«mio dio» urlai portandomi le mani al viso alla vista di tutte quelle persone ammucchiate intorno all'auto
«sta calma» mi afferrò la mano Tom prendendomi in giro
«cadranno tutti ai tuoi piedi» annuì Georg accarezzandomi i capelli
Il giorno tanto atteso era arrivato, la settimana era passata con estrema velocità ma riuscivo ancora a percepire sulle mie spalle il peso di quell'incarico. Osservai l'enorme location notando come già ci fossero accalcati centinaia di paparazzi e giornalisti.
«noi veniamo tra qualche ora» si voltò Bill osservando il mio volto e poi la mia scollatura
«fatemi gli auguri» sporsi la testa permettendo ai quattro di posarmi un veloce bacio sulla guancia
Scesi dall'auto e subito venni scortata nella struttura da quattro bodyguard che si erano appostati davanti l'auto.
«Astrid» aprì le braccia teatralmente Pamela
«sei pronta?» annuì mostrando il sorriso più bello che potessi farle
Quando la donna si allontanò Emma mi corse incontro per afferrarmi la mano e andare in camerino dove c'erano già tutte le altre. Ognuna di loro era già vestita e truccata mentre altre come me dicevano ancora prepararsi, poche di loro mi sorridevano gentilmente dandomi un imbocca al lupo mente molte altre mi squadravano con superiorità.
«come ti senti?» domandò Emma facendo spazio ad una donna che subito si avvicinò ai miei capelli per sistemarli
«abbastanza bene, ho un po' d'ansia» mi mossi velocemente su me stessa
«ci saranno anche i ragazzi e voglio renderli fiera di me» mi portai una mano alla fronte pensando a Bill
«che carini che sono» sorrise amorevolmente
«quindi sei tu la ragazza che sta sempre con i Tokio Hotel» parlò una voce acuta
Mi voltai.
«esatto» la osservai senza farmi intimorire
Il suo sguardo era torvo e muoveva agilmente la testa quasi come se volesse trovare qualcosa per giudicarmi anche senza aprir bocca.
«è da quando sei venuta qui che mi chiedevo dove ti avessi già vista» continuò a squadrarmi da capo a piede
«com'è stare tutti i giorni in compagnia di Bill Kaulitz?» si morse un labbro iniziando a fantasticare
«dio mi fa così eccitare, dopo questa sera voglio conoscerlo» i suoi occhi parlavano ed ero a conoscenza volesse solo infastidirmi, ma nonostante sapessi che il suo era un futile motivo per provocarmi qualcosa iniziò a darmi fastidio al petto
«puoi presentarmelo?» mise il broncio attendendo una mia risposta
«mi spiace deludere le tue fantasie ma Bill ha delle strane preferenze in fatto di ragazze» le sorrisi in modo meschino
«tipo te?» domandò con fare cattivo
«esatto tipo me»
Emma era dietro le mie spalle in silenzio così come tutte le altre presenti nella stanza, intente ad ascoltare il battibecco.
«devi sapere che amo le competizioni, soprattutto quando si tratta di tipe come te» si alzò dallo sgabello avvicinandosi a me, feci lo stesso anch'io e osservai i suoi occhi verdi
«a differenza tua non mi interessano queste cose infantili, ma io amo vincere»
Se ne andò lasciandomi lì con il cuore che batteva a mille, Emma posò una mano sulla mia spalla cercando di calmarmi, la guardai e non potetti far altro che ridere nel vedere il suo sorriso.
«non fare quella faccia» rimproverai la mia amica facendola scoppiare in una risata
«siamo solo amici, lui non è niente per me» mi beffeggiò prima di allontanarsi e dare spazio ad altri professionisti
Per tutta la preparazione non avevo fatto altro che pensare alle sue mani sul mio corpo e al suo sguardo bruciarmi la pelle. Successe tutto velocemente, mi aiutarono a vestire, ad indossare i tacchi e mi spinsero verso la passerella. Ma solo quando la voce di Pamela si interruppe mi resi conto di esser la prima a dover sfilare.
«sta tranquilla» una delle modelle mi sussurrò all'orecchio mentre le altre con un sorriso smagliante mi auguravano buona fortuna
La musica partì e i riflettori erano tutti su di me, gli stagisti mi intimarono di camminare e così feci. Gli occhi di tutti erano puntati sulla mia figura e sul mio abito. Le loro espressioni erano impagabili, eppure tra tutti quegli sguardi il mio cercava soltanto il suo.
Era lì, con il solito sorriso e i suoi occhi da predatore, mi scrutava con attenzione e quando ero così vicina da osservarlo bene mi fece un'occhiolino. La sfilata continuava e i vestiti variavano sempre di più, fin quando non arrivò il mio momento. Un uomo alto e ben vestito arrivò con un meraviglioso vestito tra le mani ed osservai Pamela con un sorriso.
«sono stata colpita fin da subito dal tuo modo di essere e non potevo far altro che creare un qualcosa di unico, soltanto per te» sussurrò orgogliosa del suo gioiello
Era del color della pece, lungo e di seta con pendenti di croci d'argento e borchie su ogni dove.
«questo è il tuo momento» sorrise invitandomi a sfilare lentamente
Applausi a non finire, persone che neanche conoscevo mi acclamavano e mi ammiravano come nessuno aveva mai fatto. Continuai a sfilare fino ad inalare il mio ultimo respiro.
«cavolo sono distrutta» sprofondai tra la poltrona del camerino
«sei stata fantastica» entrò dalla porta Emma applaudendomi animatamente
«grazie Emma»
L'abbracciai e alle sue spalle intravidi le figure dei ragazzi. Mi catapultai tra le sue braccia e inalai il suo meraviglioso profumo.
«avevo occhi solo per te» sussurrò al mio orecchio baciandomi una mano
«era meglio» risi lasciandogli un veloce bacio sulle labbra che passò inosservato a tutti tranne che alla mia amica
«c'è una sorpresa per te» aprì le braccia Tom facendo spazio a Gustav che tra le braccia aveva un enorme mazzo di fiori
Restai a bocca aperta, nessuno mi aveva mai regalato dei fiori.
«oh grazie» sussurrai con un sorriso ebete stampato sul volto
Abbracciai il biondo facendo lo stesso anche con gli altri due.
«siete pronti?» Pamela entrò velocemente dalla porta del camerino facendo sobbalzare tutti
«per cosa?» domandai avvicinandomi ad Emma ma fu Pamela a rispondere
«per la cena, non te l'ho detto?» domandò la donna, scossi la testa in negazione e la osservai mentre con la mano faceva segno a qualcuno di entrare
«voglio che lo indossi questa sera» mi porse il vestito con cui avevo sfilato
«assolutamente» sorrisi
Uscirono tutti dal camerino facendo spazio alla troupe di truccatori e parrucchieri che subito si misero all'opera. Quando percorsi l'uscita fuori il camerino non c'era nessuno se non Bill ad aspettarmi, osservò il mio corpo sorridendo.
«non sai quanto tu sia bella» mi accarezzò una guancia avvicinandosi per baciarmi
«assolutamente no» parlò Emma allontanandoci
«non puoi rovinarle il rossetto, non prima di essere arrivati alla cena» gli puntò il dito contro
«mi scusi» sussurò imbarazzato nel mentre la osservava allontanarsi
«tu non vieni?» urlai per farla voltare
«gli assistenti non sono invitati» ci rimasi male
«ci vediamo» urlai nuovamente e di rimando alzò una mano sorridendo al ragazzo
Feci un respiro profondo e mano nella mano uscimmo dalla porta principale dove ad attenderci c'erano già paparazzi e fan.
«Astrid» i paparazzi mi chiamavano a gran voce mentre continuavano a scattare foto dello stretto contatto tra me e il famoso cantante
Quando arrivammo all'entrata de locale ci fecero posare sul celebre tappeto rosso, i quattro erano completamente sciolti, abituati a tutto ciò, al contrario mio. Ci porsero dello champagne e ci fermammo in un punto a caso della pista osservando tutti gli altri invitati.
«tutto bene?» afferrò la mia mano
«mi sento fuori luogo» mi guardai intorno ridendo
«è un mondo completamente nuovo per me, mi sento un gatto nero» sorseggiai la bevanda sviando gli sguardi incuriositi di molte modelle
«io amo i gatti neri» mi posò un bacio all'angolo della bocca
«Astrid cara» la voce di Pamela mi fece distaccare lo sguardo dai suoi occhi nel mentre era seguita a ruota da Chris
«ti vogliono per un intervista» afferrò la mia mano allontanandomi dal moro che in un secondo venne affiancato dalla ragazza della discussione in camerino
«come ti senti?» mi afferrò il fianco Chris
«bene» cercai di scostarmi dalla sua presa mente osservavo sottecchi il moro continuare a parlare animatamente con la ragazza che scoprì si chiamasse Camilla, una famosa modella danese
«come ti è venuto in mentre di entrare in questo mondo?» parlò una donna facendomi focalizzare l'attenzione su di lei
«in realtà non era mai stata una delle mie più grandi aspirazioni» risi
«il mio sogno era entrare nell'esercito per diventare un pilota di caccia ma Pamela mi ha visto in televisione per la premier del nuovo album dei Tokio Hotel e mi ha portati qui» aprì le braccia parlando nervosamente verso la telecamera
«da quanto tempo frequenti i Tokio Hotel?» domandò un uomo porgendomi il microfono ignorando completamente il modello al mio fianco
«sarà qualche mese, ci siamo conosciuti a scuola»
«hai qualche preferenza tra loro?» domandarono curiosi
«assolutamente no, amo tutti e quattro allo stesso modo sono davvero dei bei tipi da frequentare» risi osservando Tom, Gustav e Georg affiancarmi e subito le telecamere vennero puntate su tutti e quattro
«e per quanto riguarda Bill Kaulitz?» domandò puntandomi il microfono al viso
«Bill è Bill» risi osservando Tom sottecchi
«è un po' il padre del gruppo» parlò Georg
«adesso dov'è?» domandò l'uomo
Voltai lo sguardo notando che mi stesse guardando, feci segno di avvicinarsi e così fece.
«ciao Bill, come descriveresti Astrid e il tuo rapporto con lei? negli ultimi giorni siete sembrati affiatati, c'è qualcosa tra voi?» restai sorpresa per la domanda e lo fu anche lui
«per me è come una sorella, ormai viviamo praticamente tutti insieme siamo una famiglia» sorrise gentilmente
«e per quanto riguarda lei, è bellissima, uno charme che non tutti possiedono, i suoi occhi sono come due magneti» si voltò verso di me «è molto intelligente, gentile»
«e soprattutto fastidiosa» si intromisero Tom e Georg ridendo
«non è vero posso assicurare che senza di lei noi non andremmo avanti» Gustav parlò in mia difesa facendomi crepare dalle risate, non lo si poteva non amare
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Black cat | bill kaulitz
Fanfiction❛La sensazione del sentirsi diversi, del vuoto al petto e della solitudine erano le uniche cose che riuscivano a spaventare Astrid, una ragazza così tanto forte quanto debole. Sola e con mille paranoie si ritroverà a porre la sua completa fiducia in...