Arrivata la sesta ora uscii dalla classe con lo zaino in spalla e mi diressi verso la palestra.
Soffrivo di una terribile ansia sociale e avevo passato tre anni in terapia per lavorare su questo problema.
Con il tempo ero migliorata ed erano anni che non avevo più attacchi di panico, eppure, l'idea di fare quell'attività con tutta quella gente che non conoscevo non mi piaceva affatto.
<Eccoti, finalmente> era Olive, vederla mi rassicurò.
<Ragazze questa è Renée, è nuova e parteciperà anche lei ai giochi. Loro sono Karen, Melissah, Emily, Jade, Ava, Hope e Grace> me le indicò una per una, erano tutte bellissime e io mi sentivo così goffa paragonata alle loro vite strettissime e alle gambe snelle.
<Non siamo tutte, le altre sono in ritardo ma arriveranno fra poco.> mi disse Grace o Ava, non ricordavo il nome della mora.
<Io credo che dovremmo cominciare, se non sanno rispettare neanche un appuntamento cavoli loro> stavolta era Melissah a parlare. Avevo memorizzato solo il suo viso e quello di Jade perché le avevo viste nei corridoi qualche giorno prima.
<Ma non possiamo, siamo nove. Dobbiamo essere tutte e dodici per la coreografia> sottolineò un'altra.
<Non mi interessa, Karen fuori> decretò lei.
<Ma perché io?>
<Perché sei la più imbranata, svegliati tesoro>
Karen fece per aprire nuovamente bocca ma Olive la precedette.
<Karen non ascoltarla, facciamo a turni non preoccuparti> disse, così la ragazza andò in panchina con aria scocciata.
<Facciamo quattro gruppi da due: Melissah e Ava, Emily e Hope, Jade e Grace, io e Renée>
Propose Olive ma, ovviamente, la sua rivale non era d'accordo.
<Non esiste, io sto sempre con Ava, adesso voglio stare con Renée>
<Renée è appena arrivata, vuoi già traumatizzarla?>
<Non rompere sempre il cazzo, Renée vieni qui> mi esortò Melissah, io la assecondai pur di mettere fine al loro battibecco.
Olive decise di arrendersi e prese Ava sotto il braccio trascinandola con sé.
Dovevamo creare degli stacchetti sotto le note del remix di Toxic and Pony di Brittany Spears, poi avremo dovuto simulare una sfida di ballo.
Fu faticoso lavorare con Melissah perché Olive aveva ragione sul suo conto, era davvero una stronza.
I suoi atteggiamenti mi infastidivano molto ma cercai di non badarci troppo.
Le prime a sfidarsi furono Emily, Hope, Jade e Grace. Emily e Hope cominciarono a ballare e dovetti ammettere che erano bravissime a muoversi, Hope chiuse lo stacchetto in una bellissima spaccata sexy e la sua flessibilità mi stupì alquanto.
Dopo di loro cominciarono Jade e Grace, anche loro erano molto raffinate nei movimenti ma personalmente la prima coppia di ballerine mi era piaciuta di più.
L'onore di stabilire le vincitrici fu riservato alla povera Karen che era stata emarginata sin dal principio.
Lei era della mia stessa opinione infatti scelse Emily e Hope.
A quel punto alle due ragazze toccò sfidare Olive e Ava e presentarono la seconda parte del loro balletto.
Quando finirono cominciarono le altre, immaginavo già che Olive fosse molto portata nel ballo e in effetti lo era. Per me era la migliore delle ballerine viste fino a quel momento. Il suo corpo esibiva le curve esili in uno stile molto armonioso oltre che sensuale, anche la sua compagna era discretamente brava ma mai quanto lei.
Quando Melissah si rivolse a Karen per chiederle chi avesse scelto lei rispose senza battere ciglio: Olive e Ava.
Adesso avremmo dovuto sfidare noi quelle dee greche, speravo solo di non fare una brutta figura.
Le ragazze si esibirono nuovamente e non appena terminarono Olive mi fece l'occhiolino mentre sfoggiava il suo sorriso ammiccante.
Mi feci coraggio e cominciai a ballare insieme alla mia compagna.
Melissah, come prestabilito, mi afferrò per la coda di cavallo facendomi ruotare la testa e trascinandomi al suo posto per poi prendere il mio. Prima che cominciasse il ritornello facemmo un ponte all'indietro scendendo verso il basso, fino ad arrivare con la schiena sul pavimento e ad aprire le gambe in una spaccata coordinata.
Ci girammo per sederci sul pavimento e modellarci in una nuova spaccata, con le mani ci trascinammo in avanti. Ci spostammo a carponi sul pavimento poi ci alzammo lentamente fino a fare aderire le nostre schiene e muovendo i nostri bacini in maniera sensuale. Alla fine capitolammo a terra nella stessa posizione e con una gamba più tesa dell'altra.
<Bene Karen, chi ha vinto?> chiese Melissah.
<Tu e Renée, assolutamente> rispose.<Te la sei cavata eh, non ti facevo così brava> Olive mi stava accompagnando a recuperare un libro che avevo dimenticato nell'armadietto.
<Già, infondo non sono poi così male> affermai.
<Comunque credo che tu sia molto migliore di Melissah, ed è un gran bel complimento. Per quanto mi bruci ammetterlo quella è davvero molto in gamba.>
<Ah sì?>
<Sì, ma non montarti la testa, non sarai mai brava quanto me>
<Mh ok, se lo dici tu> entrambe scoppiamo in una risata divertita.
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I colori non esistono
General FictionRenée è una ragazza da un carattere particolare. Il suo passato l'ha resa spigolosa e riservata ma anche molto più forte e intuitiva. Dopo essersi trasferita in un nuovo stato con la sua zia parrucchiera, l'unica cosa che vorrebbe è essere felice e...