisce non dicendo nulla, mentre l'acqua scivola sul suo corpo che rabbrividisce eccitandomi in modo vergognoso.
-la prossima volta dimmelo che vuoi fare un bagno... Potremmo dividerla la vasca.
-credo che la stiano aspettando...
Riesce a dire a denti stretti.
-si... Hai una maledetta fortuna questa volta.
Dico tirandogli addosso l'asciugamano.

Ritorno giù rosso in volto e con il corpo in tumulto.
Namjoon mi viene incontro e ci rechiamo nella sala adibita per la cena.
I commensali sono piacevoli e la famiglia Gyendier pure. Il padre capisce le mie intenzioni e poco dopo al ballo che segue affronta l'argomento con me in un momento in cui restiamo soli.
-le sue intenzioni per la nostra Beth sono onorevoli Lord Jeon?
-assolutamente si. Se me lo consentirete farò di vostra figlia... Lady Jeon Contessa di Gyeongserdon.
-è concessa allora. Quando chiederete la sua mano?
-Durante il ballo al mio castello fra due settimane.
Dovrà essere in evento memorabile, sarà presente la sorella del Re Liri Yuan.
Lady Beth immagina che chiederò la sua mano?
-si assolutamente si, conosce il suo potenziale e ha già notato quanto voi l'apprezziate.
Venga Beth e l'avvocato Namjoon sono usciti qui sul terrazzo con la sorella di Beth.
Quando usciamo la sorella è affacciata distratta dal panorama notturno...ho la sensazione chiamandoli invece di aver interrotto una conversazione fra Namjoon e lei.
Forse Beth sta chiedendo informazioni su di me giustamente.
La serata scorre leggiadra non amo ballare ma mi sforzo di farlo...faccio ballare Lady Beth, sua madre, sua sorella e anche qualche altra dama.
Ma danzo spesso con lei perché tutti capiscano il mio intento.
Lei alterna suo padre a me e a Namjoon perché sa che così non mi dà dispiacere...nel danzare con altri uomini. È attenta all'etichetta è la donna per me.
Per tutti è chiaro che la sto corteggiando ufficialmente.
Verso la mezzanotte tutto finalmente finisce e ritorno in stanza.
Sono stanco ma non vedo l'ora di vederlo. Dovrò rimandare tutto a domani però.
Jimin sta dormendo sul tappeto accanto al fuoco. I suoi capelli biondi puliti e profumati sono sparsi su un cuscino preso in prestito dal divano. Il riverbero delle fiamme del caminetto dipinge bagliori fra quei fili di seta che sono i suoi capelli. Le sue spalle sono leggermente scoperte ha indosso solo una leggera camiciola di lino da notte...la linea del suo collo, le guance leggermente arrossate, la sua bocca carnosa socchiusa e le sue folte ciglia mi incantano. Lo desidero... Lo prenderei ora su questo tappeto e so che saprei, nonostante le sue sicure ritrosie farlo mugolare dal piacere.
Sfogo il mio desiderio dentro quel grande armadio adibito a toilette che hanno tutte le stanze di noi nobili, tentando di non fare rumore per non svegliarlo.
Quando mi sdraio nel mio letto... Mi sembra troppo grande. Penso distrattamente al futuro mentre il sonno piano piano mi coglie...
Avrò Lady Beth al mio fianco questo è sicuro, per la magnificenza del mio contado, ma è altrettanto sicuro che Jimin sarà nel mio letto per soddisfare il mio corpo e il mio cuore... Che sta battendo all'impazzata...solo guardandolo. È la ragione che mi ferma, perché se seguissi l'istinto le mie mani sarebbero già su di lui cercando soddisfazione.

Cosa ne pensate? Siete cripticissime in questo racconto... Proseguo insicura sempre per le vie tortuose della mia folle immaginazione....

INDIMENTICABILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora