Quattro.

472 21 0
                                    

Natale a casa Hadley... O Grindelwald!

 O Grindelwald!

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Venere,

Si trovava sdraiata sul suo letto, era la mattina di Natale, a breve i suoi amici sarebbero venuti a casa sua, non era pronta, non del tutto.

Quindi, fissava il soffitto bianco della sua camera senza pensare a nulla.

Era sempre così spaventata o frettolosa  nell'ultimo periodo che non aveva avuto più modo di farlo da così tanto tempo che nemmeno lo ricordava.

Le piaceva rimanere a fissare il vuoto senza per forza pensare a qualcosa, ad un certo punto la mente iniziava a vagare oppure semplicemente si perdeva.

Atticus spesso le faceva compagnia in quei momenti, si metteva accanto a lei o sul fondo del letto e come lei iniziava a mirare il soffitto senza trovarlo interessante, perciò finiva sempre per spolverare il maniera più silenziosa possibile, così da non disturbare quegli attimi di serenità, la camera di Venere.



La tavola era apparecchiata, Queenie e Newt avevano indossato i loro abiti migliori per fare colpo, anche se lei aveva detto più volte che non sarebbe stato necessario, ma loro avevano insistito.

Il piano era di rimanere fino alla seconda portata, poi Atticus sarebbe corso in sala da pranzo asserendo che avevano ricevuto una lettera importantissima dalla sorella di Queenie e che quindi dovevano urgentemente andare via.

Avevano anche deciso di usare dei nomi finiti per l'occasione.

Eddie ed Alison.

Li scelse Tina con molto divertimento nel vedere le loro reazioni a quei nomi, Queenie era andata allo specchio quasi saltellando e ripentendo il suo nome, Newt invece era arrossito ed aveva successivamente annuito.

Tutto era finalmente pronto per l'arrivo dei tre malandrini.

«Andrà tutto bene.» mormorò Newt sorridendole.

La porta si aprì e fece il suo ingresso Atticus che si avviò in cucina seguito da James, Sirius e Remus.

«W-wow. Hai una casa enorme amore!» esclamò Sirius colpito.

Queenie ridacchiò posando le mani sulle spalle della ragazza.

«E non avete ancora visto niente. Su a tavola, il pranzo è solo da servire ragazzi. — si girò per andare in sala da pranzo, girandosi poco dopo ricordandosi di non essersi presentata. — Diamine! Il mio nome è Alison e quello di mio marito è Eddie. Spero sinceramente che sia tutto di vostro gradimento venite così continueremo le presentazioni.»

I ragazzi sorriso e la seguirono. Alison o meglio, Queenie lanciò un'occhiata alla sua finta figlia dopo aver notato degli sguardi di James sulla gonna scozzese indossata dalla biondina.

I tre giovani si presentarono a quelli che credevano essere i genitori della loro migliore amica, furono educati e raccontarono loro tutte cose abbastanza innocue su di lei facendoli ridere a crepapelle. Anche lei rise fino allo sfinimento. Forse, si disse, proprio perché non erano i suoi veri genitori.

Alla fine della prima portata Venere aiutò il suo padre per un giorno, a sparecchiare.

«Sai Venere. Magari data la condizione tu non vivrai per sempre, ma finché avrò vita ti ricorderò e racconterò la storia della grifondoro più coraggiosa che io abbia mai conosciuto.»

Venere lo abbracciò d'istinto e lui la strinse a sé.

«Ricordami. Anche quando io non lo farò più.» per un attimo tremò. Finché Queenie non corse da loro.

«È ora Venere.»

I tre si recarono nell'ingresso dove Tina li aspettava.

«Grazie. Grazie davvero ad entrambi.»

Newt sorrise apertamente e le diede un abbraccio veloce, dicendole che ogni volta che avrebbe avuto bisogno di loro ci sarebbero stati.

Queenie si abbassò per abbracciarla velocemente e le sussurrò all'orecchio delle parole che la fecero arrossire.

«A quel ragazzo, James. Piaci parecchio. Non ti dirò cos'ha pensato di te, ma fidati, è molto cotto.»

Dopo aver salutato i genitori, si recò dai suoi amici, per scusarsi.

Loro la rassicurarono e rimasero tutto il giorno in quell'enorme casa, tra cibo, giochi e risate, alle quali ovviamente Atticus partecipò attivamente.

E fu così che quello diventò non solo uno dei più bei ricordi di Venere, ma anche in Natale più felice della sua vita.

𝓥𝓮𝓷𝓮𝓻𝓮. // 𝓙𝓪𝓶𝓮𝓼 𝓟𝓸𝓽𝓽𝓮𝓻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora