twenty-eight

102 5 0
                                    

La nostra piccola vacanza a Chicago terminò con estrema velocità anche se mi dispiaceva abbandonare quel nido di ricordi che io e Bill avevamo costruito insieme. Il rientro a casa fu stancante, Finn ci venne a prendere fuori l'aeroporto alle nove di sera dopo che bloccarono tutte le uscite a causa di un detenuto fuggitivo. Il giorno dopo tornai a lavoro e senza neanche aver informato Pamela aveva già preparato accuratamente il vestito che avrei indossato alla premiazione. Era un completo con top a fascia e gonna a vita bassa fino ai piedi ma con uno spacco che lasciava scoperta tutta la gamba destra ed era di color blu scuro. Dopo giorni Anthony e Emma vennero a casa per aiutarmi a sistemare trucco e capelli. Nel grande appartamento si respirava un'aria soffocante, Bill era chiuso in bagno da ore soltanto per sistemarsi i capelli, Tom non sapeva cosa indossare così come Georg che litigava animatamente con Gustav.
«è sempre così qui?» domandò Emma ridendo nel mentre osservava i ragazzi andare avanti e indietro per il corridoio
«purtroppo»
Tom entrò dalla porta con prepotenza e con solo dei jeans tenuti su a mala pena da una cintura, i dreads sciolti e messi su un lato.
«Tom dimmi»
«quale credi vada meglio?» mi mostrò una maglietta nera e una bianca con dei disegni rossi
«la bianca» lo osservai dallo specchio
«così ci abbino il cappello rosso, ti amo» sorrise uscendo per fare spazio a Georg anche lui mezzo nudo
«che ne pensi? nera o blu?» pensai osservandole attentamente
«nera» annuì e mi sorrise
«se fosse tutti i giorni così non mi dispiacerebbe prendere il tuo posto» alzò le sopracciglia Anthony ammiccando un sorriso che ci provocò una risata
«Gustav»
Lo vidi passare con velocità nel corridoio.
«tutto bene?» annuì
«si, Bill ha liberato il bagno e devo correre a fare una doccia prima che qualcun altro lo prenda» disse velocemente per poi sparire dietro la parete panna
«sei perfetta» sorrise Emma osservandomi
«Pamela ti manda questa, era sua ci teneva a fartela indossare» Anthony mi porse una fila in diamantini argento che mi fasciava perfettamente il punto vita
«è bellissima» la osservai
«wow»
Mi voltai verso la voce di Bill che mi osservava con un sorriso in volto e una mano sul petto quasi come se volesse controllare i battiti del suo cuore.
«non ho parole» afferrò le mie mani contornate da uno smalto nero
«anche tu sei fantastico» risi per la sua espressione
Indossava il solito jeans bootcut nero con varie zip sparse su di esso, una t-shirt nera con un disegno sui toni del giallo e del blu e un giacchetto del medesimo colore brillantinato che andava in contrasto con la cintura dalla la fibbia a teschio.
«siete pronti?» domandò Elia puntando sui nostri visi una videocamera a cui salutammo
«sempre» disse sicuro di sé Bill
Quando arrivammo sul luogo della premiazione l'edificio era immenso e con innumerevoli auto al di fuori. Scendemmo dalla macchina e venimmo subito fotografati dai paparazzi appostati lì, percorremmo il tappeto rosso assieme ad altre celebrità e quasi mi sentivo meglio, dalla prima volta il disagio e l'imbarazzo era passato.
«Astrid» mi richiamarono, sorrisi e posai per loro osservando i ragazzi fare lo stesso più distanti da me
Sentì qualcuno affiancarmi e notai Chester sorridere alla fotocamera, ci salutammo con un bacio su entrambe le guance e scattammo delle foto insieme. Feci anche la conoscenza di Christina Aguilera e Avril Lavigne promettendoci che in futuro saremo andate a bere qualcosa insieme. Posai anche assieme a Justin Timberlake, Beyoncé e gli Evanescence. L'ora del tappeto terminò e ansiosi entrammo tutti in una specie di teatro con tantissimi tavoli e un grande palco luminoso. Presi posto al fianco di Bill non staccando mai la mano dalla sua.
«benvenuti alla diciannovesima edizione degli MTV Europe Music Award 2007» applaudimmo e urlammo tutti
«voglio fare i complimenti a tutti gli artisti presenti qui stasera, scegliere i candidati quanto i vincitori è stato davvero difficile ma ce l'abbiamo fatta» risero i due presentatori
«questa è una notte speciale, la notte dove tutti gli artisti rinasceranno» sorrise la donna
«senza perdere altro tempo iniziamo»
Ascoltavo attentamente tutte le
canzoni vincitrici ed erano tutte meravigliose. Dei fotografi ogni tanto passavo per scattare qualche foto e sorridevo senza dar a vedere il mio stato d'ansia.
«e adesso ecco i candidati come miglior gruppo» feci un respiro profondo ascoltando attentamente i nomi di tutte le band
«My Chemical Romance, Good Charlotte, Tokio Hotel, Fall Out Boy e Linkin Park»
Osservavo la schermata colorata che mostrava i nomi dei gruppi affiancati da dei numeri, strinsi la mano al
mio ragazzo e alzai il mento fremendo dalla voglia di sapere quale nome fosse scritto all'interno di quella busta.
«e i vincitori sono, i Linkin Park»
Sospirai pesantemente applaudendo alla band che si alzò ringraziando tutti, Chester passò davanti a noi porgendo la mano a Bill che si alzò per congratularsi.
«non avremo mai potuto vincere contro di loro con una categoria così» scosse la testa Bill portandosi un unghia nera col french alla bocca
«non dire così Bill» gli afferrai al mano costringendolo a guardarmi negli occhi
«loro sono tutt'altra storia, lo scorso decennio era loro» continuai guardandolo
«esser nominati nella stessa classifica di qualcuno che ha fatto la storia degli anni novanta significherà pur qualcosa» lo rincuorò Gustav facendolo sorridere e annuire
Ascoltammo il loro discorso e poi la
loro esibizione con una delle mie canzoni preferite "What I've Done".
«eccezionali come sempre» applaudì l'uomo dopo aver consegnato il premio e aver stretto la mano a tutti i componenti del gruppo
«adesso però passiamo alla miglior canzone» la donna mostrò la busta attendendo che l'uomo dicesse i candidati
«questa si che è una bella sfida» rise verso la donna leggendo con enfasi tutti i partecipanti
«qui abbiamo All Good Things (Come to an End) di Nelly Furtado, la famosissima Umbrella di Rihanna con Jay-Z, Beautiful Liar delle regine del pop Beyoncé e Shakira» la telecamera venne puntata sulle due che salutarono
«Grace Kelly di Mika, caro amico che saluto» alzò la mano verso l'uomo che ricambiò con un bacio voltante
«Girlfriend di Avril Lavigne e Rehab di Amy Winehouse»
«e quanto parla» sbuffò Georg in preda all'ansia facendo ridere tutti
«tutte canzoni meravigliose, ma la vincitrice è, Girlfriend di Avril Lavigne»
Urla e applausi si aizzarono per i tavoli nel mentre per la sala rimbombava il ritornello della famosissima canzone della bionda. Si alzò ringraziando tutti e anch'io mi alzai per abbracciarla quando passò davanti il nostro tavolo.
«hi Tokio Hotel» sorrise ai quattro con perfetto accento canadese
Osservai Tom seguirla con lo sguardo fino a sopra al palco, Georg lo toccò con il gomito per farlo riprendere.
«hai un po di bava» lo derise e quest'ultimo chiuse gli occhi sorridendo colpevole
«Kyra» lo riprese scherzosamente Gustav togliendomi le parole da bocca
«ha un bello stile e di certo una bella voce, conoscete il mio debole per le bionde ma Kyra ha il mio cuore» si portò la mano destra al petto gettando la testa all'indietro
«finché avrai voglia» rise Georg
Dopo altre tre nomination con le rispettive vincite dei Muse come miglior concerto, per la seconda volta Avril come miglior artista e l'album Loose di Nelly Furtado come miglior album.
«adesso come ottava categoria abbiamo il premio al miglior artista interattivo»
Mi portai la mano al cuore sentendolo battere all'impazzata, osservai i quattro che non osavano staccare gli occhi dai due presentatori e mi voltai verso Bill che a testa alta osservava verso il palco, feci scivolare la mano lungo la sua gamba afferrando la sua, sorrise e stringendola mi baciò il dorso. Con la sedia mi feci sempre più vicina a lui stringendo la mano anche a Gustav all'altro lato.
«candidati al premio abbiamo i Depeche Mode, i Fall Out Boy, i Tokio Hotel» osservai il loro nome sul grande schermo
«i My Chemical Romance e i Thirty Seconds to Mars»
Tutti iniziarono ad applaudire facendo poi calare il silenzio quando la donna dallo sgargiante vestito giallo aprì la busta. Strinsi i denti muovendo nervosamente la gamba, Bill prese ad accarezzare la mia mano con il pollice cercando di calmare anche il suo animo divorato dall'ansia dell'attesa. La presentatrice sorrise leggendo il nome sulla carta per poi mostrare l'interno all'uomo che alzò le sopracciglia con un sorriso a trenta due denti.
«e il premio va a, i Tokio Hotel»
Applausi e urla arrivarono da tutta la sala, mi portai la mano alla bocca con gli occhi ludici. I quattro si alzarono e Bill subito si voltò verso di me afferrandomi i fianchi per baciarmi.
«sono così fiera di te» quasi piansi
«ti amo» sussurrai e ricevetti soltanto un bacio a causa dell'emozione che non riusciva a farlo parlare
«congratulazioni ragazzi, sono tanto fiera di voi, lo sapevo» abbracciai i tre che ricambiarono prima di salire sul palco
Osservavo Bill con il cuore colmo di gioia e che non aveva intenzione di calmarsi. Muoveva la testa come per convincersi che fosse tutto reale nel mentre si mordeva il labbro inferiore. I due presentatori porsero il premio a Tom che lo alzò per mostralo a tutti ricevendo applausi e fischi.
«due anni fa» iniziò a parlare prendendo un forte respiro
«siamo pieni di eccitazione» rise nervoso sorridendo verso il pubblico
«abbiamo lanciato il nostro primo singolo, Monsoon, in Germania» si guardò intorno
«e ora siamo su questo palco, riuniti con delle superstar internazionali e noi abbiamo vinto il premio» osservò con un sorriso la statuetta tra le mani del gemello
«questo ci viene dato da tutti i nostri fan europei» le urla del pubblico e dei fan appostati alla fine della sala mi fecero sorridere
«questo premio è dedicato a te, grazie»
Guardò il pubblico facendo un cenno con la testa ma i suoi occhi si spostarono per qualche secondo su di me come se volesse ringraziarmi per quel traguardo, sorrisi e gli lanciai un bacio volante che ricambiò mimando con le labbra un ti amo. Si sistemarono sul palco con il solito sorriso e la voglia di far vedere al mondo chi erano, la base iniziò e le urla del pubblico mi fecero indiziare a saltare mentre venivo ripresa da una telecamera non lontana da me. Cantavo a squarciagola quella canzone con le mani tremanti e il cuore che vomitava gioia.
«iI'll be with you soon, just me and you» mi guardò e sorrisi
«we'll be there soon» alzò gli occhi al cielo e giurai di riuscire a vedere i suoi occhi scuri brillare
«so soon»
Gustav fece partire il ritornello con la batteria e quando Bill prese parola sui quattro iniziò a cadere dall'acqua nel mentre i loro corpi erano contornati da fortissime luci bianche e fuochi. Si muoveva sicuro di sé sotto la pioggia, i suoi movimenti, le sue labbra, il suo volto. Amavo tutto di lui.
Con il respiro corto e il petto che si alzava e abbassava velocemente finì quell'incredibile performance che sarebbe rimasta scolpita nella mia mente per tutta la vita.
«Bill ti amo» urlai in preda all'emozione
Sorrise e degli applausi rimbombarono per tutta la sala.
«ti amo anch'io Astrid» rise parlando al microfono
Uscirono di scena e tornarono al posto ancora tutti bagnati, gli corsi intorno abbracciandolo.
«sono tutto bagnato» allontanò le braccia dal mio corpo
«non mi interessa» afferrai il suo volto nelle mie mani per baciarlo più e più volte
«questa si che è stata una sorpresa, sei stato eccezionale davvero» risi e gli afferrai la mano per portarla sul mio petto
«senti il mio cuore, questo è l'effetto che mi fai»
Prestammo attenzione alle ultime premiazioni e dopo esser usciti dall'edificio, nonostante l'ora tarda, centinaia di paparazzi erano lì ad aspettare le celebrità sul tappeto rosso.
«Astrid cosa ne pensi della vittoria? perché è un po' anche la tua» domandò un giornalista mentre osservavo i ragazzi posare con l'indice puntato verso le fotocamere
«i ragazzi meritano di tutto, il loro successo è tutto meritato, sono fantastici» sorrisi dolcemente
«sono davvero fiera di loro, delle volte è come se avessi dei fratelli maggiori ma anche dei bambini da educare» risi e provocai una risata anche ai giornalisti
Dopo alcune piccole interviste Bill finalmente si avvicinò a me, afferrò il mio fianco per avvicinarmi al suo corpo. Scattammo delle foto tutti insieme, anche con Elia che non aveva smesso di sorridere dalla premiazione, e come contraddirlo. Dopo una lunga nottata rientrammo a casa, la prima cosa che feci fu togliere le scarpe mentre i ragazzi poggiarono le giacche sul divano.
«ora direi proprio che meritiamo una vacanza» sussurrò Gustav con la voce impastata dal sonno
«concordo» sbadigliò Tom contagiando il gemello, io poggiai la testa sulla spalla di Georg e annuì
«brindisi o a letto?» ci guardammo sapendo l'ovvietà della risposta
«ai Tokio Hotel più Astrid» alzò il calice in aria Tom
«solo ai Tokio Hotel» risi bevendo l'alcolico
«sei una di noi ormai» mi cinse il collo Gustav
«vero, i Tokio Hotel non vanno avanti senza Astrid Hoffman» mi strinse a sé Georg
«vero» si aggiunse Tom
Mi ritrovai stretta tra le braccia dei quattro e nonostante il sonno riuscivo a percepire quella strana sensazione che bruciava il mio petto. Si staccarono da quel contatto e sentì qualcuno parlare.
«dormiamo insieme?»
Iniziarono a correre su per le scale spingendosi come dei bambini, restai da sola al piano di sotto con gli occhi fissi sul punto in cui erano spariti. Scacciai i brutti pensieri e sorrisi, afferrai tra le mani la gonna fin troppo lunga e presi a correre anch'io su per le scale che portavano alle stanze.

Black cat | bill kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora