Christmas carpool karaoke

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«Simon, sei pronto? Dobbiamo partire o troveremo un sacco di traffico»

«Mi lavo i denti e ci sono» rispose il corvino in fretta.

Era la vigilia di Natale e i due ragazzi si stavano mettendo in viaggio da Stoccolma, dove vivevano da ormai 3 anni. Wilhelm era ancora il principe ereditario, ma sua madre aveva acconsentito a lasciarlo fare l'esperienza universitaria prima di gettarsi totalmente negli impegni a Palazzo. E così, per la gioia di Simon, i due si erano trasferiti nella capitale, dove frequentavano corsi e lezioni insieme e condividevano un piccolo appartamento in centro. Era la giusta via di mezzo, un compromesso che Wilhelm era riuscito a trovare con la sua famiglia per vivere la sua vita più serenamente e allo stesso tempo assumersi, solo quando fosse stato davvero pronto, l'incarico più importante della sua vita.

Simon dal canto suo era stato davvero felice di condividere con lui questo pezzo di vita insieme, che aveva di certo consolidato il loro rapporto. Avevano fatto progetti, pianificato come gestire quello che sarebbe successo, anche ipotizzato come far sì che loro due vite, così diverse, potessero davvero combaciare.

Era tutto programmato, forse troppo.

Se ne resero conto proprio quella vigilia di Natale, quando la loro tabella di marcia – perfetta e progettata minuto per minuto – dovette affrontare un notevole imprevisto. I due, infatti, si stavano preparando per tornare a Palazzo, dove avrebbero festeggiato con un gran cenone insieme ai genitori di Wilhelm, per poi passare il pranzo di Natale a Bjarstad da Linda.

«Okay, solo le 11. Se partiamo ora non dovremmo trovare traffico. Saremo a Palazzo nel pomeriggio e avremo tutto il tempo per prepararci per la cena» disse Wilhelm fissando il suo orologio.

«Ottimo, io ho tutto. E tu?» rispose il corvino.

Wilhelm si guardò intorno per accertarsi di aver preso tutto e di non lasciare nulla fuori posto.

«Mi sembra che ci siamo, andiamo. Abbiamo un lungo viaggio che ci attende»

«Per tua fortuna, ho preparato la playlist giusta».

***

Dopo due ore di canzoni di Taylor Swift, Harry Styles e Britney Spears, Wilhelm giurò che mai, mai più avrebbe lasciato al suo ragazzo il compito di gestire la playlist in macchina. Alzò gli occhi al cielo quando l'ennesima canzone che odiava risuonò dalle casse della macchina e sbuffò rumorosamente.

«Non è colpa mia se non hai il minimo gusto musicale, Wille» lo prese in giro il corvino alzando il volume e ondeggiando a tempo di musica.

«Potrò mai scegliere io una canzone prima di arrivare a casa?»

«Ora vediamo, ci sono altre 70 canzoni in coda»

«Oh dio, qualcuno mi uccida ora».

Simon rise di gusto, prima di irrigidirsi sul sedile e alzare la voce per attirare l'attenzione del biondo: «Wille! ATTENTO»

Wilhelm inchiodò di colpo, fortunatamente evitando per pochissimo la macchina davanti che aveva frenato improvvisamente.

«Cazzo, ci è mancato poco. Stai bene?» chiese il biondo poggiando una mano sulla sua coscia.

«Sì, ho solo preso paura» rispose stringendogli la mano.

Che qualcosa, però, fosse successo i due ragazzi lo intuirono notando che la coda davanti a loro non accennava a smuoversi. Per dieci lunghi minuti i due rimasero ad attendere indicazioni, fino a quando degli uomini in divisa passarono fra le macchine per avvisare gli automobilisti che, poco più avanti, del ghiaccio sulla strada aveva provocato un piccolo incidente. Nulla di grave, ma per attendere i soccorsi ci sarebbe voluto un po' di tempo.

Last Christmas I gave you my heart - WilmonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora