Watching Christmas movies

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«Etchiù»

«Wow Simon, credo sia un nuovo record. Ben 7 starnuti di seguito»

«Non scherzare – lo rimproverò il corvino con la voce roca a causa del brutto raffreddore che lo aveva colpito qualche giorno prima –. Mi sento davvero malissimo»

«Si vede amore, sei pallidissimo» constatò Wilhelm guardandolo attentamente. Lo fece sedere nel divano della loro casa, una villetta non distante dal Palazzo reale, lo coprì con una coperta e posò una mano sulla sua fronte per sentirne la temperatura. Simon era bollente, caldissimo, e Wilhelm si catapultò alla ricerca del termometro e di uno straccio da bagnare e mettergli nella fronte per calmare quel febbrone che lo stava colpendo.

«Riesci a venire a letto? Starai più comodo lì»

Il riccio annuì debolmente, quell'influenza lo stava davvero devastando. Si alzò sorretto dal compagno e si diresse verso il loro letto, dove Wilhelm aveva già aggiunto una coperta per mantenere al caldo il ragazzo.

«Wille, è meglio se dormi nella stanza degli ospiti stasera, ti ammalerai di sicuro anche tu»

«Non esiste – protestò il biondo senza pensarci un secondo -. Resto qui con te»

Simon sbuffò per la testardaggine del ragazzo, ma non aveva davvero le forze per ribattere. Si stese a letto dove pochi minuti dopo venne raggiunto da Wilhelm con indosso il pigiama. Wilhelm si posizionò meglio, in modo che il corvino si appoggiasse a lui e cercò di farlo addormentare attraverso lievi carezze sulla schiena, attento anche a fare in modo che l'asciugamano che aveva posato sulla sua testa gli conferisse un po' di sollievo. Nel mentre, il biondo aveva anche posizionato il termometro sotto l'ascella del ragazzo. Lo estrasse delicatamente e vide che la temperatura aveva raggiunto i 38,5 gradi.

«Amore dovresti prendere un'aspirina. È parecchio alta»

«No-n ce la f-faccio» cercò di pronunciare Simon, strascicando le parole.

Wilhelm sorrise per la dolcezza del ragazzo e con un filo di voce gli sussurrò: «Okay, allora domani appena ti svegli». Gli posò un bacio sulla tempia e lo strinse meglio a sé, per farlo sentire al sicuro.

***

La notte era passata con particolare fatica. La febbre di Simon era peggiorata, tanto da farlo sudare notevolmente nella notte. Il suo sonno era stato anche parecchio tormentato e più volte il principe si era ritrovato a cambiargli l'acqua con cui bagnava l'asciugamano e a scuoterlo leggermente per risvegliarlo da apparenti incubi.

Aveva dormito davvero poco, Wilhelm. E quella mattina all'alba il biondo era già sveglio per preparare una colazione e una medicina per Simon. Il corvino, invece, aprì gli occhi che erano quasi le 7.30 e si ritrovò nel comodino un the caldo e un'aspirina per mandare già la febbre.

Sorrise e cercò di alzarsi lentamente. Bastò quel leggero rumore per far comparire dalla porta il suo ragazzo, che subito gli rivolse uno sguardo preoccupato: Simon si sentiva davvero uno straccio, ma forse la sudata di quella notte lo aveva aiutato a smaltire parte di quella febbre che lo aveva colpito.

«Hai fatto tutto per me?» gli chiese allora incrociando il suo sguardo.

«Sì» rispose Wilhelm orgoglioso.

«Hai le occhiaie, non ti ho fatto dormire vero?»

Wilhelm si sedette nel bordo del suo letto, portando dietro all'orecchio destro di Simon un riccio che disturbava il suo volto.

«Lo recupererò, non è un problema. L'importante è che ora ti riprendi tu»

«Anche perché domani è la vigilia. Non voglio passarla chiuso in casa» realizzò frustrato Simon.

«Vedrai che questa ti rimetterà in sesto»

Il corvino sorrise, prima di ingerire lentamente un sorso di the e l'aspirina che amorevolmente gli aveva preparato Wilhelm.

***

Forse per un miracolo di Natale, nel pomeriggio il corvino si sentì improvvisamente più energico e affamato, seppur ancora stanco dalla febbre.

Era riuscito anche ad alzarsi dal letto, farsi una doccia e fare compagnia a Wilhelm in cucina, intento ad impacchettare gli ultimi regali e prepararsi una merenda.

«Che ne dici se guardiamo un film di Natale?» gli propose ad un certo punto Wilhelm. Il biondo sapeva quanto Simon amasse quei film, anche quelli più banali. Soprattutto quelli più banali. E soprattutto quelli che parlavano di persone semplici, normali, che si ritrovavano innamorate del principe a Natale. Era assurdo per lui il fatto di poter veramente dire "Anche io sto con un principe". E così costringeva Wilhelm a passare i pomeriggi di fronte alla televisione, per guardare commedie scontate ma divertenti, seppur con un finale assolutamente prevedibile.

«Scelgo io!» disse infatti entusiasta di fronte a questa proposta.

Sfogliarono il catalogo di Netflix per più di dieci minuti, scegliendo due film con cui trascorrere il resto della giornata. Nel mentre, infatti, Wilhelm preparò anche una cena leggera che i due consumarono nel divano mentre erano intenti a osservare la pellicola che passava davanti ai loro occhi. E così, stretti sotto la coperta, Simon dimenticò per un attimo il malessere delle ultime 24 ore, trovando nell'abbraccio con Wilhelm la medicina migliore per i suoi mali.

O almeno così pensò, fino a quando un rumore improvviso si levò nell'aria.

«Etchiù»

Questa volta, però, il suono non proveniva da Simon. Il corvino, infatti, si ritrovò a fissare con occhi preoccupati e spalancati Wilhelm, a causa della serie di starnuti che lo aveva colpito improvvisamente.

«Simon, ho davvero molta nausea. Mi sa che ci siamo....»

«Oh merda» esclamò il corvino rassegnato.

***

E fu così che quella Vigilia di Natale venne trascorsa dai due ragazzi fra fazzoletti, aspirine e coperte disperse per tutta la casa. Dopo essere andati a letto a riposare, infatti, Wilhelm si era svegliato con un febbrone a 39. I ruoli, insomma, si erano perfettamente scambiati: fu Simon, questa volta, a dedicarsi alla preparazione della colazione e al prendersi cura del suo fidanzato, rimasto contagiato dalla sua influenza.

«Siamo due casi disperati» disse ridendo e passandogli l'ennesima crema al timo per fargli passare più in fretta il malessere.

«Ti ho rovinato la Vigilia» disse Wilhelm dispiaciuto.

«Ma che dici? Sono stato io ad iniziare, ti ricordo. Dai stenditi sulle mie gambe» propose il corvino seduto nel divano. E così fece: Wilhelm si posizionò su di lui, poggiando la testa sulla sua pancia. Leggere carezze provenienti dalle mani di Simon lo rilassarono e gli facevano pian piano sentire un po' di benessere.

«Simon, forse ho un'idea per migliorare questa Vigilia» disse ad un certo punto, alzandosi leggermente col busto.

«E sarebbe?»

«Film di Natale?»

Simon sorrise mostrando i denti: avrebbe sempre reagito così a quella proposta, non c'era nulla da fare.

«La miglior Vigilia del mondo» disse, lasciandogli un tenero bacio fra i capelli e dirigendosi a prendere il telecomando per dar via all'ennesimo pomeriggio di divertimento.

Last Christmas I gave you my heart - WilmonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora