🦋AMANDA🦋
Ritornai a tartassare l'ufficio alloggi del campus.
Li tempestai di chiamate giorno e notte, rinfacciando loro il fatto che se mi trovavo in quella scomodissima situazione, era soltanto per colpa di quello stupido sbaglio che avevano commesso a inizio semestre.
E per colpa del mio maledetto cuore, che si era lasciato fregare un'altra volta da chi non aveva alcuna intenzione di prendersene cura.
Ma questo non lo scrissi nella sezione reclami del sito web, né lo lasciai detto in uno dei tanti messaggi con cui intasai la loro segreteria.
«Signorina, non vede che cosa c'è scritto qui?». Una signora dai capelli grigi e gli occhiali spessi picchiettò un dito sul foglio che mi stava sventolando sotto il naso.
Avevo deciso di passare direttamente dagli uffici prima di andare al lavoro, per tentare la fortuna.
«"Sistemata"?»
«Esatto. Ci ha riferito che non aveva più bisogno di una stanza, così noi abbiamo scritto "sistemata" accanto al suo nome. Vede?» insistette, e a me sfuggì una risatina nervosa.
«E quando mai vi avrei detto che mi sono sistemata? Perché le posso giurare che nella mia vita, in questo momento, non c'è proprio niente di sistemato!»
La donna strizzò gli occhi dietro le lenti, dubbiosa, e corse con lo sguardo fino alla sezione delle note.
«Qui c'è scritto che si è trasferita fuori dal campus con il suo fidanzato. Non è così?»
«Lo sarebbe, se solo avessi un fidanzato!»
Lei, a quel punto, corrucciò le sopracciglia.
«Allora non capisco come sia possibile che abbiano scritto questa nota accanto al suo nome, signorina»
Scoccai immediatamente un'occhiata alla sua destra, dov'era seduto lo stesso ragazzo che all'inizio del semestre aveva confuso i nostri nomi e ci aveva relegato nella stessa stanza.
«È evidente che abbiate di nuovo commesso un errore» le feci notare, senza preoccuparmi di trattenere l'irritazione che sentivo dentro.
Il ragazzo si fece piccolo piccolo sulla sedia, probabilmente sentendosi colpevole davanti alla mia affermazione.
La signora accanto a lui fece scorrere gli occhi sul computer, storcendo la bocca in una smorfia quando si fermò davanti alle piantine dei diversi dormitori.
Erano tutte segnate in rosso.«Temo che non ci siano più stanze disponibili, Signorina Tyler»
«Oh, questo lo so benissimo. Mi avete già mandato una mail per informarmi che tutte le camere sono piene fino alla fine del semestre. Io, però, vi sto chiedendo di trovare lo stesso questo posto per me. E al più presto, possibilmente. Sono mesi che aspetto un letto diverso»
La signora si strinse nelle spalle, ora con fare parecchio scocciato.
«Io i miracoli non li posso fare. Ma visto che tra poco è Natale, le consiglio di usare bene il suo desiderio se ci tiene così tanto a cambiare di nuovo alloggio. Nel frattempo, può inserire i suoi contatti qui e verrà richiamata non appena ci sarà un posto libero»
Fece scivolare un foglio sotto i miei occhi, picchiettandovi sopra con le unghie. Nella testata in alto regnava la scritta "lista d'attesa".
Di nuovo.
Fantastico.
Dopo aver preso un lungo respiro, e trattenuto la voglia di mettere le mani al collo a quel ragazzo incompetente artefice di tutto quel malinteso, afferrai una penna e inserii il mio contatto.
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BEYOND FROZEN SCARS - Cuore di pietra e ali spezzate
RomanceTyler Caldwell ha una sola cosa in mente: giocare a hockey. Amanda Tyler ha una sola cosa in mente: stare lontana dal ghiaccio. Perché quel ghiaccio, che una volta l'aveva cullata e fatta brillare, ora si è trasformato nel suo incubo peggiore. Non n...