Era la mattina del 25 dicembre e Wilhelm e Simon si trovavano davanti all'albero di Natale della loro casa, intenti a fissare due pacchetti appoggiati al pavimento. Non era esattamente l'espressione che immaginavano di tenere di fronte ai rispettivi regali, ma la situazione che si erano trovati davanti li aveva confusi, non poco. I due ragazzi, infatti, stavano fissando due pacchetti identici, delle stesse dimensioni e con una carta dai colori molto simili. Simon fu il primo a emettere una risata nell'aria, forse comprendendo già quello che sarebbe successo.
«Magari è solo qualcosa di molto simile» cercò di sdrammatizzare Wilhelm
«C'è solo un modo per scoprirlo»
I due si sedettero nel pavimento, tenendo fra le gambe quei pacchetti così misteriosi.
«Apri prima tu» propose Wilhelm all'improvviso.
«Oh no, dobbiamo farlo insieme. Se è davvero successo ciò che penso dobbiamo scoprirlo contemporaneamente».
Wilhelm sorrise, prima di mettersi a scartare il regalo. Le differenze fra i due ragazzi erano estremamente evidenti anche nel modo in cui compivano quel gesto: il biondo apriva il sacchetto con cura, attento a non rovinare la carta e il suo contenuto. Simon, invece, strappava ogni centimetro di carta fra le sue mani, impaziente di vedere cosa ci fosse all'interno del suo pacchetto.
Fu proprio quest'ultimo a scoppiare a ridere, notando come l'ulteriore carta che avvolgeva il prodotto fosse della stessa identica marca del compagno. I suoi dubbi si stavano concretizzando ancora di più, e tutto si stava rivelando davvero divertente.
«Non è possibile» continuava a ripetere Wilhelm divertito.
Scartarono anche la carta velina che ricopriva il prodotto, prima di abbandonarsi alla risata più cristallina e rumorosa che avessero mai condiviso insieme. Non solo entrambi si erano regali un maglione, ma addirittura dello stesso colore – un color panna – elegante e sofisticato. C'era però una differenza – e per fortuna si ritrovò a pensare Simon -. Il maglione del biondo era con meno decorazioni, più classico. Quello del riccio, invece, presentava un motivo intrecciato nella parte davanti.
«Non posso crederci, ci siamo fatti lo stesso regalo» esclamò Wilhelm alla fine.
«Beh, avevo già in mente di rubartelo. Meglio no?»
Il biondo scosse la testa, prima di tirarlo per un braccio in modo che cadesse in braccio a lui.
«Grazie, amore. Lo adoro» disse lasciandogli un bacio sulla fronte.
«Grazie a te».
«Andiamo a cambiarci?»
«Assolutamente, si»
***
«Ragazzi! Foto di famiglia, forza» sentirono urlare durante la cena a casa di Simon.
I due avevano deciso di indossare i rispettivi regali e presentarsi così a casa di Linda. Tutti avevano voluto ascoltare quella storia così buffa e li presero in giro per il loro essere talmente in simbiosi da finire per farsi anche lo stesso regalo. E addirittura dello stesso colore. Risero anche all'idea che in quella foto sarebbero comparsi con vestiti praticamente identici.
«Simon, meritate una foto solo voi due»
«Certo, ci mettiamo in posa?»
«Sedetevi più in là» gli indicò Sara.
«Sei pronto?» gli chiese Wilhelm fissandolo innamorato.
«Con te? Sempre»
«Dite cheeeeseeee» urlò Sara, prima di scattare una foto che sarebbe rimasta nella storia della loro piccola ma straordinaria famiglia.
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Last Christmas I gave you my heart - Wilmon
RomanceUna storia ogni giorno per 25 giorni sulla base di prompts che ho trovato su Twitter