-Lord Jeon esercita il suo potere come dall'editto emanato non ha pietà per noi.
Afferma uno degli uomini del campo.
-è un bastardo lo vedi uccide la gente.
Commenta Meisel rivolgendosi a me.
-perché lo fa?
Chiedo ingenuamente.
-per colpa tua... da quando sei arrivato sei come una maledizione per noi.
Mi grida uno degli uomini del campo dei ribelli.
-zitto tu... Se non vuoi vedertela con me.
Gli urla Meisel di rimando.
-ti rivuole...e ci ricatta... Continuerà ad ucciderci se non tornerai da lui. Devi andartene... Non abbiamo bisogno di uno come te. Sei solo un inutile problema.
Continua ad urlare l'uomo con cattiveria, fino a quando non interviene Meisel difendendomi e spintonandolo a terraSono qui da poco ma non sono riuscito ad integrarmi, sono diverso da loro per modi e aspetto,il gruppo dei ribelli del campo è aggressivo... Sono uomini scuri e sinistri come il buio della notte che è il loro campo di azione.
Meisel non mi fa partecipare alla vita attiva del campo.
Credo sia attirato da me ma non sa come approcciarsi... La sua sarebbe di sicuro una maniera violenta... Lo sa e si trattiene.
In pochi giorni dopo la mia fuga sono iniziate le esecuzioni Lord Jeon è implacabile... Ogni ribelle catturato lo mette a morte.
Ho letto l'editto mi chiama "il sole", non mi ricordo ancora nulla di lui né di quello che abbiamo vissuto insieme. Deve desiderarmi davvero tanto per esporsi così pubblicamente.
Mi hanno detto che in questo periodo sua moglie è assente, sembra che sia tornata con il segretario al castello dei suoi, sta perdendo una zia alla quale è molto affezionata. Sembra anche che lui sia intrattabile molto dispotico con il personale del castello che ha ridotto all'osso dopo la partenza del Re.
Mentre sono qui che rifletto... Arriva la notizia dell'ennesimo ribelle impiccato...mi rendo conto che non posso avere tutte queste persone sulla coscienza... Verso sera sono estremamente angosciato mi sento in colpa, entra Meisel e si accorge subito in che stato sono.
-Jimin non pensare alle parole di Pavel... Lord Jeon come tutti i nobili è un tiranno non si risolverebbe comunque niente per noi se tu tornassi da lui.
-lasciami andare...
Chiedo supplicando.
-non posso vivere qui sapendo di aver scatenato una vendetta simile.
-l'ho detto... Sei un elfo... Non conosci la cattiveria..
Mi rifiuto di darla vinta a Lord Jeon.
Mi abbraccia.... da qualche giorno tenta di avvicinarsi troppo.
Stasera è esplicito su quello che vorrebbe che fosse tra noi.
-vieni a letto con me...
Mi invita.
-diventa il mio compagno... Toglierti a lui significherebbe infliggergli una pena quasi mortale.
Dicono che abbia perso la testa per te... Quello straccio di matrimonio con Lady Beth è una farsa lo sanno tutti.
Lascia che io ti renda libero diventa il mio compagno.
-nooo... Non posso... Lasciami ti prego.
-perché... Cosa te lo impedisce?
-quello che non ricordo... Quello che ho vissuto con lui. Devo tornare al castello è stato un errore venire qui, dovevo prima capire cosa eravamo l'uno per l'altro.
-resterai finché ti renderai conto che hai bisogno di me.
Sentenza Meisel arrabbiato sbattendo la porta.
La notte poi è lunga e non prendo sonno... Mi alzo per bere dell'acqua alla fontana... è freddo e sono vestito poco.
Mi sembra di sentire un fruscio dietro di me
È un attimo ed è tutto nero... Un colpo alla nuca secco... Un dolore fortissimo e perdo i sensi.....
Ero pronto ad invadere il villaggio con i miei uomini, quando mi è arrivato un messaggio:
"sulla strada di ritorno al castello splende il sole, vieni a prendertelo prima che te lo rubi qualcun altro, è sotto l'arbusto di nocciole il bel dormiente e ricorda di essere di parola smettila di giocare con la morte... Se non lo farai... Il sole la prossima volta farà una brutta fine."In breve tempo prendo il mio cavallo e raggiungo il punto indicato. Sotto un arbusto di un nocciolo c'è rannicchiata la mia ragione di vita.
Mi accorgo subito che ha un bernoccolo grande come una noce sulla nuca,non appena gli passo una mano per sollevargli il capo.
Me lo riporto a casa, mentre lo tengo fra le braccia ricordo che non devo essere visto. Passo allora da retro dell'edificio da un'entrata secondaria.
In breve tempo siamo al sicuro fra le nostre mura.Leggo rapito come Lord Jeon ritrova il suo amato e come descrive le sensazioni provate quella sera con Jimin incosciente nella sua stanza.
Come lo osserva dormiente sul suo grande letto, mentre la luce delle candele trema ad ogni spiffero d'aria. Rinforza la legna nel camino perché l'ambiente sia tiepido, gli rimbocca le coltri. Lo accarezza con lo sguardo, si accontenta di sentirne il respiro... di tenergli la mano.
Lo sento quell'amore è nelle sue parole... E nella sua disperazione... Lui spera che Jimin ricordi prima o poi... È disposto a riconquistarlo... È ansioso di farlo.
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INDIMENTICABILE
FanfictionTaehyung è uno scrittore famoso, un giorno viene invitato a visitare una mostra di quadri. L'autore è un suo vecchio amico del periodo universitario, resta sorpreso dalle sue opere... ed estasiato da un dipinto. Il ragazzo raffigurato è un personagg...