La mattina dopo mi porta la colazione, impeccabile nel servirmela si è fatto insegnare bene le cose.
Non gli parlo lo osservo soltanto. Nella mia mente malata aspetto questa sera quando andrà a casa.
Ho in mente qualcosa.
Il resto della giornata scorre con i miei soliti adempimenti, parlo a Namjoon dell'invito al ballo dei nostri vicini e della mia intenzione di organizzarne uno qui.
Namjoon è entusiasta e mi esprime il suo completo appoggio per il corteggiamento di Lady Beth che sembra essere di suo gradimento.
-è un'ottima scelta per voi, è bella, intelligente, colta di buona famiglia e ha sangue inglese e coreano meglio di così non si poteva sperare.
-mmmmh si... Tuttavia fisicamente non è esattamente il mio tipo. Tutta quella esuberanza fisica non è quello che preferisco. È anche alta come me poi...
-Lord Jeon non capisco è perfetta, ha un corpo sinuoso come una donna dovrebbe avere.
-io preferisco un tipo più androgino...non troppo femminile ecco.
Namjoon mi guarda in modo strano dopo questa affermazione, ma a me non importa, sposarmi sarà una spiacevole conseguenza dell'essere Conte.
Verso le 20 appena posso mi informo se Jimin è già uscito per andare a casa, appena me lo confermano esco a cavallo... Sebbene il mio stalliere me lo sconsigli.
-a quest'ora rischia Lord Jeon... Fuori ci sono solo malintenzionati, qui intorno c'è la banda di Meisel... Cattivi arnesi.
Non mi importa ho con me la pistola e un lungo coltello.
Galoppo per circa 20 minuti quando lo vedo in lontananza cammina a lato della strada ha un mantello lungo marrone scuro con il cappuccio tirato su... Un mantello che ha visto giorni migliori.
Lo affianco.
-credi che sia una buona idea camminare fino al villaggio tutto solo?
Continua a camminare senza rispondere.
-e credi che sia una buona idea non rispondermi?
Dico balzando giù da cavallo dinanzi a lui.
Lo faccio male però perché Black si spaventa e mi scappa via.
-idiota...
Non so se lo sto dicendo a me stesso per aver fatto scappare il cavallo o a lui...
-non si preoccupi per me... Vada a casa... Io sono abituato a fare questa strada...
Risponde infine seccato.
-mi preoccupo eccome dato che dovrai essere tu a restituirmi i soldi di tuo nonno...
Ma non c'è tempo per discutere perché stranamente vediamo Black impaurito tornare indietro al galoppo... Spaventato...dietro di lui rumore di zoccoli pesanti, capisco subito la situazione di pericolo e non ci penso due volte, tiro Jimin con me dall'altro lato della strada rotolando velocemente sotto un grosso cespuglio.
Non ho sbagliato perché poco dopo arriva un drappello di cavalieri con l'aspetto poco rassicurante per fortuna abbiamo fatto in tempo a nasconderci senza essere visti.
-briganti...
Sussurra Jimin
-zitto.
Dico io ancora più piano.
Sentiamo il loro capo commentare....
-quello era un cavallo bardato, aveva lo stemma di Gyeongserdon, c'era sicuramente un nobile in groppa. Dobbiamo trovarlo.
Voi due restate alla fine della strada, noi procediamo nella direzione dov'è andato il cavallo.Restiamo zitti e fermi dentro questa macchia grande di vegetazione.
Un rovo mi ha graffiato uno zigomo sento il bruciore e il sangue sul viso.
Jimin è sotto di me, non possiamo muoverci. Il suo viso è all'altezza del mio petto il suo respiro solletica la mia pelle dove si apre lo scollo della camicia.
-vi siete graffiato...
-ssshhh... Cosa non capisci... dello stare zitto... del tacere.
-sanguina...
Dice toccandomi lo zigomo delicatamente con la punta delle dita.
Per poi guardarsele...
-il mio sangue è come il tuo... Cosa guardi...?
Gli dico brusco.
-niente...
Commenta confuso.
Essere così vicini...senza spazio alcuno fra noi mi porta a perdermi in quegli occhi verdi spaventati... mi rende ardito. Prendo le sue piccole dita insanguinate stringendole e portandole alla mia bocca... In un gesto così intimo... Mentre i nostri respiri si fanno affrettati. Sono così vicino al suo viso...
-no...
Pronunciano quelle labbra spaventate.
Non esiste un no per me e lo sa benissimo, tenta di resistermi girando la testa, ma sono troppo veloce e catturo la sua bocca in un bacio dapprima a senso unico per poi sentire a poco a poco il suoi coinvolgimento.
Sono un pazzo a pochi metri ho dei banditi che potrebbero ucciderci ed io sono qui in mezzo ad un cespuglio spinoso baciando un servo... Ma non è un servo qualsiasi è colui che mi accende i sensi.
Come un adolescente arrapato continuo e lui si fa più partecipe poggiando una mano sul mio petto e una fra i miei capelli, quest'ultima mi procura brividi indicibili, fossimo in un altro posto sarebbe già mio... Gli avrei già strappato i vestiti...
Io invece con una mano sono sceso su una sua natica stringendola attirato dalla sua morbidezza e premendolo a me perché senta la mia eccitazione che si fa più intensa sentendo la sua.
Il mio corpo reagisce in un modo che mi sconcerta.
Restiamo avvinghiati per un bel po' persi in un'altra dimensione comandata dai nostri corpi eccitati. Finché non sentiamo arrivare di nuovo dei cavalli e delle voci.
-ritorniamo al campo Meisel ci aspetta. Non abbiamo trovato né il cavallo né il nobile.
Forse la bestia gli è scappata dal castello...e ora ci è ritornata.
Commentano distrattamente.
-Vanno via.
-aspettiamo...
Dico sulla bocca di Jimin, che annuisce senza guardarmi negli occhi troppo imbarazzato per quello che è appena accaduto fra noi.
Quando siamo certi che non torneranno indietro ci alziamo e ci incamminiamo verso il villaggio.
Non mi chiede perché lo accompagno ed io non mi giustifico perché lo sto facendo.
Non parliamo per tutta la strada.
Quando arriviamo a casa di Jaiden sono ormai le 22.30.
-Jimin...ero preoccupato per te...
Dice Jaiden abbracciando il nipote.
-c'erano i banditi di Meisel ma ho incontrato il Conte che mi ha aiutato. Ci siamo nascosti... Lui purtroppo ha perso il suo cavallo.
-grazie Lord Jeon, ma si accomodi non può rischiare di tornare da solo a piedi. Dorma qui... So che è solo la mia umile dimora.
È umile lo è davvero è una stanza unica con due letti, un piccolo caminetto, un tavolo e due sedie e un armadio per i vestiti.
-si forse è meglio che io dorma qui.
Dico stendendo il mio mantello a terra vicino al calore del fuoco facendo finta di non vedere il gesto di Jaiden di cedermi il suo giaciglio, ho ancora i brividi e non è per il freddo. Non ho intenzione di dormire in uno di quei luridi letti.
Rabbrividisco se penso che Jimin con la sua pelle delicata è costretto a dormirci.
Jaiden mi passa una coperta ed io arrotolo la mia giacca per farne un cuscino.
-Jaiden... Credo che tuo nipote non debba rischiare così ogni sera, verrà a vivere al castello tornerà a casa nei suoi giorni liberi... Inoltre ho visto l'armadio che hai qui... Ti farò portare dei mobili del castello da sistemare, sono stati un po' troppo trascurati.
Così potrete ripagarmi più in fretta.
Jaiden si inchina.
-grazie signore per la sua magnanima bontà... Sono... Siamo al suo servizio.
Jimin mi guarda e vedo passare nel suo sguardo un po' di rabbia per come ho manipolato suo nonno.
È si vendica nel peggiore dei modi. Sedendosi sul letto togliendosi le calzature e calando i suoi pantaloni leggeri. Per poi alzarsi in piedi, vedo il chiarore dei suoi polpacci e delle sue cosce glabre e tenere, si sfila la giacca e la camicia indossando velocemente una camicia da notte di lino sottile appena sopra il ginocchio.
Sa che l'ho guardato tutto il tempo per fortuna Jaiden si è già messo a letto e si è girato verso il muro.
-Buonanotte Lord Jeon.
Dice mentre si infila in quelle luride lenzuola.
Buonanotte penso fra me e me senza rispondergli, mentre una fastidiosa erezione preme nei miei pantaloni.
Penso che questa sarà l'ultima notte in cui dormirà nel suo letto.
STAI LEGGENDO
INDIMENTICABILE
FanfictionTaehyung è uno scrittore famoso, un giorno viene invitato a visitare una mostra di quadri. L'autore è un suo vecchio amico del periodo universitario, resta sorpreso dalle sue opere... ed estasiato da un dipinto. Il ragazzo raffigurato è un personagg...