thirty-three

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«Chad» urlai bussando per l'ennesima volta alla porta del bagno
«fa presto che sono quasi in ritardo» osservai l'orologio da polso
«quasi fatto» urlò e lasciai perdere tornando in cucina
«come sto?» mi voltai verso di lui che mi osservò accuratamente dopo esser uscito dalla porta del bagno
«come sempre, fantastica» mi lasciò un bacio a fior di labbra mantenendo l'asciugamano che copriva la parte bassa del suo corpo
«grazie» ricambiai il bacio afferrando la pochette sull'isola in marmo
«augurami buona fortuna» mi voltai prima di chiudere la porta
«non ne hai bisogno» sorrisi e uscì fuori casa dove c'era Finn già ad aspettarmi
«buongiorno Astrid, ogni giorno più radiosa» mi aprì la portiera con un sorriso
Erano successe tante cose nell'ultimo periodo; il giorno dopo il "casting" rincontrai Chad in un bar dove mi ripropose di vedere il famigerato film con lui protagonista, accettai non avendo nulla da perdere. Da quel giorno sono passati tre lunghi anni, i Tokio Hotel riuscì a vederli sporadicamente soltanto il primo anno dopo essermi trasferita ed esclusivamente a qualche evento. Non parlavamo quasi più, gli impegni da entrambe le parti erano troppi e non riuscivamo mai ad accavallarli. In questi anni avevo lavorato duramente e partecipato al tantissime sfilate riuscendo a realizzare il sogno di diventare una super modella, Chad era anche riuscito a farmi ottenere una piccola parte all'interno del settimo film di una rinomata saga horror, conosciuta come Saw, lavorando assieme a Chester dopo essermelo ritrovata sul set.
«Oscar» sbracciai verso l'uomo che si avvicinava a me a passo svelto
«fortuna che non sono ancora arrivati, o saresti in ritardo» mi rimproverò
«c'era traffico, Finn» lo richiamai quando notai l'uomo in giacca e cravatta camminare verso l'ascensore
«Astrid» salutò Adriana avvicinandosi a me correndo
«come stai?» le posai un bacio sulla guancia
«io sto bene e a quando pare anche tu, andiamo che Heidi ci aspetta» mi afferrò la mano e salutai velocemente l'uomo prima di esser trascinata davanti la sala casting
«Heidi cavolo che bel vestito» la guardai incantata
«vero?» fece un giro su sé stessa
«stasera ci sei? andiamo in un pub e l'ospite indovina chi è?» continuò, guardai la mora che scrollò le spalle e posai nuovamente lo sguardo su di lei
«Eminem»
«che davvero?» saltai con un sorriso a trentadue denti assieme alla mora
«allora ci sei?» mi sorrise sapendo già di avermi convinto
«dì a Chad che è una serata per soli angeli» mi posò un braccio intorno la spalla Adriana
«ovvio che ci sono» sorrisero e mi strinsero tra le loro braccia
«ragazze, sono tutte pronte» si avvisò Oscar ed entrammo nell'enorme sala dove ad attenderci c'erano tantissime aspiranti modelle
«ciao» salutammo all'unisono fermandoci sulla passerella davanti a loro
«vi lascio in buone mani» fece l'occhiolino l'uomo prima di uscire dalla sala
«io sono Heidi Klum»
«io Astrid Hoffman» feci un sorriso sentendomi osservata
«e io Adriana Lima» aprì le braccia l'esuberante mora
«facciamo una premessa» unì le mani la bionda attirando l'attenzione di tutte
«noi siamo qui per insegnarvi le basi dei i giusti comportamenti durante le sfilate, quindi state tranquille e lasciate che sia il vostro corpo a muoversi» sorrise facendoci annuire
«facciamo un po' di prove» continuò osservandosi intorno
«vieni qui» indicò una ragazza dai capelli neri
«facci vedere qualcosa»
Camminava sicura di sé, sguardo ben impostato e andatura quasi perfetta ma ancora traballante.
«cerca di esser più sciolta» le consigliai
«ragazze molto importante è come vi ponete, sorridenti e radiose, muovetevi, ballate, scherzate ma non state mai ferme» puntualizzò Adriana osservandole
«ogni modella sfila a modo suo, alcune ondeggiano più i fianchi, altre incrociano le gambe o ondeggiano con la testa» parlai
«non soffermatevi su come e cosa muovere, certo saper sfilare in un certo modo vi rende delle vere e proprie modelle ma qui siamo a Victoria's Secret abbiamo bisogno di animo» scesi da sopra al tavolo con un abile salto e mi posizionai alla punta della passerella
«guardate me»
Feci segno ad Adriana e partì una canzone completamente a caso, alzai il mento e muovendo i fianchi iniziai a camminare con passi definiti ma sensuali.
«vedete il come i suoi passi siano perfettamente in armonia con la musica? quasi come se stesse forzando, ma non è così, guardate se cambio genere» parlò la mora
Partì un altro tipo di canzone e senza troppi problemi ripresi a sfilare sotto gli sguardi incantati di tutte le ragazze.
«questa è la catwalk, la camminata base di tutte le modelle» mi afferrò un fianco Heidi
«letteralmente "camminata del gatto" e possiamo dedurlo da come la nostra Astrid camminava come un felino» rise e sorrisi, riportandomi alla mente vecchi ricordi
«piede avanti all'altro, sguardo alto e andatura sensuale» le feci un occhiolino che con passò inosservato alle ragazze
«ricordate non è il vestito che fa la modella, ma la modella che fa il vestito» continuò
«spalle dritte, petto in fuori, testa alta e soprattutto un ottimo equilibrio» incrociò le braccia Adriana affiancandoci
«ma non temete, anche modelle come noi si tengono tutti i giorni in allenamento e potrà sembrare anche difficile ma una volta acquisita la giusta autostima sembrerà tutto più facile» sorrisi e notai il modo in cui si guardarono tra loro
«adesso vi mostriamo come però le modelle di Victoria's Secret sfilano» mi indicò e attesi che la musica partisse
Con un sorriso in volto presi a camminare, muovendomi, aprendo le braccia, mandando baci, era quella la vera essenza. Tornai a casa stremata, i piedi doloranti e un mal di testa fortissimo.
«che ci fai ancora qui?» osservai il biondo uscire da dietro la porta del bagno dopo avermi sentito entrare
«ti stavo aspettando» parlò ovvio
«Emma è passata? dovevo darle i documenti» sbuffai alzandomi dal divano su cui mi ero seduta
«sta tranquilla e rilassati, ha preso tutto» mi afferrò per le spalle facendomi risedere con lui al suo fianco
«a te com'è andata?» posai la testa sulla sua spalla osservandolo
«per adesso della produzione della settima stagione di One Tree Hill non se ne parla perché hanno fatto uscire di scena il mio personaggio ma ho avuto ricevuto una proposta per un film di natale» inizialmente ci restai male ma il sorriso mi riapparve quando sentì la bella notizia
«davvero e come si chiama?» lo guardai
«Cupido a Natale, la trama è davvero carina, io sono un medico» rise e risi anch'io
«e credo che dovrò tagliarmi i capelli e farmi crescere un po' di barba» si toccò la guancia per vedere se stesse già crescendo
«così si che sembrerai un vero uomo» lo presi in giro ridendo
«sai che stasera c'è Eminem al Volv?» chiese osservando la home di instagram, un social appena uscito dove tutte le persone del mondo potevano pubblicare le loro foto, a me e le mie amiche avevano dato una spunta blu chiamata "verificato"
«si vado con Heidi e Adriana» mi alzai andando verso la cucina per prendere dell'acqua
«e immagino che io non possa venire» mi guardò male
«una serata per soli angeli, testuali parole della sola e unica Adriana Lima» risi
«tranquillo però non farò troppo tardi, sai la routine da seguire» feci un mezzo sorriso avvicinandomi a lui lasciando che la sua mano avvinghiasse il mio fianco
Si alzò dal divano e lo osservai, quegli occhi completamente diversi dai suoi. Mi baciò e approfondì con la lingua ma subito mi staccai con una strana sensazione allo stomaco.
«scusa»
«non fa niente» mi abbracciò posandomi un bacio tra i capelli
Era così dolce con me, perché non riuscivo ad accettare il suo affetto?
«vado a riposare un po'» mi allontanai da lui facendo un passo indietro 
«ci vediamo dopo allora» mi baciò e ricambiai il bacio con fretta osservandolo uscire fuori la porta di casa
«dio» mormorai portandomi le mani tra i capelli, sentì il cellulare squillare e mi allungai per afferrarlo

Black cat | bill kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora