🦋 AMANDA 🦋 e TYLER

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AMANDA

«Quanto mancherà?» chiesi, notevolmente irritata.

Non che mi aspettassi che Tyler rispondesse seriamente, ma attendere mi stava dando sui nervi.

Non avevo il dono della pazienza, purtroppo.

O meglio, non lo avevo se portare pazienza significava dover trascorrere minuti preziosi della mia vita accanto ad uno come Tyler Caldwell.

«Ho tante doti, te lo posso assicurare, ma non ho ancora quella della veggenza, zuccherino».

«Se non la pianti di chiamarmi così, io...»

Un altro dei suoi odiosi sorrisi dalla dentatura perfetta.

«Tu cosa?»

Fui bloccata dal mio cellulare, che cominciò a suonare nella tasca della mia tracolla.

«Taylor Swift? Fai sul serio?» fu il suo commento quando lo estrassi e me lo portai all'orecchio.

Lo zittii con un gesto della mano, facendogli segno di allontanarsi per regalarmi perlomeno un po' di privacy.

Lo guardai voltarsi e io mi concentrai sulla voce di Kat.

«Siamo ancora d'accordo per il pranzo di oggi, vero?».

La sua voce squillante mi travolse.

Allungai nuovamente il collo per valutare l'andamento della fila. Niente da fare, quell'ufficio era davvero lento a gestire le pratiche e dubitavo che sarei riuscita a cavarmela in tempo per la nostra uscita.

E il giorno seguente sarebbe stato sabato, il personale non lavorava e io avrei dovuto aspettare fino al lunedì successivo per conoscere la mia sorte.

Non potevo rimandare.

«Ehm...», cominciai, mordicchiandomi un'unghia.

Mi apparve davanti l'immagine di Kat che mi scostava la mano con una sberla sul dorso e la tolsi subito dalle mie labbra.

«Non mi dire che te ne sei dimenticata», fu il suo commento.

«Dimenticata? Macché, no! È solo che... potrebbe esserci un piccolo problema».

La sentii sospirare al di là della cornetta. «Di che si tratta? Spero ne valga la pena per abbandonarmi già il primo giorno».

Guardai Tyler, che stava un passo avanti a me. Teneva le braccia incrociate al petto e batteva ripetutamente il piede a terra, segno che anche lui era piuttosto spazientito per come stava procedendo la situazione.

Magari anche lui aveva degli appuntamenti da portare a termine. Che so, qualche ragazza da stendere con il suo sorriso, autografi da firmare.

Cose così.

«Amanda?»

«Diciamo che potrei essere bloccata in segreteria con Tyler Caldwell», le spiegai sottovoce, incollando le labbra all'autoparlante del telefono.

Quando me lo riportai all'orecchio, i miei timpani scoppiarono in lacrime per colpa dell'urlo di Kat.

«Quel Tyler Caldwell?»

«Ce n'è più di uno? Perché se è così, devo essere in compagnia della sua brutta copia. Anzi, bruttissima».

La sentii trafficare con la musica in sottofondo. Probabilmente era alle prese con l'allestimento della sua stanza.

Un po' la invidiavo: perlomeno lei si era già sistemata e non si portava dietro l'incubo di dover dividere la casa con Tyler e i suoi amici.

Anche se dubitavo che le sarebbe dispiaciuto tanto quanto l'idea disgustava me.

BEYOND FROZEN SCARS - Cuore di pietra e ali spezzateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora