Put that song back on

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[Storia collegata a "It's 5am, go back to sleep"]



«Il mio ragazzo ha inciso una canzone. Il mio ragazzo ha inciso una canzone. Il. Mio. Ragazzo. Ha. Inciso. Una. Canzone» continuava a ripetere Wilhelm, come se fosse una filastrocca.

Simon rise, di fronte all'entusiasmo del suo ragazzo che – a tratti – sembrava quasi maggiore del suo.

«Eddai, è una canzoncina, non è niente di che» cercò di sminuire, imbarazzato.

«Una canzoncina? Simon è la tua prima canzone, te ne rendi conto? Sono troppo orgoglioso di te» disse stringendolo fra le braccia.

E in effetti, un po' orgoglioso lo era anche Simon, soprattutto dopo ciò che era accaduto da un mese a questa parte. La Regina, infatti, aveva mantenuto la sua parola e aveva invitato il riccio numerose volte a Palazzo, per poter cantare a feste ed eventi più vari. E così, un po' per caso e un po' per merito, ad uno di questi eventi Simon era stato notato da un agente che aveva proposto al ragazzo di collaborare per una colonna sonora di un piccolo film in produzione.

«La sentiranno tutti e diventerai famoso, mio dio» continuava a sognare ad occhi aperti Wilhelm.

«Non siamo nemmeno così sicuri che la sceglieranno, Wille»

«So che lo faranno, non ho dubbi».

Simon sorrise nuovamente, sentendosi estremamente fortunato per avere un fidanzato che lo sostenesse in quel modo. E che credesse così tanto in lui, forse più di quello che in realtà facesse lui stesso.

«Quando potrò ascoltarla?» chiese ad un certo punto il biondo.

«È tutto segreto. Potrai ascoltarla se verrà selezionata e rilasciata ufficialmente. Purtroppo ho le mani legate su questo»

«Non fa niente – lo rassicurò Wilhelm -. Sarà ancora più bello sentirla quando uscirà».

Simon sorrise, stava iniziando a credere davvero di avere un'occasione. Se pochi anni prima gli avessero detto che avrebbe atteso con il suo fidanzato principe l'uscita della sua prima canzone, probabilmente avrebbe riso a crepapelle. Ma ora, tutto sembrava estremamente reale, vicino. E Simon sentiva di poter toccare il cielo con un dito.

***

La notizia della mancata selezione della sua canzone nella colonna sonora del film arrivò un tardo pomeriggio di dicembre. I due ragazzi erano in un locale della città con alcuni amici, quando lo schermo del cellulare di Simon si illuminò, mostrando il numero e il contatto dell'agente che aveva conosciuto a Palazzo. Il corvino aveva risposto con entusiasmo, salvo poi ricevere quella notizia che un po' gli aveva lacerato il cuore. Era davvero convinto di avercela fatta e sentì che tutto il lavoro fatto fosse stato davvero inutile.

Chiuse la chiamata e tornò al tavolo con i ragazzi, fingendo indifferenza e tranquillità. Cercò di farlo soprattutto con Wilhelm, che nei giorni precedenti si era mostrato davvero entusiasta. Non voleva deluderlo o ferirlo, e nemmeno sembrare un fallimento ai suoi occhi.

Fu solo successivamente, una volta saliti in macchina per tornare ad Hillerska, che si rese conto di come Wilhelm lo conoscesse davvero troppo bene.

«Okay, ora che siamo soli mi dici che è successo?» lo colse in fragrante il biondo.

«Nulla, Wille. È tutto okay» cercò di mentire il ragazzo.

Ma Wilhelm lo fulminò con lo sguardo, obbligandolo a parlare.

«Era il mio agente. Mi ha detto che la canzone è stata scartata».

Gli occhi di Wilhelm si intristirono e addolcirono contemporaneamente, mentre fissava quelli di Simon, rivolti verso il basso per il dispiacere e la vergogna.

«Simon...»

«Lo so, mi dispiace tantissimo. Davvero. So che ci tenevi e ci credevi tanto, e io-»

«Ehiehi, frena. Non si tratta di me – disse, salvo realizzare subito dopo che invece era proprio questa la preoccupazione del corvino -. Simon non volevi dirmelo perché pensavi che ci sarei rimasto male?»

Simon tenne lo sguardo basso, mentre le guance si arrossarono appena per l'imbarazzo.

«Amore, questo non cambia il fatto che sono orgogliosissimo di te. Hai inciso la tua prima canzone, un tuo singolo. Ti rendi conto? E che vada al diavolo quello stupido film per non averla selezionata, non sa quello che si perde»

Simon rise appena, «Non era un film da Oscar fino a ieri? Ora è uno stupido film?»

«Beh certo, speriamo fallisca con gli incassi»

«Wille!» lo rimproverò ridendo il ragazzo.

«Sto scherzando, ma sono serio sulla canzone. È comunque un grande traguardo, e se non uscirà in questa occasione pazienza! Ce ne sarà un'altra. E io rimango entusiasta e orgoglioso come quando me l'hai detto il primo giorno»

Simon sorrise e lo ringraziò per quelle parole, sentendosi stranamente più sereno.

Arrivarono a scuola, e Wilhelm propose a Simon di fermarsi in camera sua. Il corvino accettò, sentendosi troppo giù di morale per dividersi dal suo ragazzo.

Wilhelm si diresse a fare una doccia, mentre Simon ingannò il tempo scorrendo la sua home di Instagram e di Twitter.

Fu però un messaggio del suo agente ad attirare la sua attenzione, un messaggio che conteneva una traccia audio da poco più di 3 minuti. Simon sorrise, prima di alzarsi e collegare il suo telefono al computer di Wilhelm.

Fu in quel momento che il biondo uscì dal bagno con i capelli ancora umidi e solo un asciugamano intorno alla vita. Si cambiò velocemente, mentre osservava il suo ragazzo collegare dei cavi dal computer alla cassa che usava per allenarsi.

«Che fai?» gli chiese allora sedendosi nel bordo del letto.

Simon sorrise, prima di raggiungerlo e salire a cavalcioni sulle sue gambe.

«Sai, il rifiuto della mia canzone per il film ha in realtà un lato positivo»

«Cioè?» chiese il biondo confuso.

«Ora te la posso far sentire».

Wilhelm sorrise, prima di fare un cenno col capo che lasciava intendere al ragazzo di poterla far partire.

Una musica leggera si alzò nell'aria, che poi si trasformò in un ritmo più costante e melodioso. Wilhelm non riusciva a smettere di sorridere e guardare gli occhi luminosi di Simon. Improvvisamente, a quella melodia si aggiunse una voce – quella di Simon – e il principe non riuscì a fermare una lacrima che solcò la sua guancia e raggiunse il mento. Era bellissimo sentirla registrata, sentire la voce che più amava al mondo in una canzone vera. Simon scoppiò a ridere di fronte a quella reazione, asciugando con il pollice la guancia del ragazzo.

Passarono stretti così i successivi tre minuti, fino a quando la melodia tornò ad essere una musica leggera e tutto il suono sparì in un attimo.

«Che ne pensi?» chiese allora Simon mordendosi un labbro.

«Rimettila subito – gli ordinò dolcemente Wilhelm -, per favore»

«Dici sul serio?»

«Assolutamente sì, voglio sentirla di nuovo».

I due scoppiarono a ridere insieme, si sentivano dei bambini al parco giochi ma per entrambi erano emozioni troppo belle da condividere insieme.

Fu in quell'istante che Simon si rese conto che forse non era ancora quello il suo momento. Forse non era ancora quello il momento giusto per far sentire davvero a tutti la sua musica. Ma agli occhi dell'unica persona di cui gli importava, l'unica che avrebbe mai avuto davvero importanza, quella musica era perfetta. Allora tutto il resto poteva aspettare.

Last Christmas I gave you my heart - WilmonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora